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Vecchio 13-08-2014, 04.07.16
Abele
 
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Predefinito Re: Costa Concordia sostituzione comandante

Il 11/08/2014 18:55, Totò & Peppino ha scritto:

> Ci ho pensato, hanno guardato la strumentazione quando era troppo tardi,
> lo scandaglio/radar di profondità ha segnalato gli scogli dell'impatto e
> hanno tentato il superamento dando timone a dx e poi controtimonando a
> sx (non compreso il comando..?). Se le eliche, come credo, fossero
> indipendenti poteva anche avere successo, ma lì c'è anche il fattore
> dell'imprevisto, condizioni mare sotto, bassa marea, tutto ciò leva
> presa allo scafo.. e non aver valutato queste "minori" (!) condizioni di
> navigazione è colpa di chi era a bordo, cioè il Comandante..
> Sarebbe interessante sentire la Capitaneria per il diario di giornata
> sulle condizioni di mare (o la Marina Militare a Livorno..)
>
> Non mi convince che pochi secondi di comando non compreso (timone a sx
> inteso come timone a dx) possa aver fatto derivare lo scafo tanto da
> andare sugli scogli, qlc non quadra, bisognerebbe fare delle simulazioni
> per cui quello scafo con stazza e carico completo derivi di 5mt, 10mt,
> 30 mt e la massa di scafo penetri in corpo solido fermo..


Scusa T&P, non te ne avere a male, ma perche' cerchi di fare
considerazioni tecniche su una materia che evidentemente non conosci?

Windof te l'ha anche spiegato, sebbene un po' confusamente. Lascia
perdere i "radar di profondita' e "le "minori condizioni" che non
c'entrano nulla, e a dire il vero neanche si capisce bene di cosa tu
stia parlando.

Ti spiego, in estrema sintesi, quel che assai probabilmente e' successo,
mettendoci qualche spiegazione tecnica minimale.

La nave sarebbe dovuta passare davanti a Giglio porto, a circa mezzo
miglio e su una rotta parallela alla congiungente tra le Scole e la
Gabbianara; per far questo hanno puntato a sud del porto, e ridotto la
velocita'; questo passaggio, per inciso, e' perfettamente compatibile
con la famosa "navigazione turistica". dato che a quell'ora i passeggeri
erano a cena ed avrebbero potuto ammirare il passaggio, con contorno di
luminarie e colpi di sirena, dai finestroni della sala da pranzo.

Per ragioni che non ci e' dato sapere, l'accostata e' stata ritardata;
non e' stata ritardata di ore, ma forse solo di una manciata di secondi,
e tuttavia perche' e' accaduto? Se hai mai visto il ponte di una nave
in manovra, avrai potuto constatare che sono tutti concentratissimi, chi
scruta il mare col binocolo, chi fissa lo schermo del radar chi quello
dell'ECDIS, ecc. Quindi, perche' hanno mancato l'accostata? Beh, ti
diro', possiamo avanzare una semplice ipotesi: si sono distratti e se ne
sono scordati.
Si tratta alla fine di pochi secondi, la plancia era forse un po' troppo
affollata, l'eccessiva sicurezza, anche lo stesso Schettino, salendo ha
creato un minimo di distrazione (e oltretutto e' salito parecchio tardi).
Trovi questo assurdo? ma certo che lo e'! infatti quando mai un aereo e'
precipitato? quando mai un treno e' deragliato? quando mai un autobus di
turisti e' volato giu' da un viadotto? e le navi? ... beh, nel mondo ne
affondano una media di quattro alla settimana, e parlo di navi, mica di
imbarcazioni.
Si chiama incidente statistico, nel mondo viaggiano parecchie decine di
migliaia di navi, e qualcuno qualche cavolata la deve pure fare.

Schettino, che non e' l'ultimo dei fessi, come credono i telespettatori
beoti, si accorge quasi immediatamente (dagli il tempo di abituare la
vista al buio) che stanno puntando diritto sull'isola, non puo' fermare
la nave mettendo le macchine indietro, perche' a quella distanza non ce
la farebbe, e comunque a passare da mezza forza avanti, a tutta
indietro, fai un macello in sala macchine, non puo' accostare a
sinistra, perche' per scapolare l'isola dovrebbe fare quasi mezzo giro
completo, a fermare le macchine ridurrebbe drasticamente l'efficacia dei
timoni, non puo' fare altro che andare disperatamente a dritta.

Ora apriamo una piccola parentesi tecnica.
Lasciando perdere i sistemi di propulsione esotici, una nave "classica"
come la Concordia (due eliche e relativi assi portaeliche due timoni e
un certo numero di thruster a prua ed a poppa, che pero' ad alta
velocità non funzionano e che comunque erano probabilmente disattivati)
Una nave di questo tipo, dicevo, che accosta a dritta, non mette la prua
a dritta, mette piuttosto la poppa a sinistra, questo perche' i timoni e
le eliche sono a poppa (immagina un gondoliere di Venezia). Non solo, ma
l'asse di rotazione, che e' chiamato "punto giratorio", non e' a meta'
della nave, ma piuttosto verso prua; convenzionalmente lo si posiziona
ad un terzo di lunghezza dalla prora, cosicche' l'arco che fa la prua e'
molto inferiore a quello che fa la poppa. Cosa comporta cio'? Immagina
una nave affiancata, mettiamo a sinistra, ad una lunga banchina libera,
verrebbe spontaneo pensare che per lasciarla basterebbe mettere la
macchina avanti ed il timone a dritta: niente di piu' sbagliato! se si
facesse cosi' la nave abbatterebbe la poppa sulla banchina, il punto di
contatto con la banchina diventerebbe il nuovo perno di rotazione, ma
essendo questo a poppa, renderebbe il braccio di leva con il punto di
applicazione della spinta dei timoni troppo piccolo, e la nave, con la
prua leggermente scostata ma in equilibrio, si farebbe tutta la banchina
strusciando vigorosamente la poppa contro di essa, come un gatto che si
strofina contro la tua gamba e con le conseguenze che puoi immaginare.

E' esattamente quello che e' successo alla Concordia, non ha solo
toccato lo scoglio, ma la spinta dei timoni alla banda dritta ce l'ha
proprio premuta contro, con l'effetto sventramento che conosciamo.

Schettino quindi manovra a dritta, lo fa gradualmente, con notevole
freddezza, per non fare sbandare eccessivamente la nave (i passeggeri
sono a cena), quando la prua e' al traverso dello scoglio, mette il
timone in mezzo, e immediatamente dopo comincia a portare il timone alla
banda sinistra per allargare la poppa, cosa fattibile perche' oltre la
punta delle scole c'e' abbastanza acqua libera per manovrare.

A questo punto accade una cosa imprevedibile e dalle conseguenze
drammatiche, il timoniere, che ripete correttamente gli ordini di
Schettino (quindi li ha capiti), comincia a mettere il timone a
sinistra, ma poi cambia idea e lo porta tutto a dritta.

Perche' fa questo? bella domanda! io credo che le ragioni siano due, la
prima e' che la manovra in questione e' anti-istintiva, specialmente per
chi, come i timonieri, non fa studi teorici sulla cinematica navale, se
hai un ostacolo a sinistra, l'istinto ti dice di sterzare a destra, la
seconda e' la cattiva comprensione della lingua inglese da parte del
timoniere, che non gli ha permesso di chiedere conferma dell'ordine
ricevuto. In quanto a Schettino, non guardava l'indicatore dell'angolo
di barra, non potendo immaginare che il timoniere stesse facendo il
contrario dell'ordine che gli aveva correttamente ripetuto, ma stava
guardando ovviamente lo scoglio, per vedere se la nave lo scapolava.

A questo link trovi un video con il tracciato della rotta della
Concordia con sincronizzata la registrazione del Voice recorder del
ponte (dal quale si vede bene anche come si muove una nave in
accostata), lascia perdere il testo dell'articolo, che e' pieno delle
solite cretinate.

http://iltirreno.gelocal.it/grosseto...geri-1.9519945


Che dire? ... Io sono convinto che se il timoniere avesse eseguito gli
ordini di Schettino, la nave avrebbe ugualmente urtato il fondo, ma
l'avrebbe fatto scostando la poppa dallo scoglio, e non abbattendovela
sopra. Sebbene il "cosa sarebbe successo se" sia un esercizio futile, io
credo che in questo caso la nave avrebbe avuto gravi danni si, ma
sarebbe sopravvissuta all'incidente.

Comunque non mi pare un caso che il primo ed il terzo ufficiale di
guardia (se non ricordo male Ambrosio e la Coronica, che sara' poi
l'ultimo ufficiale ad abbandonare la nave) abbiano, con tutti gli altri,
frettolosamente patteggiato la loro pena (peraltro modesta), con tanto
di riverenze e baciamano ai giudici, e che il timoniere Rusli Bin, non
appena il PM gli ha tolto gli occhi di dosso, se ne sia tornato in tutta
fretta in Indonesia, staccando il telefono e dimenticandosi di lasciare
l'indirizzo, tanto che risulta attualmente irreperibile.

Ma forse sono troppo malizioso ...

Poi, se ho modo e se hai piacere, rispondo anche al tuo primo post, non
l'ho fatto a suo tempo perche' ero fuori citta'.

Cordiali saluti

Abele


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Tutto quanto e' scritto in questo libro, potrebbe non essere vero.
(Richard Bach)
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