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  #1  
Vecchio 26-06-2012, 19.51.19
Luca Villani
 
Messaggi: n/a
Predefinito Elba 2012, domenica 3 giugno

Ciao.


Vediamo di fare un riassunto della nostra crociera, da domenica 3 a
domenica 10 giugno, per quei pochi alla quale interessa. :-)


Domenica mattina siamo partiti con molta calma da Ferrara verso le
11.00, alle 14.00 circa eravamo a Monteriggioni (Siena) dove ci siamo
concessi un pasto frugale e alle 19.30 circa eravamo a Punta Ala.
Se vi stupite per questa lenta discesa al sud, considerate che sulla
Firenze Siena c'è un numero spropositato di velox e il limite è di 90
Km/h, mentre sulla Siena Grosseto c'è un numero ancora maggiore di
velox, e il limite è di 70 Km/h, quindi occhio se percorrete queste
strade, molto occhio.

Simone Lorenzoni poi ci ha detto che solo alcuni di questi velox
funzionano, però lui è del posto e sa quali, noi abbiamo dovuto tenere
quelle velocità per non rischiare.

Arrivati a Punta Ala ho contattato Simone e Pierluigi D'Ambrosio, hanno
la barca proprio li, ma Pierluigi purtroppo era già partito per andare a
casa, lo conosceremo di persona la prossima volta. :-)

Fatto questo, siamo andati dal charter per il checkin, Marzio era in
barca e stava finendo di pulire, Simone ci ha raggiunti durante il checkin.

Diciamo della barca, un Sun Odissey 42 con un po' di anni sulle spalle.
Mi è piaciuta parecchio, nonostante molte cose non fossero in ordine,
parecchio!
Innanzitutto l'allestimento non è da charter ma armatoriale:

- un 42 piedi da charter con tre cabine è raro
- il bagno a prua era completo e quello a poppa aveva solo WC e doccia,
però le cabine di poppa avevano ognuna uno specchio e un lavabo in
cabina!
- cabine di dimensioni umane e non cubicoli per nani e hobbit
- bagni di dimensioni corrette, con il tubo del telefono della doccia
abbastanza lungo da poter attaccarlo al relativo supporto a parete
- pompa a pedale per l'acqua di mare nel lavello
- fornello con relativa cinghia per lavorare anche sbandati
- aeratori dorade
- musone dell'ancora a prua *e* a poppa
- sei winch, dimensionati bene (oddio, quelli delle drizze forse un po'
sottodimensionati, ma visto che le vele erano rollabili alla fine li
si usa solo per il carrello randa)
- ancora Rocna, in Adriatico si vede poco anche sulle barche
armatoriali, figuriamoci su un charter...
- 70 metri di catena all'ancora principale, ancora di rispetto CQR con
venti metri di catena e 70 di cima
- rollafiocco e rollaranda entrambi gestibili direttamente dal pozzetto
senza dover andare all'albero

A questo, aggiungiamo

- tender e fuoribordo nuovi, il tender dimensionato per otto persone e
il fuoribordo a benzina, 4 tempi
- rollafiocco, rollaranda, spray hood, bimini top, ricchi premi e
cotillons...


Ripeto, la barca di primo acchito mi è piaciuta parecchio, questo tipo
di allestimento e di dotazioni in Adriatico ce l'hanno le barche
armatoriali.

Non ho fatto il mio solito checkin "caraibico": appena entrato, Marzio
ha iniziato ad elencarmi i problemi e difetti: strumentazione originale
che non andava, erano stati aggiunti strumenti Raymarine ma quello del
vento dava solo la direzione e non la velocità, vele abbastanza usate
(randa accettabile, genoa al 130% smutandato, me le ha srollate e fatte
vedere indicandomi i punti critici e usurati), un wc con pompa
abbastanza dura e l'altro con pompa che fa fatica ad innescare in
aspirazione), perdita dalla parete del bagno di poppa che faceva
trafilare acqua nella cabina adiacente quando si faceva una doccia, mi
ha spiegato che il pannello con gli strumenti elettrici di controllo
della carica era rotto e gli amperometri segnavano zero ma il motore
caricava, insomma è partito indicandomi quelle cose che in genere un
noleggiatore con pochi scrupoli tace e poi le fa pagare a te.
Quindi, anche il mio checkin è stato blando. :-)

Finito tutto ci ha salutato, poi è salito Simone e le sue prime parole
sono state "Dai, un aperitivo veloce che a casa mi aspettano", alle
23.30 eravamo ancora li dopo aver verificato che come al solito le
bottiglie di vino erano difettose ed avergli fatto vedere parte della
nostra cambusa.

Lo ringrazio tantissimo per avermi prestato un paio di occhiali da sole
da battaglia, un'ottima bottiglia di vino e l'Anglais, *ottimo*
portolano, per i porti la sua copia era datata ma per le baie è stata
micidiale, alla fine consultavo sia il suo che il Mancini ma devo dire
che il suo era più completo.


Finito tutto, siamo andati a nanna.



--
Luca Villani - OpenSailing.org, NOC manager

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