Re: Costa Concordia sostituzione comandante
Windof:
> "Luca" <luca@no.spam.invalid> ha scritto nel messaggio > news:2782u99l8obhtqm86po01bjjkjsgi8hvkf@4ax.com... > > Secondo me, leggendo i tracciati GPS e l'andamento della velocità, non è > > andata così. Penso che già aveva tutta barra a dritta già da un pezzo, > > quando > > è arrivato sullo scoglio. Vedi i post dell'epoca su it.hobby.nautica: > > > > https://groups.google.com/forum/#!to...ca/2Lvcz0jGeXI > > https://groups.google.com/forum/mess...8/tedRN_wpuooJ > > > Guardando un po' il video che hai linkato mi viene da dedurre alcune cose, > certo ci sarebbe da esaminarlo con molta attenzione, ma su due piedi ho > notato: > > 1) la manovra di avvicinamento alla costa viene effettuata con poco angolo > di timone e poco scarroccio, ci sono cioè pochi gradi di differenza tra la > direzione reale della nave e l'angolo di prua, circa 5°. > A me non sembra che fossero spaventati dal pericolo perché la nave non sta > effettuando una virata stretta e procede veloce. > Non è improbabile che stessero veramente navigando a vista, senza conoscere > e vedere lo scoglio più piccolo. > > E la mia impressione è che si siano accorti proprio all'ultimo minuto di > dove stavano finendo, quando non rimaneva che una manovra disperata. Ma se fosse così, quello che è accaduto sarebbe troppo pazzesco. Voglio dire, un GPS nautico ce l'hai pure sul telefonino! Se cominci una virata a oltre un miglio di distanza lo vedi bene dove ti porta il raggio di virata che hai preso, anche se le Scole non le hai mai viste. A me verrebbe da pensare più semplicemente che si siano accorti all'inizio della virata che erano troppo vicini, ma che da quel momento lì abbian fatto tutto quel che potevano fare, e che la stazza e l'abbrivio non gli abbiano permesso altre manovre. Ma se davvero hanno tirato avanti per tutta la virata 1) navigando a vista 2) di notte 3) guidando un falansterio a 30 all'ora 4) davanti a una costa che non conoscevano... Gesù... Dal punto di vista del diritto che bisogna fargli? > 2) Poco prima dell'impatto, al minuto 2.18 la velocità della nave aumenta di > mezzo nodo, con una direzione della prua che sembra consentire di passare lo > scoglio, seppure sfiorandolo. Probabilmente perchè è stato portato il timone > al centro. Se passa la prua, con un colpo di timone a sinistra si potrebbe > far passare anche la poppa. > Questo spiegherebbe la velocità leggermente maggiore (viene meno l'attrito > del timone). > > 3) Dieci secondi dopo, a 2.28, inizia ad aumentare sensibilmente l'angolo di > deriva (da 5° sale fino a 20°) che significa chiaramente timone tutto a > dritta, mentre Schettino aveva ordinato a sinistra. > > Dieci secondi dopo avviene l'impatto. > > > > Non possiamo sapere se dando barra tutta a sinistra all'ultimo momento per > > scodare avrebbe ridotto l'impatto o evitato lo scoglio. Ma a parte quella > > possibilità lì, secondo me non può essere vero che il timoniere aveva > > ancora > > da dare barra a dritta, perché se ce l'aveva la dava prima. Questo si > > capisce > > dai tracciati. > > > > Credo diversamente su entrambi i punti: il primo perchè c'è una bella > differenza tra spostare la poppa verso lo scoglio o dall'altro lato. Da > quanto ho capito vedendo il tracciato gps la manovra doveva essere eseguita > per almeno dieci secondi e questo significa metri di spostamento, cioè tutto > il nocciolo di una vicenda del genere, la differenza tra fare un disastro e > sfiorare terra facendo il figo. Se qualcuno avesse tempo e voglia di farlo si potrebbe sovrapporre la trascrizione della scatola nera (è pubblica, ma non trovo il link) con il video del tracciato GPS. > Mentre nel secondo punto non ho ben capito cosa intendi, ma se ti riferisci > alla manovra di avvicinamento dal suo inizio, non è detto che dare barra > significhi anche cambiare rotta, può darsi che secondo Schettino l'angolo di > timone da dare per quella velocità non dovesse eccedere i 20°, come girare > lo sterzo con una macchina, se bastasse quello potremmo fare qualsiasi curva > a 200 km/h. ma invece eccedere porta a uno stallo che peggiora le cose. In > ogni caso, forse potevano dare un po' più di timone, ma mai tutto, non ha > senso a 15 nodi. Mah, se è vero che aveva ancora timone quando ha cominciato la virata decisa oltre un miglio prima, allora poteva certo darlo, la nave sbandava di brutto, la velocità diminuiva, subito dopo si rimetteva dritto e dava manetta con una prua molto più alta, lo scoglio lo passava. Se davvero lo poteva fare all'inizio e ha invece aspettato solo gli ultimi metri, mi sembra colossale e inspiegabile. -- Luca - e-mail: p.stevens at libero.it |
Re: Costa Concordia sostituzione comandante
"Luca" <luca@no.spam.invalid> ha scritto nel messaggio news:3d29u9h7r57q4onrrpmk8cr1tqfovnt233@4ax.com... > Ma se fosse così, quello che è accaduto sarebbe troppo pazzesco. Voglio > dire, > un GPS nautico ce l'hai pure sul telefonino! Se cominci una virata a oltre > un > miglio di distanza lo vedi bene dove ti porta il raggio di virata che hai > preso, anche se le Scole non le hai mai viste. A me verrebbe da pensare > più > semplicemente che si siano accorti all'inizio della virata che erano > troppo > vicini, ma che da quel momento lì abbian fatto tutto quel che potevano > fare, e > che la stazza e l'abbrivio non gli abbiano permesso altre manovre. Ma se > davvero hanno tirato avanti per tutta la virata 1) navigando a vista 2) di > notte 3) guidando un falansterio a 30 all'ora 4) davanti a una costa che > non > conoscevano... Gesù... Dal punto di vista del diritto che bisogna fargli? > Secondo me non hanno pianificato bene la rotta, andavano a vista: sto ***** di scoglio, come l'ha definito Schettino ci dice tutto, non sapeva che c'era. Tutta la curva di avvicinamento non ha una traiettoria disperata, come dici tu nessuno a bordo è stato disturbato dalla manovra. Io non sono un comandante di navi, ma dubito che se lo scarroccio supera i 5° il timone della Concordia vada in stallo e che quindi non si possa girare più stretti. E' impossibile. Lui andava a vista guardando lo scoglio più grosso. Non so cosa bisogna fargli, questa è veramente una questione di diritto, c'è tutto un equipaggio che ha responsabilità. |
Re: Costa Concordia sostituzione comandante
> Lui andava a vista guardando lo scoglio più grosso.
Ci ho pensato, hanno guardato la strumentazione quando era troppo tardi, lo scandaglio/radar di profondità ha segnalato gli scogli dell'impatto e hanno tentato il superamento dando timone a dx e poi controtimonando a sx (non compreso il comando..?). Se le eliche, come credo, fossero indipendenti poteva anche avere successo, ma lì c'è anche il fattore dell'imprevisto, condizioni mare sotto, bassa marea, tutto ciò leva presa allo scafo.. e non aver valutato queste "minori" (!) condizioni di navigazione è colpa di chi era a bordo, cioè il Comandante.. Sarebbe interessante sentire la Capitaneria per il diario di giornata sulle condizioni di mare (o la Marina Militare a Livorno..) Non mi convince che pochi secondi di comando non compreso (timone a sx inteso come timone a dx) possa aver fatto derivare lo scafo tanto da andare sugli scogli, qlc non quadra, bisognerebbe fare delle simulazioni per cui quello scafo con stazza e carico completo derivi di 5mt, 10mt, 30 mt e la massa di scafo penetri in corpo solido fermo.. > Non so cosa bisogna fargli, questa è veramente una questione di diritto, > c'è tutto un equipaggio che ha responsabilità. # 1 - Costa ti ordina male, tu scendi # 2 - Accetti il rischio, ma fallo bene, cioè stai accanto al timoniere da gommone diportista e se vedi che sbaglia timonata gli blocchi la mano.. # 3 - Costa se la cava - quindi addio a responsabilità soggettiva - se sostiene che lo "hanno sempre fatto", Schettino ci dava tanto fiducia (per me è un viso conosciuto da Aliscafo Sorrento-Capri di tanti anni fa... mah, direbbe Totò, quella faacciaaaa non mi è nnnuovaa.. T&P |
Re: Costa Concordia sostituzione comandante
Il 11/08/2014 18:55, Totò & Peppino ha scritto:
> Ci ho pensato, hanno guardato la strumentazione quando era troppo tardi, > lo scandaglio/radar di profondità ha segnalato gli scogli dell'impatto e > hanno tentato il superamento dando timone a dx e poi controtimonando a > sx (non compreso il comando..?). Se le eliche, come credo, fossero > indipendenti poteva anche avere successo, ma lì c'è anche il fattore > dell'imprevisto, condizioni mare sotto, bassa marea, tutto ciò leva > presa allo scafo.. e non aver valutato queste "minori" (!) condizioni di > navigazione è colpa di chi era a bordo, cioè il Comandante.. > Sarebbe interessante sentire la Capitaneria per il diario di giornata > sulle condizioni di mare (o la Marina Militare a Livorno..) > > Non mi convince che pochi secondi di comando non compreso (timone a sx > inteso come timone a dx) possa aver fatto derivare lo scafo tanto da > andare sugli scogli, qlc non quadra, bisognerebbe fare delle simulazioni > per cui quello scafo con stazza e carico completo derivi di 5mt, 10mt, > 30 mt e la massa di scafo penetri in corpo solido fermo.. Scusa T&P, non te ne avere a male, ma perche' cerchi di fare considerazioni tecniche su una materia che evidentemente non conosci? Windof te l'ha anche spiegato, sebbene un po' confusamente. Lascia perdere i "radar di profondita' e "le "minori condizioni" che non c'entrano nulla, e a dire il vero neanche si capisce bene di cosa tu stia parlando. Ti spiego, in estrema sintesi, quel che assai probabilmente e' successo, mettendoci qualche spiegazione tecnica minimale. La nave sarebbe dovuta passare davanti a Giglio porto, a circa mezzo miglio e su una rotta parallela alla congiungente tra le Scole e la Gabbianara; per far questo hanno puntato a sud del porto, e ridotto la velocita'; questo passaggio, per inciso, e' perfettamente compatibile con la famosa "navigazione turistica". dato che a quell'ora i passeggeri erano a cena ed avrebbero potuto ammirare il passaggio, con contorno di luminarie e colpi di sirena, dai finestroni della sala da pranzo. Per ragioni che non ci e' dato sapere, l'accostata e' stata ritardata; non e' stata ritardata di ore, ma forse solo di una manciata di secondi, e tuttavia perche' e' accaduto? Se hai mai visto il ponte di una nave in manovra, avrai potuto constatare che sono tutti concentratissimi, chi scruta il mare col binocolo, chi fissa lo schermo del radar chi quello dell'ECDIS, ecc. Quindi, perche' hanno mancato l'accostata? Beh, ti diro', possiamo avanzare una semplice ipotesi: si sono distratti e se ne sono scordati. Si tratta alla fine di pochi secondi, la plancia era forse un po' troppo affollata, l'eccessiva sicurezza, anche lo stesso Schettino, salendo ha creato un minimo di distrazione (e oltretutto e' salito parecchio tardi). Trovi questo assurdo? ma certo che lo e'! infatti quando mai un aereo e' precipitato? quando mai un treno e' deragliato? quando mai un autobus di turisti e' volato giu' da un viadotto? e le navi? ... beh, nel mondo ne affondano una media di quattro alla settimana, e parlo di navi, mica di imbarcazioni. Si chiama incidente statistico, nel mondo viaggiano parecchie decine di migliaia di navi, e qualcuno qualche cavolata la deve pure fare. Schettino, che non e' l'ultimo dei fessi, come credono i telespettatori beoti, si accorge quasi immediatamente (dagli il tempo di abituare la vista al buio) che stanno puntando diritto sull'isola, non puo' fermare la nave mettendo le macchine indietro, perche' a quella distanza non ce la farebbe, e comunque a passare da mezza forza avanti, a tutta indietro, fai un macello in sala macchine, non puo' accostare a sinistra, perche' per scapolare l'isola dovrebbe fare quasi mezzo giro completo, a fermare le macchine ridurrebbe drasticamente l'efficacia dei timoni, non puo' fare altro che andare disperatamente a dritta. Ora apriamo una piccola parentesi tecnica. Lasciando perdere i sistemi di propulsione esotici, una nave "classica" come la Concordia (due eliche e relativi assi portaeliche due timoni e un certo numero di thruster a prua ed a poppa, che pero' ad alta velocità non funzionano e che comunque erano probabilmente disattivati) Una nave di questo tipo, dicevo, che accosta a dritta, non mette la prua a dritta, mette piuttosto la poppa a sinistra, questo perche' i timoni e le eliche sono a poppa (immagina un gondoliere di Venezia). Non solo, ma l'asse di rotazione, che e' chiamato "punto giratorio", non e' a meta' della nave, ma piuttosto verso prua; convenzionalmente lo si posiziona ad un terzo di lunghezza dalla prora, cosicche' l'arco che fa la prua e' molto inferiore a quello che fa la poppa. Cosa comporta cio'? Immagina una nave affiancata, mettiamo a sinistra, ad una lunga banchina libera, verrebbe spontaneo pensare che per lasciarla basterebbe mettere la macchina avanti ed il timone a dritta: niente di piu' sbagliato! se si facesse cosi' la nave abbatterebbe la poppa sulla banchina, il punto di contatto con la banchina diventerebbe il nuovo perno di rotazione, ma essendo questo a poppa, renderebbe il braccio di leva con il punto di applicazione della spinta dei timoni troppo piccolo, e la nave, con la prua leggermente scostata ma in equilibrio, si farebbe tutta la banchina strusciando vigorosamente la poppa contro di essa, come un gatto che si strofina contro la tua gamba e con le conseguenze che puoi immaginare. E' esattamente quello che e' successo alla Concordia, non ha solo toccato lo scoglio, ma la spinta dei timoni alla banda dritta ce l'ha proprio premuta contro, con l'effetto sventramento che conosciamo. Schettino quindi manovra a dritta, lo fa gradualmente, con notevole freddezza, per non fare sbandare eccessivamente la nave (i passeggeri sono a cena), quando la prua e' al traverso dello scoglio, mette il timone in mezzo, e immediatamente dopo comincia a portare il timone alla banda sinistra per allargare la poppa, cosa fattibile perche' oltre la punta delle scole c'e' abbastanza acqua libera per manovrare. A questo punto accade una cosa imprevedibile e dalle conseguenze drammatiche, il timoniere, che ripete correttamente gli ordini di Schettino (quindi li ha capiti), comincia a mettere il timone a sinistra, ma poi cambia idea e lo porta tutto a dritta. Perche' fa questo? bella domanda! io credo che le ragioni siano due, la prima e' che la manovra in questione e' anti-istintiva, specialmente per chi, come i timonieri, non fa studi teorici sulla cinematica navale, se hai un ostacolo a sinistra, l'istinto ti dice di sterzare a destra, la seconda e' la cattiva comprensione della lingua inglese da parte del timoniere, che non gli ha permesso di chiedere conferma dell'ordine ricevuto. In quanto a Schettino, non guardava l'indicatore dell'angolo di barra, non potendo immaginare che il timoniere stesse facendo il contrario dell'ordine che gli aveva correttamente ripetuto, ma stava guardando ovviamente lo scoglio, per vedere se la nave lo scapolava. A questo link trovi un video con il tracciato della rotta della Concordia con sincronizzata la registrazione del Voice recorder del ponte (dal quale si vede bene anche come si muove una nave in accostata), lascia perdere il testo dell'articolo, che e' pieno delle solite cretinate. http://iltirreno.gelocal.it/grosseto...geri-1.9519945 Che dire? ... Io sono convinto che se il timoniere avesse eseguito gli ordini di Schettino, la nave avrebbe ugualmente urtato il fondo, ma l'avrebbe fatto scostando la poppa dallo scoglio, e non abbattendovela sopra. Sebbene il "cosa sarebbe successo se" sia un esercizio futile, io credo che in questo caso la nave avrebbe avuto gravi danni si, ma sarebbe sopravvissuta all'incidente. Comunque non mi pare un caso che il primo ed il terzo ufficiale di guardia (se non ricordo male Ambrosio e la Coronica, che sara' poi l'ultimo ufficiale ad abbandonare la nave) abbiano, con tutti gli altri, frettolosamente patteggiato la loro pena (peraltro modesta), con tanto di riverenze e baciamano ai giudici, e che il timoniere Rusli Bin, non appena il PM gli ha tolto gli occhi di dosso, se ne sia tornato in tutta fretta in Indonesia, staccando il telefono e dimenticandosi di lasciare l'indirizzo, tanto che risulta attualmente irreperibile. Ma forse sono troppo malizioso ... Poi, se ho modo e se hai piacere, rispondo anche al tuo primo post, non l'ho fatto a suo tempo perche' ero fuori citta'. Cordiali saluti Abele -- Tutto quanto e' scritto in questo libro, potrebbe non essere vero. (Richard Bach) |
Re: Costa Concordia sostituzione comandante
Abele:
> Si chiama incidente statistico, nel mondo viaggiano parecchie decine di > migliaia di navi, e qualcuno qualche cavolata la deve pure fare. Ma che *******! -- Luca - e-mail: p.stevens at libero.it |
Re: Costa Concordia sostituzione comandante
Il 13/08/2014 14:31, Luca ha scritto:
> Abele: > >> Si chiama incidente statistico, nel mondo viaggiano parecchie decine di >> migliaia di navi, e qualcuno qualche cavolata la deve pure fare. > > Ma che *******! Perdonami, e' una ******* che nel mondo viaggino parecchie decine di migliaia di navi? O e' una ******* che inevitabilmente, considerando il numero delle navi in circolazione, si facciano degli errori? Cordialita' Abele -- Tutto quanto e' scritto in questo libro, potrebbe non essere vero. (Richard Bach) |
Re: Costa Concordia sostituzione comandante
On Wed, 13 Aug 2014 03:07:16 +0200, Abele <abele@email.com> wrote:
[***] > >Schettino, .................................................. .................................................. ....... >................................................. .................................................n on puo' fermare >la nave mettendo le macchine indietro, perche' a quella distanza non ce >la farebbe, e comunque a passare da mezza forza avanti, a tutta >indietro, fai un macello in sala macchine, Ok sul fatto che fosse impensabile fermare la nave con una manovra di macchine indietro. Però non capisco perchè dovrebbe ipotizzarsi un macello in sala macchine... Ok sul fatto che un macchine indietro tutta non sarebbe servito a fermare la nave e quindi ad evitare l'impatto, ma non vedo come un soffice "indietro adagio" alle sole macchine di dritta avrebbe potuto fare un macello in sala macchine e questa semplice manovra avrebbe invece generato una "coppia torcente" agente sul punto giratorio della nave, accentuando l'accostamento della poppa in direzione favorevole alla virata, senza allargarne ulteriormente il raggio, anche riducendo velocità ed ampiezza della virata. Questo tipo di manovra viene applicata comunemente alle basse velocità con navigli da diporto anche di una certa stazza ed almeno per una disperata manovra di emergenza dovrebbe poter essere applicabile anche nel caso di un gigante del mare come il Concordia... |
Re: Costa Concordia sostituzione comandante
Il 15/08/2014 21:53, Ilmondo2001 ha scritto:
> Ok sul fatto che fosse impensabile fermare la nave con una manovra di > macchine indietro. > Però non capisco perchè dovrebbe ipotizzarsi un macello in sala > macchine... La spinta dell'elica si applica ad un particolare cuscinetto, di adeguata resistenza, chiamato "cuscinetto reggispinta", per quanto sia robusto, non e' pensato tuttavia per reggere sforzi inusuali, e passare da "tutta avanti" a "tutta indietro" e' a dir poco mooolto inusuale. Se anche il cuscinetto reggesse, in una manovra del genere si innescherebbero vibrazioni tali da mettere a repentaglio l'asse stesso, potrebbe rompersi il mancione, o addirittura lo stesso motore di propulsione, che nella Concordia era un motore elettrico. Non escludo inoltre che la nave avesse delle "sicurezze" automatiche per impedire una manovra tanto dannosa. > Ok sul fatto che un macchine indietro tutta non sarebbe servito a > fermare la nave e quindi ad evitare l'impatto, ma non vedo come un > soffice "indietro adagio" alle sole macchine di dritta avrebbe potuto > fare un macello in sala macchine e questa semplice manovra avrebbe > invece generato una "coppia torcente" agente sul punto giratorio della > nave, accentuando l'accostamento della poppa in direzione favorevole > alla virata, senza allargarne ulteriormente il raggio, anche riducendo > velocità ed ampiezza della virata. > Questo tipo di manovra viene applicata comunemente alle basse velocità > con navigli da diporto anche di una certa stazza ed almeno per una > disperata manovra di emergenza dovrebbe poter essere applicabile anche > nel caso di un gigante del mare come il Concordia... Si sarebbe senz'altro potuto fermare il motore di dritta, forse anche metterlo indietro molto adagio, o magari, perche' no, aumentare piuttosto i giri a sinistra; sul perche' non sia stato fatto posso avanzare due ipotesi, premettendo, tra l'altro, che Schettino e' considerato un "manovratore" di bravura superiore alla media: 1) il flusso generato dall'elica aumenta di molto l'efficacia del timone, quindi fermare i motori o metterli indietro "allarga il giro" inoltre, alle alte velocità, il crabbing puo' avere effetti imprevedibili. Schettino ha preferito non ridurre i giri per massimizzare il guadagno verso dritta, anche a costo di peggiorare le conseguenze di un urto a velocita' maggiore. Va detto che se il timoniere avesse scontrato a sinistra, come ordinatogli, la nave avrebbe scapolato la batimetrica dei dieci metri, come riportata sulla carta 1 a 100.000 che stavano usando, e sulla quale non erano riportati (come peraltro e' normale che sia) gli scogli isolati che sporgevano dalla suddetta batimetrica (ed infatti Schettino si lamentera' proprio di questo, vale a dire che quegli scogli non erano indicati sulla carta). 2) E' possibile che i comandi dei motori non fossero sul ponte. Sebbene le navi moderne, soprattutto quelle che devono manovrare spesso, come le navi da crociera, hanno propulsori e thruster che possono essere controllati direttamente dalla plancia (di solito dalla consolle principale e da due consolle ausiliarie poste sulle rispettive alette), in navigazione queste consolle vengono disattivate, ed i motori possono essere manovrati solo dalla control room della sala macchine. Passarli sul ponte, come pure attivare i thruster non e' che richieda chissa' quanto tempo, ma un minuto o due comunque ci vogliono; probabilmente non c'era semplicemente il tempo di farlo, o anche solo di chiamare in macchina per chiedere a loro di manovrare. Cordiali saluti Abele -- Tutto quanto e' scritto in questo libro, potrebbe non essere vero. (Richard Bach) |
Re: Costa Concordia sostituzione comandante
"Abele" <abele@email.com> ha scritto nel messaggio news:pEwHv.1649$pt.870@tornado.fastwebnet.it... > 1) il flusso generato dall'elica aumenta di molto l'efficacia del timone, > quindi fermare i motori o metterli indietro "allarga il giro" inoltre, > alle alte velocità, il crabbing puo' avere effetti imprevedibili. > Schettino ha preferito non ridurre i giri per massimizzare il guadagno > verso dritta, anche a costo di peggiorare le conseguenze di un urto a > velocita' maggiore. Va detto che se il timoniere avesse scontrato a > sinistra, come ordinatogli, la nave avrebbe scapolato la batimetrica dei > dieci metri, come riportata sulla carta 1 a 100.000 che stavano usando, e > sulla quale non erano riportati (come peraltro e' normale che sia) gli > scogli isolati che sporgevano dalla suddetta batimetrica (ed infatti > Schettino si lamentera' proprio di questo, vale a dire che quegli scogli > non erano indicati sulla carta). > > 2) E' possibile che i comandi dei motori non fossero sul ponte. Sebbene le > navi moderne, soprattutto quelle che devono manovrare spesso, come le navi > da crociera, hanno propulsori e thruster che possono essere controllati > direttamente dalla plancia (di solito dalla consolle principale e da due > consolle ausiliarie poste sulle rispettive alette), in navigazione queste > consolle vengono disattivate, ed i motori possono essere manovrati solo > dalla control room della sala macchine. Passarli sul ponte, come pure > attivare i thruster non e' che richieda chissa' quanto tempo, ma un minuto > o due comunque ci vogliono; probabilmente non c'era semplicemente il tempo > di farlo, o anche solo di chiamare in macchina per chiedere a loro di > manovrare. Propendo più sulla prima ipotesi, ma mi pare comunque che qualcosa non vada. Mi sembra impossibile che la nave non potesse stringere di più la virata o che non si potesse rallentare neppure di poco, perché se è vero che una certa spinta aumenta l'effetto del timone, è pure vero che una velocità elevata è di ostacolo alla virata stretta. Anche in base alle dichiarazioni, propendo più per la svista, nel senso che la manovra veniva effettuata per evitare lo scoglio più grosso, ma solo all'ultimo momento hanno visto e poi manovrato per evitare lo scoglio più piccolo. Comunque, la cartografia elettronica dovrebbe contenere tutti i dettagli, per cui basta ingrandire un po', ma anche in carta scala 1:250.000 lo scoglio piccolo dovrebbe figurare. L'ipotesi due la scarterei, un comandante abile, come pare fosse Schettino, troverebbe tempo e modo di far effettuare tutte le manovre necessarie, anche in pochi minuti. |
Re: Costa Concordia sostituzione comandante
"Windof" <spam.to@ph-cs.net> ha scritto nel messaggio news:53ef5fe3$0$2968$5fc30a8@news.tiscali.it... > > "Abele" <abele@email.com> ha scritto nel messaggio > news:pEwHv.1649$pt.870@tornado.fastwebnet.it... > Comunque, la cartografia elettronica dovrebbe contenere tutti i dettagli, > per cui basta ingrandire un po', ma anche in carta scala 1:250.000 lo > scoglio piccolo dovrebbe figurare. Correggo però che la prima carta che concede di vedere lo scoglio è perlomeno 1:50.000 (IT122) e poi meglio la IT119 1:20.000. L'ho vista velocemente su un sito di vendite online e la davano per 1:250.000 traendomi in errore. |
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Traduzione italiana a cura di: Downloadgratuito.net
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