Un mare sempre meno blu
www.miaeconomia.it
L'estate è arrivata e con i primi caldi arrivano gli elenchi
delle spiagge italiane più belle e di quelle che è meglio evitare. E
considerando che l'Italia è la nazione con il maggior numero di siti
culturali protetti dall'Unesco, il 6% sul totale, non si dovrebbe temere per
le coste balneabili, che nei mesi estivi potrebbero far risollevare un po' l'economia
turistica italiana.
Dovrebbe essere così e invece non lo è: l'Italia infatti ricava
dal turismo tre volte meno della Spagna ed il 20% meno della Francia. E il
paragone è ancor più triste se si considera che il Belpaese investe appena
24 milioni di euro in promozione turistica, una cifra di gran lunga
inferiore ai 104 milioni di euro spesi dalla Spagna e dai 75 milioni della
Francia.
Insomma, il turismo potrebbe essere una risorsa importante per l'economia
tricolore ma non viene sfruttata, o quanto meno non troppo. E così accanto
alle attestazioni di benemerenze per alcune località balneari, sia da parte
della Fee, la fondazione per l'educazione ambientale, che da Legamebiente,
non mancano segnalazioni poco piacevoli.
L'ultima novità è quella della salmonella sul litorale di
Fiumicino, ma l'allarme arriva anche dal rapporto del Ministero dell'Ambiente
non ancora pubblicato. Rispetto all'anno scorso le zone off limits sono il
7% in più, 28 chilometri di spiagge, come se tutto il litorale di Rimini
fosse stato reso non balneabile.
A conti fatti, dunque, per la tintarella e qualche tuffo in
acque pulite rimane solo il 68% della costa, mentre su 434 chilometri il
bagno è vietato. Una spiaggia su 5 in Campania, la regione con più acque
nere, ma messe male ci sono anche Lazio, Calabria, Abruzzo, Marche, Puglia e
Sicilia.
Un peggioramento, anche se relativo, che proprio non ci voleva.
Nel 2004, infatti, sono stati persi ben 253 milioni di euro da parte dei
turisti stranieri, l'8,1% in meno. La bilancia turistica dei pagamenti, vale
a dire la differenza fra quanto gli italiani spendono in turismo all'estero
e quanto, invece, gli stranieri spendono in Italia, rimane positiva ma in
netto calo. 900 mila turisti stranieri in meno del 2004 significano il 12%
in meno delle presenze.
E stando all'Istat andrà male anche quest'anno. Solo il ponte
pasquale ha fatto registrare un calo del turismo straniero del 13,1% e di
quello italiano del 4,7%. Le stime sulle prenotazioni per la prossima estate
parlano di un -15% di prenotazioni dall'estero e del 10% da parte degli
italiani.
E l'ennesima dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, che il
caro vita non risparmia le vacanze estive arriva anche da Unioncamere: circa
17 milioni di italiani (4 milioni in più rispetto allo scorso anno) hanno
già prenotato le proprie vacanze per usufruire di sconti e offerte. Le mete
preferite? Sardegna, Toscana e Sicilia per chi rimane tra i confini
nazionali, Spagna e Grecia invece per gli italiani che hanno deciso di
espatriare. E allora, seppur con qualche rinuncia in più a causa della crisi
economica, buone vacanze a tutti.
ALAN FRIEDMAN