Berlino, imbuto d'europa
Ordunque, 4 giorni interessante anche se non entusiasmante.
Berlino ci accoglie con un clima siberiano, con le massime sotto lo zero:
preparati a ciò ma non a sufficienza.
A questo si aggiunge un nostro scarso studio preventivo, quindi abbiamo
improvvisato parecchio.
Oltre a quanto già detto sopra scopriamo che l'area della porta di
brandeburgo era militarizzata causa visita diplomatica di Putin e che per
misure di prevenzione contro il terrorismo la cupola del Reichsteig non
era accessibile ai turisti.
Inoltre il "giovedì gratuito dei musei" non valeva più.
Insomma, poteva andare meglio.
La città visivamente mi ha parecchio deluso (voto: appena sufficiente), ma
la forza di Berlino è a carica emozionale e il bagaglio di storia che si
porta appresso (per le emozioni, voto 9). Da rammaricarsi di non essere
andati a visitarla nei primi anni '90 in cui le differenze erano
probabilmente ben marcate: ora l'est è un grande cantiere, nuovo e di
scarso appeal. Necessario ritrovare i mattoni che segnano il percorso del
vecchio muro per distinguerne l'originaria posizione.
Molto viva culturalmente senza dubbio, aspetto che credo si possa
apprezzare più vivendoci, magari 20-25enni, che visitandola, godendo,
qualora fosse nelle proprie corde, dell'atmosfera cosmopolita.
L'idea che mi ha dato Berlino è che sia il fondo di un imbuto sulla cui
sommità c'è l'europa. Date voi la connotazione che preferite a questa
frase.
Altro aspetto discutibile la presenza di mercatini di natale ovunque:
complice la lingua e il clima mi sembrava di stare in una immensa Bolzano.
Oltre ai luoghi obbligati (Alexanderplatz, torre della televisione, porta
di brandeburgo, east side gallery, checkpoint charlie, topografia del
terrore, potsdamer platz mit sonycenter, isola dei musei), in buona parte
visitati col pedonale Free tour, ci siamo dedicati a due musei decisamente
minori, ma entrambi con un rapporto soddisfazione/prezzo assai elevato: il
museo della DDR e il museo della scienza e della tecnica.
Saltato il Pergamon (sarà pure bellissimo, ma di vedere dei babilonesi a
berlino ci fregava poco) e il museo ebreo, inizialmente messo in scaletta,
ma poi eliminato per questioni di tempo.
Puntatina anche al mercato delle pulci, ultimo lembo di est.
Ce ne siamo tornati a casa con tanta voglia di saperne di più: direi che
l'effetto Berlino si è fatto sentire.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
[url]http://www.newsland.it/news[/url] segnala gli abusi ad [email]abuse@newsland.it[/email]
|