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  #91  
Vecchio 29-03-2011, 00.38.39
Matteo Grazzini
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: Creta Rodi o altro?

"Uno Nuovo" <Uno@nuovo.it> ha scritto nel messaggio
news:iml1bl$umj$1@dont-email.me...[color=blue]
> Ciao a tutti,
>
> Rodi è molto più piccola ma ha prevalenemente scogli.[/color]

Non è mica vero. E' vero sì che alcune delle spiagge più belle hanno scogli
(zona terme di Kalithea, altre vicine all'Anthony Quinn bay...) ma ce ne
sono molte in ghiaia fine o molto fine e alcune anche in sabbia finissima
(tipo la golden beach).

Quest'anno torno a Rodi per la quarta volta, l'ultima è stata nel 2003.
Adesso ho famiglia e una bambina piccola, ma ho scelto Rosi proprio perchè
offre un mare stupendo e spiagge poco affollate, soprattutto da Lindos in
giù, verso Prassonissi...

Qui racconto una ventina (mi pare) di spiagge visitate nel 2003

[url]http://matteograzzini.xoom.it/virgiliowizard/rodi?SESSaef740a07b05df9ae6386f7aa8cf84ff=82d25a2d473cab037cd586589932ba8d[/url]

Le spiagge

Rodi
Ovviamente tutto il perimetro della città nuova è bagnato dal mare ma le
spiagge, pur molto frequentate, non sono certo il punto di forza. Dal lato
di Ixia c'è la cosiddetta "Windy beach", così chiamata perché per tutto il
giorno il vento la fa da padrone: leggero al mattino e via via sempre più
intenso con il passare delle ore. Non c'è quasi mai la sabbia ma solo
ciottoli e piccoli sassi non proprio comodissimi per chi non vuol noleggiare
un lettino o una sdraio. L'acqua è molto chiara vicino alla riva e scura al
largo ma non limpida, visto che le onde contribuiscono ad intorbarla. La
spiaggia più frequentata della città è quella a ridosso del Casinò, dove ci
sono stabilimenti balneari sullo stile italiano e dove si trova il
trampolino in mezzo al mare meta dei temerari tuffatori. C'è molto movimento
sia di giorno che di sera ma anche in questo caso l'acqua è mossa dalle
onde. Più calma la costa dalla parte di Mandraki, ma la presenza dei due
porti (antico e moderno) limita al massimo gli spazi balneabili, dove si
rifugiano soprattutto i turisti sprovvisti di mezzi di locomozione.
Reni Koskinou
E' la prima spiaggia che si trova uscendo dalla città in direzione di
Lindos. Gli accessi alla spiaggia di sabbia sono pochi e nascosti, anche se
si può raggiungere il mare passando dalle strade che portano ai due alberghi
più grandi della zona, l'Eden Rock e il Paradise Village, mentre dalla parte
del Kresten la spiaggia è privata. Il mare è calmo, preludio di quella
splendida costa che si allunga verso Kallithea e Faliraki.
Kallithea
Kallithea racchiude in meno di un chilometro alcune delle spiagge più belle
dell'isola. Il luogo è famoso per i resti delle terme, una volta meta di
turisti in cerca di sollievo dai dolori ed ora abbandonate (salvo un
parziale tentativo di restauro): dopo la visita si può fare il bagno alla
bella ma piccola (minuscola e affollata) spiaggia adiacente le terme. L'acqua
è limpida, verde e ricca di pesci da ammirare con una semplice maschera da
sub, accessorio obbligatorio per godersi interamente la bellezza delle
spiagge della costa est. Duecento metri più a sud delle terme ci si imbatte
nella cosidetta "Tassos Beach", che inizia con la spiaggia omonima e finisce
con la "Nicola's Beach" dopo altri duecento metri. Entrambe le spiagge
meritano i 6 euro da pagare per due lettini più ombrellone (3 euro a testa):
la prima è più raccolta e riparata dagli scogli, la seconda è quella che
preferisco (Matteo) in assoluto e che ho visitato per ben sei volte in tre
vacanze. La Nicola's infatti è una piccola baia raggiungibile sia in auto
che in motorino: sabbia (poca) e scogli (molti) si alternano di fronte ad un
chiosco che funge da bar e ristorante dove si mangia molto bene spendendo il
giusto (ma occhio al pesce fresco, i gamberi fritti costano 17 euro al
piatto!!). L'accesso al mare è assicurato da scalette in ferro che partono
dagli scogli e finiscono in un'acqua calma, limpida e di un blu così intenso
da obbligarti a restare a mollo per ore. Il fondale è pieno di scogli che,
all'improvviso, si aprono su profonde voragini sabbiose illuminate dai raggi
del sole; visto che l'acqua è molto salata si sta a galla senza fatica con
la faccia rivolta in giù per guardare i mille pesci che ti sfiorano mentre
respiri con il boccaglio. Una delizia per chi ama il mare!!
Faliraki
E' una spiaggia in "stile Rimini": molti ombrelloni, locali che dal
lungomare fanno arrivare la musica anche nel pomeriggio. Nel 2000 e nel 2001
c'era anche una gru per il bungee jumping, nel 2003 era spostata più a nord
ma non l'abbiamo vista in funzione; probabilmente la moda dei lanci è
passata. Rispetto alle vacanze degli anni scorsi questa volta non abbiamo
visto neanche i concorsi per "miss maglietta bagnata" e l'animazione in
spiaggia ma può darsi che la nostra visita sia arrivata in un giorno di
calma piatta. La spiaggia è di sassi e ciottoli, il mare meno attraente
rispetto a Kallithea e Ladiko. Immancabile, comunque, la presenza delle
belle turiste nordiche, le stesse che di sera invadono i locali e le strade
di Faliraki. La spiaggia più bella di Faliraki, quella a ridosso di capo
Ladiko, è ricca di scogli e chiusa da una baia che assicura l'assenza di
onde, ed è riservata ai nudisti. E' indicata solo da un piccolo cartello e
così ci vanno solo le persone che sanno della sua esistenza: ci sono lettini
e sdraio e, come nelle altre spiagge, c'è un bagnino (vestito) che passa a
riscuotere.
Ladiko
Il cartello per la Ladiko Bay si trova in cima alla salita che separa
Faliraki dalla baia di Afantou. Svoltando a sinistra si va verso Ladiko,
dove si trovano gli appartamenti Zoe, il Ladiko Hotel, un ristorante e due
spiagge, la Ladiko Beach e la famosa Anthony Quinn Bay. Nel 2000 mi sono
fermato (Matteo) alla Ladiko perché la Anthony Quinn era piena: il colore
del mare era del blu più bello che abbia mai visto, soprattutto al di là di
una barriera di scogli che protegge la spiaggia, piccola e super affollata.
Uno dei bagni più lunghi e più belli fatti in vita mia. Nel 2003 siamo
andati con Anna alla Anthony Quinn, arrivando abbastanza presto (le 10, 30
circa) ma trovando già quasi tutti i posti occupati. La spiaggia si chiama
così perché era stata donata dal governo greco all'attore, che aveva reso
famoso il mare ellenico con il film "Zorba il greco": Quinn aveva appena
iniziato i lavori per la costruzione di una villa a ridosso della baia
(aveva in pratica solo messo un cancello per chiudere la proprietà) quando
il cambio alla guida del governo portò all'abolizione della proprietà
privata e alla confisca della baia. Ma il nome è rimasto ed è rimasto anche
il mare splendido, l'acqua limpida e il via vai di turisti che arrivano
anche via mare. E' uno dei punti imperdibili per chi trascorre le vacanze a
Rodi, ma la grande affluenza di turisti e la babele di lingue impediscono di
godersi la giornata di sole in tranquillità e non tutti hanno rispetto del
mare e della spiaggia. Peccato perché è uno dei posti più caratteristici e
romantici di tutta l'isola. Tra la Ladiko e la Quinn c'è anche una
spiaggetta molto piccola con una dozzina di ombrelloni: è sicuramente più
tranquilla ma è quasi impossibile trovare un posto libero.
Afantou
Questa spiaggia l'abbiamo vista solo da lontano e dall'alto (vedi monastero
di Tsampika): è sabbiosa, ampia e con il mare molto calmo. Nonostante la
presenza di numerosi alberghi e villaggi ci sono ampi spazi di spiaggia
libera.
Kolimpia
Una mezza delusione. A Kolimpia infatti speravamo di trovare, dopo alcuni
consigli, un ristorante ottimo a prezzi ottimi e una spiaggia al livello
delle altre già viste. Invece il ristorante si è rivelato molto turistico e
con prezzi non certo bassi; così abbiamo deciso di cambiare, "rifugiandoci"
in un altro ristorante lungo la strada principale dove la velocità non è
certo tra i pregi della cucina ma dove abbiamo mangiato bene, a parte un
bollente caffè greco che Anna, ignara delle modalità di degustazione di tale
bevanda (come dice Abatantuono in Mediterraneo "bisogna aspettare che la
polvere si depositi sul fondo, non ci vuole fretta"), mi ha fatto gettare in
un vaso di fiori. Le spiagge invece sono ben tre: una a sinistra del bivio
che si trova alla fine della strada che porta al mare e due a destra. Quella
a sinistra è quella dove abbiamo cercato il ristorante ed è piccola e
attrezzata con ombrelloni e sdraio ma non sappiamo che tipo di acqua ci sia
perché non ci siamo nemmeno affacciati. Tranquilla, attrezzata con
ombrelloni e lettini e con un piccolo bar dove non c'è molta scelta e quasi
tutto è congelato, è invece la spiaggia centrale, la peggiore tra quelle
viste in due settimane. I punti deboli? Acqua torba a causa del fondo
sabbioso (dove c'è anche dell'erba viscida), strano comportamento di chi la
gestisce (alle 18 ci hanno fatto alzare dai lettini perché dovevano
chiuderli e incatenarli agli ombrelloni) e l'impossibilità di fare una
passeggiata visto che la spiaggia è chiusa in una piccola baia naturale e l'unico
punto per camminare è in vetta a una scogliera battuta dal sole. In più, ma
non dipende dalla spiaggia, abbiamo dovuto assistere alla doccia di un tipo,
sicuramente straniero, che, senza curarsi della presenza delle altre
persone, si è tolto gli slip allietandoci la giornata con la visione dei
suoi attributi...La spiaggia a destra l'abbiamo vista dall'alto e, visto che
è frequentata dai clienti di due grandi villaggi turistici della zona, l'abbiamo
evitata per non rimanere intrappolati tra centinaia di persone.
Tsampika
E' la spiaggia che si trova ai piedi del santuario. Quando ci siamo stati l'abbiamo
trovata piena di gente, ben organizzata e con un ampio spazio destinato a
spiaggia libera proprio ai piedi del picco sormontato dal santuario. Ci
siamo distesi "ancorando" gli asciugamani con delle pietre per combattere le
prime folate di vento che stavano arrivando. Il mare è molto pulito ma
proprio il vento getta in acqua borse di plastica e bottigliette sfuggite al
controllo dei bagnanti o magari abbondanate per maleducazione. Siamo rimasti
al sole per diverse ore ma verso le 17 siamo dovuti tornare al motorino
perché il vento era aumentato d'intensità e le folate ci gettavano addosso
la sabbia con una potenza tale da farci male.A giudicare dai nostri vicini
di asciugamano la spiaggia è amata anche da chi preferisce l'abbronzatura
integrale, visto che abbiamo trascorso la giornata con il sedere di un
tedesco a meno di tre metri di distanza. Comunque questa spiaggia merita
davvero una visita.
Stegna
E' la spiaggia di Archangelos ma si trova a un paio di chilometri dal paese
e in fondo ad una gola attraverso la quale si snoda una strada a tornanti.
Arrivati in fondo alla discesa abbiamo trovato un piccolo borgo di case di
pescatori con una spiaggia sassosa e poco affollata e con poche costruzioni
destinate al turismo (unica eccezione un grande complesso alberghiero
proprio dove termina la strada). Non ci siamo fermati perché non avevamo
tempo ma anche Stegna merita una visita, magari per pranzare in uno dei
locali che si affacciano sulla spiaggia, dove sembra d'obbligo ordinare del
pesce fresco!
Agati Beach
E' detta "golden beach" perché il colore della sabbia ricorda quello dell'oro.
In effetti la sabbia di questa spiaggia è la migliore tra quelle viste a
Rodi. Per arrivare a Santa Agata (c'è una chiesa minuscola dedicata a questa
santa proprio ad una delle estremità della spiaggia) bisogna girare verso
Charaki all'altezza del bivio che dalla parte opposta porta a Malona: il
bivio si riconosce anche perché vicino ci sono delle enormi serre
abbandonate e in parte crollate e un monumento funebre (vedi anche Massari)
subito dopo un ponte. Trecento metri dopo aver svoltato e prima di arrivare
a Charaki (che ha comunque una spiaggia propria che non abbiamo visto),
sulla sinistra, inizia una strada sterrata (c'è anche il cartello per la
spiaggia). Dopo meno di un chilometro si trovano sulla destra i ruderi del
castello di Feraklos: sono visitabili ma c'è rimasto poco e niente. Andando
ancora avanti si trova la spiaggia. E' attrezzata con ombrelloni e lettini
(consigliati: il prezzo di sei euro vale la possibilità di godersi la
spiaggia in comodità) e al bar i padroni parlano italiano, anche se in modo
un po' grossolano.Il mare è una piscina a cielo aperto con il fondo liscio e
sabbioso, tanti pesci e con l'acqua limpidissima. In più il livello sale
gradualmente, con la gente che non è costretta ad ammassarsi vicino alla
riva per rimanere in un punto dove si tocca: senza maschera e boccaglio si
perde molto del divertimento. Se si ha voglia di fare una passeggiata si può
andare verso sinistra, salendo poco per arrivare alla chiesetta, la più
piccola in assoluto mai vista! Accanto c'è anche una grotta, e la sera
questa è meta di gruppi di amici che accendono falò in riva al mare. D'obbligo
indossare sandali, scarpe o ciabatte, vista la presenza delle caprette che
disseminano ricordini in qua e in là. La giornata alla Sant'Agathi beach è
stata perfetta. Non c'era (almeno non quel giorno) il caos trovato in altre
spiagge, ti potevi godere il silenzio e la pace, avevi i tuoi spazi e potevi
restare sul bagnoasciuga anche per ore. Una delle migliori, quindi.
Kalathos
Siamo già molto vicini a Lindos e per questo l'attenzione di molti turisti
non è dedicata a questa insenatura molto ampia nella quale si trovano tratti
di spiaggia libera e tratti con ombrelloni e lettini. Noi l'abbiamo vista
solo dall'alto, apprezzando il colore dell'acqua e l'assenza di onde. Ci è
sembrata anche poco affollata in proporzione alla grandezza.
Vliha
E' la spiaggia che si trova prima di arrivare a Lindos ed è frequentata
quasi esclusivamente dai clienti dei tre-quattro alberghi che in pratica
formano questo piccolo borgo, sormontato dal gigantesco Lindos Village che,
da solo, è grande più del doppio degli altri alberghi messi insieme. Di
giorno non ci siamo stati, dopo cena abbiamo fatto una puntatina in cerca di
locali dove prendere un gelato ma c'è veramente poco.
Lindos (San Paolo)
La leggenda vuole che San Paolo sia sbarcato a Rodi proprio all'altezza di
Lindos, approdando all'interno della piccola baia rotonda che si trova ai
piedi dell'acropoli e alla quale si accede svoltando a sinistra verso il
campo sportivo appena dopo aver passato l'ultimo parcheggio di Lindos. La
spiaggia è minuscola, il pagamento degli ombrelloni è quasi obbligatorio
visto che gli spazi liberi sono minimi, non c'è neppure la doccia e il sole
tramonta prima che altrove proprio a causa della presenza della rocca di
Lindos. Eppure la baia di San Paolo va vista: il colore dell'acqua, il
fondale ricco di scogli e pesci, la presenza della chiesetta dedicata a San
Paolo dove i giovani di Rodi vanno a sposarsi (abbiamo visto noi una coppia
che si è sposata alle 17 con il sole che iniziava ad abbassarsi.) e il
numero ridotto di turisti che trovano posto (altri arrivano con i barconi
che effettuano gite quotidiane) fanno di questa spiaggia un luogo romantico
sia di giorno che di sera. Da non perdere assolutamente.
Lindos
Ma Lindos ha anche una spiaggia ben più grande, organizzata e. costosa. Una
giornata di mare sulla spiaggia di Lindos costa, tra ombrelloni e pranzo,
più che in un altro posto qualsiasi sull'isola. In più è meta della maggior
parte dei turisti che arrivano in autobus, auto, motorino e nave (Lindos
infatti è tappa obbligata anche per crociere con navi di piccola e media
grandezza) e quindi è rumorosa, anche se l'acqua è limpida e la vista sull'acropoli
è meravigliosa. Questi i pregi e i difetti: noi l'abbiamo evitata...
Cannoni di Navarone beach
E' la baia dove sono state girate le scene di guerra del film "I cannoni di
Navarone" e da allora (saranno passati almeno quaranta anni) niente sembra
essere cambiato. A questa baia si accede prendendo la strada che porta al
Lindos Memories, elegante e nuovo complesso alberghiero ai margini della
spiaggia, e, sfruttando un marciapiedi che inizia al parcheggio dell'hotel,
si accede al mare. La spiaggia è sassosa con poca sabbia, ha alle spalle un
campo arido dove pascolano le capre e all'estrema destra (guardando il mare)
un promontorio brullo in stile Gran Canyon. Per questo è poco conosciuta e
frequentata: al massimo si possono trovare una trentina di persone e il
silenzio è quasi assoluto. Il mare è un continuo alternarsi di scogli
affioranti, distese di sabbia fine e rocce più basse. Si può camminare per
oltre trecento metri senza che l'acqua arrivi più in alto delle spalle, poi
si apre una distesa di acqua cristallina con centinaia di pesci.Questa
spiaggia è una chicca riservata a pochi fortunati turisti (noi l'abbiamo
scoperta perché il nostro albergo era a trecento metri). Per godersela al
meglio è necessario avere ai piedi ciabatte o sandali prima di avventurarsi
sugli scogli scivolosi. Meritevole.
Pefki
Questa spiaggia non è consigliata o segnalata su nessuna guida e quindi noi
abbiamo dedicato attenzione a questo luogo solo di sera. La spiaggia
comunque è molto ampia e organizzata. Di più non possiamo dire per mancanza
di elementi.
Lardos Bay
Qua bisogna fare una distinzione. La Lardos Bay inizia appena usciti da
Pefki e dopo aver svoltato in direzione di Lardos ma per "Bay" si intende la
distesa di sabbia e stabilimenti balneari che si trova lungo la strada e che
noi abbiamo visto solo di sfuggita in motorino. Però ci siamo fermati in un
luogo isolato, proprio appena iniziato il lungomare: vicino ci sono delle
cave e alcuni stabilimenti per l'estrazione della ghiaia (almeno così
pareva) e in quel punto ci doveva essere anche un molo artificiale al quale
attraccavano piccole imbarcazioni. Del molo rimane solo la forma allungata
in cemento e quel tratto di scogliera sembra abbandonato. Così abbiamo
parcheggiato, siamo scesi lungo il breve dirupo e ci siamo trovati da soli
con a disposizione un posto stupendo per prendere il sole e fare il bagno. L'acqua
è limpidissima, il fondale è subito molto alto con voragini tra scoglio e
scoglio e ci sono tanti pesci, anche troppi, visto che siamo usciti dall'acqua
per evitare di entrare a contatto con alcuni di loro... Per chi ha
confidenza con i pesci e con il resto della popolazione marina e può fare a
meno di avere la doccia a pochi metri dall'asciugamano questo è il posto più
adatto!!
Kiotari
E' la spiaggia di un luogo che non esiste. Kiotari infatti è solo il nome
della spiaggia, alle spalle della quale sono stati costruiti due enormi e
costosi complessi turistici e un centro commerciale ancora da ultimare. Così
questa spiaggia molto ampia (sterminata è il termine più adatto) inizia dove
c'è il primo cartello pubblicitario di uno dei villaggi e finisce dove
arriva l'occhio umano in direzione di Gennadi. La prima volta che ci siamo
stati abbiamo scelto di svoltare a sinistra al bivio al quale si arriva dopo
aver girato verso la spiaggia. I cartelli dicevano che avremmo trovato solo
un ristorante, mentre a destra si andava verso i due villaggi e altri
negozi.Siamo arrivati alla spiaggia dopo duecento metri e non abbimao certo
faticato a trovare posto: lo spazio riservato agli ombrelloni (collegati al
ristorante) è minimo e deserto. Tutto il resto della spiaggia è libero e ci
siamo sistemati subito sui ciottoli vicino al bagnasciuga: in tutto (in
almeno cinque-seicento metri) eravamo in nove: quattro coppie (una di
nudisti, ma l'abbiamo scoperto solo guardando la spiaggia con lo zoom della
telecamera) e un turista impegnato nella lettura di un libro. Avremmo potuto
denudarci, fare l'amore, strangolarci a vicenda, cantare o fare qualsiasi
altra cosa senza che gli altri se ne accorgessero: in questo paradiso della
tranquillità il mare è più fresco che in altri posti, il fondo è sassoso con
pochi pesci ma le onde ti cullano e ti rilassano ulteriormente. A pranzo
siamo andati al ristorante (si chiama "To Kastro" o qualcosa di simile e il
padrone è simpatico anche se un po' invadente) e abbiamo mangiato bene
spendendo il giusto: resta da chiedersi come il locale possa andare avanti
con così poche persone sulla spiaggia anche se probabilmente è aperto anche
la sera e offre una vista romantica sulla baia. La seconda volta abbiamo
scelto di svoltare a destra verso i villaggi. La spiaggia è la stessa
(ciottoli, mare fresco.) ma molto più organizzata, con bar e ristoranti dove
i clienti dei villaggi (dove evidentemente si alloggia con la formula "all
inclusive" non pagano niente semplicemente facendo vedere un braccialetto).
All'estrema destra c'è comunque una spiaggia con ombrelloni e lettini (5
euro due persone) aperta anche ai comuni mortali che assicura calma e
tranquillità oltre a docce molto calde e bagni (costruiti per i clienti dei
villaggi) ben più grandi di quello che avevamo noi in albergo.
Quindi: tutti a Kiotari se amate la calma e l'organizzazione.
Da Gennadi a Plimmyri
Abbiamo raggruppato tutte insieme le spiagge dei 15-20 chilometri a sud di
Kiotari. Man mano che ci si avvicina alla parte più meridionale dell'isola
le persone in spiaggia diminuiscono, così come gli ombrelloni. La costa è
spazzata dal vento, che in alcuni casi può essere fastidioso, e per questo
non ci siamo fermati, preferendo proseguire in direzione di Prassonissi.
Prassonissi
La spiaggia di Prassonissi è nota per due motivi: vento e unione dei due
mari, separati, con la bassa marea, solo da una sottile striscia di sabbia.
Questo equivale a due cose: impossibilità di fare il bagno e possibilità di
stare con un piede nel mare mosso e con l'altro in quello calmo. Non si può
fare il bagno (o meglio, non è affatto consigliabile) perché il vento è
forte e freddo (per quanto può essere freddo d'agosto) ma soprattutto perché
si rischia di essere investiti da uno dei cento e più windsurf che si
muovono in quel braccio di mare. Prassonissi infatti è la metà degli
appassionati di questo sport che vengono da ogni parte del mondo per
sfruttare il vento così forte: nel parcheggio (che non è altro che la parte
iniziale della spiaggia) abbiamo visto camper con targhe statunitensi e
australiane e nel mare windsurf fatti in ogni modo immaginabile. L'unico
punto tranquillo è proprio la lingua sabbiosa che unisce Rodi all'isola di
Prassonissi, d'estate raggiungibile anche a piedi.
Apolakkia
Altra distesa di sabbia praticamente deserta. La zona è poco turistica, o
meglio, non ci sono complessi alberghieri e residenziali per lunghi
soggiorni. Chi va da quelle parti è per fare un giro completo dell'isola o
per visitare Monolithos. E proprio da Monolithos (che è in cima a una
collina) abbiamo visto questa parte di costa: anche guardando con lo zoom
non siamo riusciti a scorgere alcun bagnante in uno spazio di almeno tre
chilometri (ma la spiaggia è lunga più o meno quindici chilometri).
Pelekito
Spiaggia sassosa e ventosa ai piedi (quasi) del castello di Monolithos. Ci
si arriva prendendo la strada che dal piccolo parcheggio del castello scende
verso il mare. La spiaggia sembra vicina e invece bisogna fare almeno un
paio di chilometri prima di arrivare al mare: lungo la strada ci sono
sentieri che scendono fino agli scogli ma il mare è mosso ed è meglio
proseguire fino al parcheggio della spiaggia (la strada termina lì).
Pelekito è una baia chiusa da un promontorio dove si può salire per ammirare
il panorama e per farsi spettinare dal vento fortissimo: non abbiamo fatto
il bagno per il vento, per le onde e perché l'acqua diventa subito profonda.
Comunque siamo arrivati lì solo dopo le 17 e può darsi che nelle ore più
calde il mare sia più "balneabile".




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Vecchio 29-03-2011, 00.38.39
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Predefinito Re: Creta Rodi o altro?

"Uno Nuovo" <Uno@nuovo.it> ha scritto nel messaggio
news:iml1bl$umj$1@dont-email.me...[color=blue]
> Ciao a tutti,
>
> Rodi è molto più piccola ma ha prevalenemente scogli.[/color]

Non è mica vero. E' vero sì che alcune delle spiagge più belle hanno scogli
(zona terme di Kalithea, altre vicine all'Anthony Quinn bay...) ma ce ne
sono molte in ghiaia fine o molto fine e alcune anche in sabbia finissima
(tipo la golden beach).

Quest'anno torno a Rodi per la quarta volta, l'ultima è stata nel 2003.
Adesso ho famiglia e una bambina piccola, ma ho scelto Rosi proprio perchè
offre un mare stupendo e spiagge poco affollate, soprattutto da Lindos in
giù, verso Prassonissi...

Qui racconto una ventina (mi pare) di spiagge visitate nel 2003

[url]http://matteograzzini.xoom.it/virgiliowizard/rodi?SESSaef740a07b05df9ae6386f7aa8cf84ff=82d25a2d473cab037cd586589932ba8d[/url]

Le spiagge

Rodi
Ovviamente tutto il perimetro della città nuova è bagnato dal mare ma le
spiagge, pur molto frequentate, non sono certo il punto di forza. Dal lato
di Ixia c'è la cosiddetta "Windy beach", così chiamata perché per tutto il
giorno il vento la fa da padrone: leggero al mattino e via via sempre più
intenso con il passare delle ore. Non c'è quasi mai la sabbia ma solo
ciottoli e piccoli sassi non proprio comodissimi per chi non vuol noleggiare
un lettino o una sdraio. L'acqua è molto chiara vicino alla riva e scura al
largo ma non limpida, visto che le onde contribuiscono ad intorbarla. La
spiaggia più frequentata della città è quella a ridosso del Casinò, dove ci
sono stabilimenti balneari sullo stile italiano e dove si trova il
trampolino in mezzo al mare meta dei temerari tuffatori. C'è molto movimento
sia di giorno che di sera ma anche in questo caso l'acqua è mossa dalle
onde. Più calma la costa dalla parte di Mandraki, ma la presenza dei due
porti (antico e moderno) limita al massimo gli spazi balneabili, dove si
rifugiano soprattutto i turisti sprovvisti di mezzi di locomozione.
Reni Koskinou
E' la prima spiaggia che si trova uscendo dalla città in direzione di
Lindos. Gli accessi alla spiaggia di sabbia sono pochi e nascosti, anche se
si può raggiungere il mare passando dalle strade che portano ai due alberghi
più grandi della zona, l'Eden Rock e il Paradise Village, mentre dalla parte
del Kresten la spiaggia è privata. Il mare è calmo, preludio di quella
splendida costa che si allunga verso Kallithea e Faliraki.
Kallithea
Kallithea racchiude in meno di un chilometro alcune delle spiagge più belle
dell'isola. Il luogo è famoso per i resti delle terme, una volta meta di
turisti in cerca di sollievo dai dolori ed ora abbandonate (salvo un
parziale tentativo di restauro): dopo la visita si può fare il bagno alla
bella ma piccola (minuscola e affollata) spiaggia adiacente le terme. L'acqua
è limpida, verde e ricca di pesci da ammirare con una semplice maschera da
sub, accessorio obbligatorio per godersi interamente la bellezza delle
spiagge della costa est. Duecento metri più a sud delle terme ci si imbatte
nella cosidetta "Tassos Beach", che inizia con la spiaggia omonima e finisce
con la "Nicola's Beach" dopo altri duecento metri. Entrambe le spiagge
meritano i 6 euro da pagare per due lettini più ombrellone (3 euro a testa):
la prima è più raccolta e riparata dagli scogli, la seconda è quella che
preferisco (Matteo) in assoluto e che ho visitato per ben sei volte in tre
vacanze. La Nicola's infatti è una piccola baia raggiungibile sia in auto
che in motorino: sabbia (poca) e scogli (molti) si alternano di fronte ad un
chiosco che funge da bar e ristorante dove si mangia molto bene spendendo il
giusto (ma occhio al pesce fresco, i gamberi fritti costano 17 euro al
piatto!!). L'accesso al mare è assicurato da scalette in ferro che partono
dagli scogli e finiscono in un'acqua calma, limpida e di un blu così intenso
da obbligarti a restare a mollo per ore. Il fondale è pieno di scogli che,
all'improvviso, si aprono su profonde voragini sabbiose illuminate dai raggi
del sole; visto che l'acqua è molto salata si sta a galla senza fatica con
la faccia rivolta in giù per guardare i mille pesci che ti sfiorano mentre
respiri con il boccaglio. Una delizia per chi ama il mare!!
Faliraki
E' una spiaggia in "stile Rimini": molti ombrelloni, locali che dal
lungomare fanno arrivare la musica anche nel pomeriggio. Nel 2000 e nel 2001
c'era anche una gru per il bungee jumping, nel 2003 era spostata più a nord
ma non l'abbiamo vista in funzione; probabilmente la moda dei lanci è
passata. Rispetto alle vacanze degli anni scorsi questa volta non abbiamo
visto neanche i concorsi per "miss maglietta bagnata" e l'animazione in
spiaggia ma può darsi che la nostra visita sia arrivata in un giorno di
calma piatta. La spiaggia è di sassi e ciottoli, il mare meno attraente
rispetto a Kallithea e Ladiko. Immancabile, comunque, la presenza delle
belle turiste nordiche, le stesse che di sera invadono i locali e le strade
di Faliraki. La spiaggia più bella di Faliraki, quella a ridosso di capo
Ladiko, è ricca di scogli e chiusa da una baia che assicura l'assenza di
onde, ed è riservata ai nudisti. E' indicata solo da un piccolo cartello e
così ci vanno solo le persone che sanno della sua esistenza: ci sono lettini
e sdraio e, come nelle altre spiagge, c'è un bagnino (vestito) che passa a
riscuotere.
Ladiko
Il cartello per la Ladiko Bay si trova in cima alla salita che separa
Faliraki dalla baia di Afantou. Svoltando a sinistra si va verso Ladiko,
dove si trovano gli appartamenti Zoe, il Ladiko Hotel, un ristorante e due
spiagge, la Ladiko Beach e la famosa Anthony Quinn Bay. Nel 2000 mi sono
fermato (Matteo) alla Ladiko perché la Anthony Quinn era piena: il colore
del mare era del blu più bello che abbia mai visto, soprattutto al di là di
una barriera di scogli che protegge la spiaggia, piccola e super affollata.
Uno dei bagni più lunghi e più belli fatti in vita mia. Nel 2003 siamo
andati con Anna alla Anthony Quinn, arrivando abbastanza presto (le 10, 30
circa) ma trovando già quasi tutti i posti occupati. La spiaggia si chiama
così perché era stata donata dal governo greco all'attore, che aveva reso
famoso il mare ellenico con il film "Zorba il greco": Quinn aveva appena
iniziato i lavori per la costruzione di una villa a ridosso della baia
(aveva in pratica solo messo un cancello per chiudere la proprietà) quando
il cambio alla guida del governo portò all'abolizione della proprietà
privata e alla confisca della baia. Ma il nome è rimasto ed è rimasto anche
il mare splendido, l'acqua limpida e il via vai di turisti che arrivano
anche via mare. E' uno dei punti imperdibili per chi trascorre le vacanze a
Rodi, ma la grande affluenza di turisti e la babele di lingue impediscono di
godersi la giornata di sole in tranquillità e non tutti hanno rispetto del
mare e della spiaggia. Peccato perché è uno dei posti più caratteristici e
romantici di tutta l'isola. Tra la Ladiko e la Quinn c'è anche una
spiaggetta molto piccola con una dozzina di ombrelloni: è sicuramente più
tranquilla ma è quasi impossibile trovare un posto libero.
Afantou
Questa spiaggia l'abbiamo vista solo da lontano e dall'alto (vedi monastero
di Tsampika): è sabbiosa, ampia e con il mare molto calmo. Nonostante la
presenza di numerosi alberghi e villaggi ci sono ampi spazi di spiaggia
libera.
Kolimpia
Una mezza delusione. A Kolimpia infatti speravamo di trovare, dopo alcuni
consigli, un ristorante ottimo a prezzi ottimi e una spiaggia al livello
delle altre già viste. Invece il ristorante si è rivelato molto turistico e
con prezzi non certo bassi; così abbiamo deciso di cambiare, "rifugiandoci"
in un altro ristorante lungo la strada principale dove la velocità non è
certo tra i pregi della cucina ma dove abbiamo mangiato bene, a parte un
bollente caffè greco che Anna, ignara delle modalità di degustazione di tale
bevanda (come dice Abatantuono in Mediterraneo "bisogna aspettare che la
polvere si depositi sul fondo, non ci vuole fretta"), mi ha fatto gettare in
un vaso di fiori. Le spiagge invece sono ben tre: una a sinistra del bivio
che si trova alla fine della strada che porta al mare e due a destra. Quella
a sinistra è quella dove abbiamo cercato il ristorante ed è piccola e
attrezzata con ombrelloni e sdraio ma non sappiamo che tipo di acqua ci sia
perché non ci siamo nemmeno affacciati. Tranquilla, attrezzata con
ombrelloni e lettini e con un piccolo bar dove non c'è molta scelta e quasi
tutto è congelato, è invece la spiaggia centrale, la peggiore tra quelle
viste in due settimane. I punti deboli? Acqua torba a causa del fondo
sabbioso (dove c'è anche dell'erba viscida), strano comportamento di chi la
gestisce (alle 18 ci hanno fatto alzare dai lettini perché dovevano
chiuderli e incatenarli agli ombrelloni) e l'impossibilità di fare una
passeggiata visto che la spiaggia è chiusa in una piccola baia naturale e l'unico
punto per camminare è in vetta a una scogliera battuta dal sole. In più, ma
non dipende dalla spiaggia, abbiamo dovuto assistere alla doccia di un tipo,
sicuramente straniero, che, senza curarsi della presenza delle altre
persone, si è tolto gli slip allietandoci la giornata con la visione dei
suoi attributi...La spiaggia a destra l'abbiamo vista dall'alto e, visto che
è frequentata dai clienti di due grandi villaggi turistici della zona, l'abbiamo
evitata per non rimanere intrappolati tra centinaia di persone.
Tsampika
E' la spiaggia che si trova ai piedi del santuario. Quando ci siamo stati l'abbiamo
trovata piena di gente, ben organizzata e con un ampio spazio destinato a
spiaggia libera proprio ai piedi del picco sormontato dal santuario. Ci
siamo distesi "ancorando" gli asciugamani con delle pietre per combattere le
prime folate di vento che stavano arrivando. Il mare è molto pulito ma
proprio il vento getta in acqua borse di plastica e bottigliette sfuggite al
controllo dei bagnanti o magari abbondanate per maleducazione. Siamo rimasti
al sole per diverse ore ma verso le 17 siamo dovuti tornare al motorino
perché il vento era aumentato d'intensità e le folate ci gettavano addosso
la sabbia con una potenza tale da farci male.A giudicare dai nostri vicini
di asciugamano la spiaggia è amata anche da chi preferisce l'abbronzatura
integrale, visto che abbiamo trascorso la giornata con il sedere di un
tedesco a meno di tre metri di distanza. Comunque questa spiaggia merita
davvero una visita.
Stegna
E' la spiaggia di Archangelos ma si trova a un paio di chilometri dal paese
e in fondo ad una gola attraverso la quale si snoda una strada a tornanti.
Arrivati in fondo alla discesa abbiamo trovato un piccolo borgo di case di
pescatori con una spiaggia sassosa e poco affollata e con poche costruzioni
destinate al turismo (unica eccezione un grande complesso alberghiero
proprio dove termina la strada). Non ci siamo fermati perché non avevamo
tempo ma anche Stegna merita una visita, magari per pranzare in uno dei
locali che si affacciano sulla spiaggia, dove sembra d'obbligo ordinare del
pesce fresco!
Agati Beach
E' detta "golden beach" perché il colore della sabbia ricorda quello dell'oro.
In effetti la sabbia di questa spiaggia è la migliore tra quelle viste a
Rodi. Per arrivare a Santa Agata (c'è una chiesa minuscola dedicata a questa
santa proprio ad una delle estremità della spiaggia) bisogna girare verso
Charaki all'altezza del bivio che dalla parte opposta porta a Malona: il
bivio si riconosce anche perché vicino ci sono delle enormi serre
abbandonate e in parte crollate e un monumento funebre (vedi anche Massari)
subito dopo un ponte. Trecento metri dopo aver svoltato e prima di arrivare
a Charaki (che ha comunque una spiaggia propria che non abbiamo visto),
sulla sinistra, inizia una strada sterrata (c'è anche il cartello per la
spiaggia). Dopo meno di un chilometro si trovano sulla destra i ruderi del
castello di Feraklos: sono visitabili ma c'è rimasto poco e niente. Andando
ancora avanti si trova la spiaggia. E' attrezzata con ombrelloni e lettini
(consigliati: il prezzo di sei euro vale la possibilità di godersi la
spiaggia in comodità) e al bar i padroni parlano italiano, anche se in modo
un po' grossolano.Il mare è una piscina a cielo aperto con il fondo liscio e
sabbioso, tanti pesci e con l'acqua limpidissima. In più il livello sale
gradualmente, con la gente che non è costretta ad ammassarsi vicino alla
riva per rimanere in un punto dove si tocca: senza maschera e boccaglio si
perde molto del divertimento. Se si ha voglia di fare una passeggiata si può
andare verso sinistra, salendo poco per arrivare alla chiesetta, la più
piccola in assoluto mai vista! Accanto c'è anche una grotta, e la sera
questa è meta di gruppi di amici che accendono falò in riva al mare. D'obbligo
indossare sandali, scarpe o ciabatte, vista la presenza delle caprette che
disseminano ricordini in qua e in là. La giornata alla Sant'Agathi beach è
stata perfetta. Non c'era (almeno non quel giorno) il caos trovato in altre
spiagge, ti potevi godere il silenzio e la pace, avevi i tuoi spazi e potevi
restare sul bagnoasciuga anche per ore. Una delle migliori, quindi.
Kalathos
Siamo già molto vicini a Lindos e per questo l'attenzione di molti turisti
non è dedicata a questa insenatura molto ampia nella quale si trovano tratti
di spiaggia libera e tratti con ombrelloni e lettini. Noi l'abbiamo vista
solo dall'alto, apprezzando il colore dell'acqua e l'assenza di onde. Ci è
sembrata anche poco affollata in proporzione alla grandezza.
Vliha
E' la spiaggia che si trova prima di arrivare a Lindos ed è frequentata
quasi esclusivamente dai clienti dei tre-quattro alberghi che in pratica
formano questo piccolo borgo, sormontato dal gigantesco Lindos Village che,
da solo, è grande più del doppio degli altri alberghi messi insieme. Di
giorno non ci siamo stati, dopo cena abbiamo fatto una puntatina in cerca di
locali dove prendere un gelato ma c'è veramente poco.
Lindos (San Paolo)
La leggenda vuole che San Paolo sia sbarcato a Rodi proprio all'altezza di
Lindos, approdando all'interno della piccola baia rotonda che si trova ai
piedi dell'acropoli e alla quale si accede svoltando a sinistra verso il
campo sportivo appena dopo aver passato l'ultimo parcheggio di Lindos. La
spiaggia è minuscola, il pagamento degli ombrelloni è quasi obbligatorio
visto che gli spazi liberi sono minimi, non c'è neppure la doccia e il sole
tramonta prima che altrove proprio a causa della presenza della rocca di
Lindos. Eppure la baia di San Paolo va vista: il colore dell'acqua, il
fondale ricco di scogli e pesci, la presenza della chiesetta dedicata a San
Paolo dove i giovani di Rodi vanno a sposarsi (abbiamo visto noi una coppia
che si è sposata alle 17 con il sole che iniziava ad abbassarsi.) e il
numero ridotto di turisti che trovano posto (altri arrivano con i barconi
che effettuano gite quotidiane) fanno di questa spiaggia un luogo romantico
sia di giorno che di sera. Da non perdere assolutamente.
Lindos
Ma Lindos ha anche una spiaggia ben più grande, organizzata e. costosa. Una
giornata di mare sulla spiaggia di Lindos costa, tra ombrelloni e pranzo,
più che in un altro posto qualsiasi sull'isola. In più è meta della maggior
parte dei turisti che arrivano in autobus, auto, motorino e nave (Lindos
infatti è tappa obbligata anche per crociere con navi di piccola e media
grandezza) e quindi è rumorosa, anche se l'acqua è limpida e la vista sull'acropoli
è meravigliosa. Questi i pregi e i difetti: noi l'abbiamo evitata...
Cannoni di Navarone beach
E' la baia dove sono state girate le scene di guerra del film "I cannoni di
Navarone" e da allora (saranno passati almeno quaranta anni) niente sembra
essere cambiato. A questa baia si accede prendendo la strada che porta al
Lindos Memories, elegante e nuovo complesso alberghiero ai margini della
spiaggia, e, sfruttando un marciapiedi che inizia al parcheggio dell'hotel,
si accede al mare. La spiaggia è sassosa con poca sabbia, ha alle spalle un
campo arido dove pascolano le capre e all'estrema destra (guardando il mare)
un promontorio brullo in stile Gran Canyon. Per questo è poco conosciuta e
frequentata: al massimo si possono trovare una trentina di persone e il
silenzio è quasi assoluto. Il mare è un continuo alternarsi di scogli
affioranti, distese di sabbia fine e rocce più basse. Si può camminare per
oltre trecento metri senza che l'acqua arrivi più in alto delle spalle, poi
si apre una distesa di acqua cristallina con centinaia di pesci.Questa
spiaggia è una chicca riservata a pochi fortunati turisti (noi l'abbiamo
scoperta perché il nostro albergo era a trecento metri). Per godersela al
meglio è necessario avere ai piedi ciabatte o sandali prima di avventurarsi
sugli scogli scivolosi. Meritevole.
Pefki
Questa spiaggia non è consigliata o segnalata su nessuna guida e quindi noi
abbiamo dedicato attenzione a questo luogo solo di sera. La spiaggia
comunque è molto ampia e organizzata. Di più non possiamo dire per mancanza
di elementi.
Lardos Bay
Qua bisogna fare una distinzione. La Lardos Bay inizia appena usciti da
Pefki e dopo aver svoltato in direzione di Lardos ma per "Bay" si intende la
distesa di sabbia e stabilimenti balneari che si trova lungo la strada e che
noi abbiamo visto solo di sfuggita in motorino. Però ci siamo fermati in un
luogo isolato, proprio appena iniziato il lungomare: vicino ci sono delle
cave e alcuni stabilimenti per l'estrazione della ghiaia (almeno così
pareva) e in quel punto ci doveva essere anche un molo artificiale al quale
attraccavano piccole imbarcazioni. Del molo rimane solo la forma allungata
in cemento e quel tratto di scogliera sembra abbandonato. Così abbiamo
parcheggiato, siamo scesi lungo il breve dirupo e ci siamo trovati da soli
con a disposizione un posto stupendo per prendere il sole e fare il bagno. L'acqua
è limpidissima, il fondale è subito molto alto con voragini tra scoglio e
scoglio e ci sono tanti pesci, anche troppi, visto che siamo usciti dall'acqua
per evitare di entrare a contatto con alcuni di loro... Per chi ha
confidenza con i pesci e con il resto della popolazione marina e può fare a
meno di avere la doccia a pochi metri dall'asciugamano questo è il posto più
adatto!!
Kiotari
E' la spiaggia di un luogo che non esiste. Kiotari infatti è solo il nome
della spiaggia, alle spalle della quale sono stati costruiti due enormi e
costosi complessi turistici e un centro commerciale ancora da ultimare. Così
questa spiaggia molto ampia (sterminata è il termine più adatto) inizia dove
c'è il primo cartello pubblicitario di uno dei villaggi e finisce dove
arriva l'occhio umano in direzione di Gennadi. La prima volta che ci siamo
stati abbiamo scelto di svoltare a sinistra al bivio al quale si arriva dopo
aver girato verso la spiaggia. I cartelli dicevano che avremmo trovato solo
un ristorante, mentre a destra si andava verso i due villaggi e altri
negozi.Siamo arrivati alla spiaggia dopo duecento metri e non abbimao certo
faticato a trovare posto: lo spazio riservato agli ombrelloni (collegati al
ristorante) è minimo e deserto. Tutto il resto della spiaggia è libero e ci
siamo sistemati subito sui ciottoli vicino al bagnasciuga: in tutto (in
almeno cinque-seicento metri) eravamo in nove: quattro coppie (una di
nudisti, ma l'abbiamo scoperto solo guardando la spiaggia con lo zoom della
telecamera) e un turista impegnato nella lettura di un libro. Avremmo potuto
denudarci, fare l'amore, strangolarci a vicenda, cantare o fare qualsiasi
altra cosa senza che gli altri se ne accorgessero: in questo paradiso della
tranquillità il mare è più fresco che in altri posti, il fondo è sassoso con
pochi pesci ma le onde ti cullano e ti rilassano ulteriormente. A pranzo
siamo andati al ristorante (si chiama "To Kastro" o qualcosa di simile e il
padrone è simpatico anche se un po' invadente) e abbiamo mangiato bene
spendendo il giusto: resta da chiedersi come il locale possa andare avanti
con così poche persone sulla spiaggia anche se probabilmente è aperto anche
la sera e offre una vista romantica sulla baia. La seconda volta abbiamo
scelto di svoltare a destra verso i villaggi. La spiaggia è la stessa
(ciottoli, mare fresco.) ma molto più organizzata, con bar e ristoranti dove
i clienti dei villaggi (dove evidentemente si alloggia con la formula "all
inclusive" non pagano niente semplicemente facendo vedere un braccialetto).
All'estrema destra c'è comunque una spiaggia con ombrelloni e lettini (5
euro due persone) aperta anche ai comuni mortali che assicura calma e
tranquillità oltre a docce molto calde e bagni (costruiti per i clienti dei
villaggi) ben più grandi di quello che avevamo noi in albergo.
Quindi: tutti a Kiotari se amate la calma e l'organizzazione.
Da Gennadi a Plimmyri
Abbiamo raggruppato tutte insieme le spiagge dei 15-20 chilometri a sud di
Kiotari. Man mano che ci si avvicina alla parte più meridionale dell'isola
le persone in spiaggia diminuiscono, così come gli ombrelloni. La costa è
spazzata dal vento, che in alcuni casi può essere fastidioso, e per questo
non ci siamo fermati, preferendo proseguire in direzione di Prassonissi.
Prassonissi
La spiaggia di Prassonissi è nota per due motivi: vento e unione dei due
mari, separati, con la bassa marea, solo da una sottile striscia di sabbia.
Questo equivale a due cose: impossibilità di fare il bagno e possibilità di
stare con un piede nel mare mosso e con l'altro in quello calmo. Non si può
fare il bagno (o meglio, non è affatto consigliabile) perché il vento è
forte e freddo (per quanto può essere freddo d'agosto) ma soprattutto perché
si rischia di essere investiti da uno dei cento e più windsurf che si
muovono in quel braccio di mare. Prassonissi infatti è la metà degli
appassionati di questo sport che vengono da ogni parte del mondo per
sfruttare il vento così forte: nel parcheggio (che non è altro che la parte
iniziale della spiaggia) abbiamo visto camper con targhe statunitensi e
australiane e nel mare windsurf fatti in ogni modo immaginabile. L'unico
punto tranquillo è proprio la lingua sabbiosa che unisce Rodi all'isola di
Prassonissi, d'estate raggiungibile anche a piedi.
Apolakkia
Altra distesa di sabbia praticamente deserta. La zona è poco turistica, o
meglio, non ci sono complessi alberghieri e residenziali per lunghi
soggiorni. Chi va da quelle parti è per fare un giro completo dell'isola o
per visitare Monolithos. E proprio da Monolithos (che è in cima a una
collina) abbiamo visto questa parte di costa: anche guardando con lo zoom
non siamo riusciti a scorgere alcun bagnante in uno spazio di almeno tre
chilometri (ma la spiaggia è lunga più o meno quindici chilometri).
Pelekito
Spiaggia sassosa e ventosa ai piedi (quasi) del castello di Monolithos. Ci
si arriva prendendo la strada che dal piccolo parcheggio del castello scende
verso il mare. La spiaggia sembra vicina e invece bisogna fare almeno un
paio di chilometri prima di arrivare al mare: lungo la strada ci sono
sentieri che scendono fino agli scogli ma il mare è mosso ed è meglio
proseguire fino al parcheggio della spiaggia (la strada termina lì).
Pelekito è una baia chiusa da un promontorio dove si può salire per ammirare
il panorama e per farsi spettinare dal vento fortissimo: non abbiamo fatto
il bagno per il vento, per le onde e perché l'acqua diventa subito profonda.
Comunque siamo arrivati lì solo dopo le 17 e può darsi che nelle ore più
calde il mare sia più "balneabile".




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  #93  
Vecchio 29-03-2011, 00.38.39
Matteo Grazzini
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: Creta Rodi o altro?

"Uno Nuovo" <Uno@nuovo.it> ha scritto nel messaggio
news:iml1bl$umj$1@dont-email.me...[color=blue]
> Ciao a tutti,
>
> Rodi è molto più piccola ma ha prevalenemente scogli.[/color]

Non è mica vero. E' vero sì che alcune delle spiagge più belle hanno scogli
(zona terme di Kalithea, altre vicine all'Anthony Quinn bay...) ma ce ne
sono molte in ghiaia fine o molto fine e alcune anche in sabbia finissima
(tipo la golden beach).

Quest'anno torno a Rodi per la quarta volta, l'ultima è stata nel 2003.
Adesso ho famiglia e una bambina piccola, ma ho scelto Rosi proprio perchè
offre un mare stupendo e spiagge poco affollate, soprattutto da Lindos in
giù, verso Prassonissi...

Qui racconto una ventina (mi pare) di spiagge visitate nel 2003

[url]http://matteograzzini.xoom.it/virgiliowizard/rodi?SESSaef740a07b05df9ae6386f7aa8cf84ff=82d25a2d473cab037cd586589932ba8d[/url]

Le spiagge

Rodi
Ovviamente tutto il perimetro della città nuova è bagnato dal mare ma le
spiagge, pur molto frequentate, non sono certo il punto di forza. Dal lato
di Ixia c'è la cosiddetta "Windy beach", così chiamata perché per tutto il
giorno il vento la fa da padrone: leggero al mattino e via via sempre più
intenso con il passare delle ore. Non c'è quasi mai la sabbia ma solo
ciottoli e piccoli sassi non proprio comodissimi per chi non vuol noleggiare
un lettino o una sdraio. L'acqua è molto chiara vicino alla riva e scura al
largo ma non limpida, visto che le onde contribuiscono ad intorbarla. La
spiaggia più frequentata della città è quella a ridosso del Casinò, dove ci
sono stabilimenti balneari sullo stile italiano e dove si trova il
trampolino in mezzo al mare meta dei temerari tuffatori. C'è molto movimento
sia di giorno che di sera ma anche in questo caso l'acqua è mossa dalle
onde. Più calma la costa dalla parte di Mandraki, ma la presenza dei due
porti (antico e moderno) limita al massimo gli spazi balneabili, dove si
rifugiano soprattutto i turisti sprovvisti di mezzi di locomozione.
Reni Koskinou
E' la prima spiaggia che si trova uscendo dalla città in direzione di
Lindos. Gli accessi alla spiaggia di sabbia sono pochi e nascosti, anche se
si può raggiungere il mare passando dalle strade che portano ai due alberghi
più grandi della zona, l'Eden Rock e il Paradise Village, mentre dalla parte
del Kresten la spiaggia è privata. Il mare è calmo, preludio di quella
splendida costa che si allunga verso Kallithea e Faliraki.
Kallithea
Kallithea racchiude in meno di un chilometro alcune delle spiagge più belle
dell'isola. Il luogo è famoso per i resti delle terme, una volta meta di
turisti in cerca di sollievo dai dolori ed ora abbandonate (salvo un
parziale tentativo di restauro): dopo la visita si può fare il bagno alla
bella ma piccola (minuscola e affollata) spiaggia adiacente le terme. L'acqua
è limpida, verde e ricca di pesci da ammirare con una semplice maschera da
sub, accessorio obbligatorio per godersi interamente la bellezza delle
spiagge della costa est. Duecento metri più a sud delle terme ci si imbatte
nella cosidetta "Tassos Beach", che inizia con la spiaggia omonima e finisce
con la "Nicola's Beach" dopo altri duecento metri. Entrambe le spiagge
meritano i 6 euro da pagare per due lettini più ombrellone (3 euro a testa):
la prima è più raccolta e riparata dagli scogli, la seconda è quella che
preferisco (Matteo) in assoluto e che ho visitato per ben sei volte in tre
vacanze. La Nicola's infatti è una piccola baia raggiungibile sia in auto
che in motorino: sabbia (poca) e scogli (molti) si alternano di fronte ad un
chiosco che funge da bar e ristorante dove si mangia molto bene spendendo il
giusto (ma occhio al pesce fresco, i gamberi fritti costano 17 euro al
piatto!!). L'accesso al mare è assicurato da scalette in ferro che partono
dagli scogli e finiscono in un'acqua calma, limpida e di un blu così intenso
da obbligarti a restare a mollo per ore. Il fondale è pieno di scogli che,
all'improvviso, si aprono su profonde voragini sabbiose illuminate dai raggi
del sole; visto che l'acqua è molto salata si sta a galla senza fatica con
la faccia rivolta in giù per guardare i mille pesci che ti sfiorano mentre
respiri con il boccaglio. Una delizia per chi ama il mare!!
Faliraki
E' una spiaggia in "stile Rimini": molti ombrelloni, locali che dal
lungomare fanno arrivare la musica anche nel pomeriggio. Nel 2000 e nel 2001
c'era anche una gru per il bungee jumping, nel 2003 era spostata più a nord
ma non l'abbiamo vista in funzione; probabilmente la moda dei lanci è
passata. Rispetto alle vacanze degli anni scorsi questa volta non abbiamo
visto neanche i concorsi per "miss maglietta bagnata" e l'animazione in
spiaggia ma può darsi che la nostra visita sia arrivata in un giorno di
calma piatta. La spiaggia è di sassi e ciottoli, il mare meno attraente
rispetto a Kallithea e Ladiko. Immancabile, comunque, la presenza delle
belle turiste nordiche, le stesse che di sera invadono i locali e le strade
di Faliraki. La spiaggia più bella di Faliraki, quella a ridosso di capo
Ladiko, è ricca di scogli e chiusa da una baia che assicura l'assenza di
onde, ed è riservata ai nudisti. E' indicata solo da un piccolo cartello e
così ci vanno solo le persone che sanno della sua esistenza: ci sono lettini
e sdraio e, come nelle altre spiagge, c'è un bagnino (vestito) che passa a
riscuotere.
Ladiko
Il cartello per la Ladiko Bay si trova in cima alla salita che separa
Faliraki dalla baia di Afantou. Svoltando a sinistra si va verso Ladiko,
dove si trovano gli appartamenti Zoe, il Ladiko Hotel, un ristorante e due
spiagge, la Ladiko Beach e la famosa Anthony Quinn Bay. Nel 2000 mi sono
fermato (Matteo) alla Ladiko perché la Anthony Quinn era piena: il colore
del mare era del blu più bello che abbia mai visto, soprattutto al di là di
una barriera di scogli che protegge la spiaggia, piccola e super affollata.
Uno dei bagni più lunghi e più belli fatti in vita mia. Nel 2003 siamo
andati con Anna alla Anthony Quinn, arrivando abbastanza presto (le 10, 30
circa) ma trovando già quasi tutti i posti occupati. La spiaggia si chiama
così perché era stata donata dal governo greco all'attore, che aveva reso
famoso il mare ellenico con il film "Zorba il greco": Quinn aveva appena
iniziato i lavori per la costruzione di una villa a ridosso della baia
(aveva in pratica solo messo un cancello per chiudere la proprietà) quando
il cambio alla guida del governo portò all'abolizione della proprietà
privata e alla confisca della baia. Ma il nome è rimasto ed è rimasto anche
il mare splendido, l'acqua limpida e il via vai di turisti che arrivano
anche via mare. E' uno dei punti imperdibili per chi trascorre le vacanze a
Rodi, ma la grande affluenza di turisti e la babele di lingue impediscono di
godersi la giornata di sole in tranquillità e non tutti hanno rispetto del
mare e della spiaggia. Peccato perché è uno dei posti più caratteristici e
romantici di tutta l'isola. Tra la Ladiko e la Quinn c'è anche una
spiaggetta molto piccola con una dozzina di ombrelloni: è sicuramente più
tranquilla ma è quasi impossibile trovare un posto libero.
Afantou
Questa spiaggia l'abbiamo vista solo da lontano e dall'alto (vedi monastero
di Tsampika): è sabbiosa, ampia e con il mare molto calmo. Nonostante la
presenza di numerosi alberghi e villaggi ci sono ampi spazi di spiaggia
libera.
Kolimpia
Una mezza delusione. A Kolimpia infatti speravamo di trovare, dopo alcuni
consigli, un ristorante ottimo a prezzi ottimi e una spiaggia al livello
delle altre già viste. Invece il ristorante si è rivelato molto turistico e
con prezzi non certo bassi; così abbiamo deciso di cambiare, "rifugiandoci"
in un altro ristorante lungo la strada principale dove la velocità non è
certo tra i pregi della cucina ma dove abbiamo mangiato bene, a parte un
bollente caffè greco che Anna, ignara delle modalità di degustazione di tale
bevanda (come dice Abatantuono in Mediterraneo "bisogna aspettare che la
polvere si depositi sul fondo, non ci vuole fretta"), mi ha fatto gettare in
un vaso di fiori. Le spiagge invece sono ben tre: una a sinistra del bivio
che si trova alla fine della strada che porta al mare e due a destra. Quella
a sinistra è quella dove abbiamo cercato il ristorante ed è piccola e
attrezzata con ombrelloni e sdraio ma non sappiamo che tipo di acqua ci sia
perché non ci siamo nemmeno affacciati. Tranquilla, attrezzata con
ombrelloni e lettini e con un piccolo bar dove non c'è molta scelta e quasi
tutto è congelato, è invece la spiaggia centrale, la peggiore tra quelle
viste in due settimane. I punti deboli? Acqua torba a causa del fondo
sabbioso (dove c'è anche dell'erba viscida), strano comportamento di chi la
gestisce (alle 18 ci hanno fatto alzare dai lettini perché dovevano
chiuderli e incatenarli agli ombrelloni) e l'impossibilità di fare una
passeggiata visto che la spiaggia è chiusa in una piccola baia naturale e l'unico
punto per camminare è in vetta a una scogliera battuta dal sole. In più, ma
non dipende dalla spiaggia, abbiamo dovuto assistere alla doccia di un tipo,
sicuramente straniero, che, senza curarsi della presenza delle altre
persone, si è tolto gli slip allietandoci la giornata con la visione dei
suoi attributi...La spiaggia a destra l'abbiamo vista dall'alto e, visto che
è frequentata dai clienti di due grandi villaggi turistici della zona, l'abbiamo
evitata per non rimanere intrappolati tra centinaia di persone.
Tsampika
E' la spiaggia che si trova ai piedi del santuario. Quando ci siamo stati l'abbiamo
trovata piena di gente, ben organizzata e con un ampio spazio destinato a
spiaggia libera proprio ai piedi del picco sormontato dal santuario. Ci
siamo distesi "ancorando" gli asciugamani con delle pietre per combattere le
prime folate di vento che stavano arrivando. Il mare è molto pulito ma
proprio il vento getta in acqua borse di plastica e bottigliette sfuggite al
controllo dei bagnanti o magari abbondanate per maleducazione. Siamo rimasti
al sole per diverse ore ma verso le 17 siamo dovuti tornare al motorino
perché il vento era aumentato d'intensità e le folate ci gettavano addosso
la sabbia con una potenza tale da farci male.A giudicare dai nostri vicini
di asciugamano la spiaggia è amata anche da chi preferisce l'abbronzatura
integrale, visto che abbiamo trascorso la giornata con il sedere di un
tedesco a meno di tre metri di distanza. Comunque questa spiaggia merita
davvero una visita.
Stegna
E' la spiaggia di Archangelos ma si trova a un paio di chilometri dal paese
e in fondo ad una gola attraverso la quale si snoda una strada a tornanti.
Arrivati in fondo alla discesa abbiamo trovato un piccolo borgo di case di
pescatori con una spiaggia sassosa e poco affollata e con poche costruzioni
destinate al turismo (unica eccezione un grande complesso alberghiero
proprio dove termina la strada). Non ci siamo fermati perché non avevamo
tempo ma anche Stegna merita una visita, magari per pranzare in uno dei
locali che si affacciano sulla spiaggia, dove sembra d'obbligo ordinare del
pesce fresco!
Agati Beach
E' detta "golden beach" perché il colore della sabbia ricorda quello dell'oro.
In effetti la sabbia di questa spiaggia è la migliore tra quelle viste a
Rodi. Per arrivare a Santa Agata (c'è una chiesa minuscola dedicata a questa
santa proprio ad una delle estremità della spiaggia) bisogna girare verso
Charaki all'altezza del bivio che dalla parte opposta porta a Malona: il
bivio si riconosce anche perché vicino ci sono delle enormi serre
abbandonate e in parte crollate e un monumento funebre (vedi anche Massari)
subito dopo un ponte. Trecento metri dopo aver svoltato e prima di arrivare
a Charaki (che ha comunque una spiaggia propria che non abbiamo visto),
sulla sinistra, inizia una strada sterrata (c'è anche il cartello per la
spiaggia). Dopo meno di un chilometro si trovano sulla destra i ruderi del
castello di Feraklos: sono visitabili ma c'è rimasto poco e niente. Andando
ancora avanti si trova la spiaggia. E' attrezzata con ombrelloni e lettini
(consigliati: il prezzo di sei euro vale la possibilità di godersi la
spiaggia in comodità) e al bar i padroni parlano italiano, anche se in modo
un po' grossolano.Il mare è una piscina a cielo aperto con il fondo liscio e
sabbioso, tanti pesci e con l'acqua limpidissima. In più il livello sale
gradualmente, con la gente che non è costretta ad ammassarsi vicino alla
riva per rimanere in un punto dove si tocca: senza maschera e boccaglio si
perde molto del divertimento. Se si ha voglia di fare una passeggiata si può
andare verso sinistra, salendo poco per arrivare alla chiesetta, la più
piccola in assoluto mai vista! Accanto c'è anche una grotta, e la sera
questa è meta di gruppi di amici che accendono falò in riva al mare. D'obbligo
indossare sandali, scarpe o ciabatte, vista la presenza delle caprette che
disseminano ricordini in qua e in là. La giornata alla Sant'Agathi beach è
stata perfetta. Non c'era (almeno non quel giorno) il caos trovato in altre
spiagge, ti potevi godere il silenzio e la pace, avevi i tuoi spazi e potevi
restare sul bagnoasciuga anche per ore. Una delle migliori, quindi.
Kalathos
Siamo già molto vicini a Lindos e per questo l'attenzione di molti turisti
non è dedicata a questa insenatura molto ampia nella quale si trovano tratti
di spiaggia libera e tratti con ombrelloni e lettini. Noi l'abbiamo vista
solo dall'alto, apprezzando il colore dell'acqua e l'assenza di onde. Ci è
sembrata anche poco affollata in proporzione alla grandezza.
Vliha
E' la spiaggia che si trova prima di arrivare a Lindos ed è frequentata
quasi esclusivamente dai clienti dei tre-quattro alberghi che in pratica
formano questo piccolo borgo, sormontato dal gigantesco Lindos Village che,
da solo, è grande più del doppio degli altri alberghi messi insieme. Di
giorno non ci siamo stati, dopo cena abbiamo fatto una puntatina in cerca di
locali dove prendere un gelato ma c'è veramente poco.
Lindos (San Paolo)
La leggenda vuole che San Paolo sia sbarcato a Rodi proprio all'altezza di
Lindos, approdando all'interno della piccola baia rotonda che si trova ai
piedi dell'acropoli e alla quale si accede svoltando a sinistra verso il
campo sportivo appena dopo aver passato l'ultimo parcheggio di Lindos. La
spiaggia è minuscola, il pagamento degli ombrelloni è quasi obbligatorio
visto che gli spazi liberi sono minimi, non c'è neppure la doccia e il sole
tramonta prima che altrove proprio a causa della presenza della rocca di
Lindos. Eppure la baia di San Paolo va vista: il colore dell'acqua, il
fondale ricco di scogli e pesci, la presenza della chiesetta dedicata a San
Paolo dove i giovani di Rodi vanno a sposarsi (abbiamo visto noi una coppia
che si è sposata alle 17 con il sole che iniziava ad abbassarsi.) e il
numero ridotto di turisti che trovano posto (altri arrivano con i barconi
che effettuano gite quotidiane) fanno di questa spiaggia un luogo romantico
sia di giorno che di sera. Da non perdere assolutamente.
Lindos
Ma Lindos ha anche una spiaggia ben più grande, organizzata e. costosa. Una
giornata di mare sulla spiaggia di Lindos costa, tra ombrelloni e pranzo,
più che in un altro posto qualsiasi sull'isola. In più è meta della maggior
parte dei turisti che arrivano in autobus, auto, motorino e nave (Lindos
infatti è tappa obbligata anche per crociere con navi di piccola e media
grandezza) e quindi è rumorosa, anche se l'acqua è limpida e la vista sull'acropoli
è meravigliosa. Questi i pregi e i difetti: noi l'abbiamo evitata...
Cannoni di Navarone beach
E' la baia dove sono state girate le scene di guerra del film "I cannoni di
Navarone" e da allora (saranno passati almeno quaranta anni) niente sembra
essere cambiato. A questa baia si accede prendendo la strada che porta al
Lindos Memories, elegante e nuovo complesso alberghiero ai margini della
spiaggia, e, sfruttando un marciapiedi che inizia al parcheggio dell'hotel,
si accede al mare. La spiaggia è sassosa con poca sabbia, ha alle spalle un
campo arido dove pascolano le capre e all'estrema destra (guardando il mare)
un promontorio brullo in stile Gran Canyon. Per questo è poco conosciuta e
frequentata: al massimo si possono trovare una trentina di persone e il
silenzio è quasi assoluto. Il mare è un continuo alternarsi di scogli
affioranti, distese di sabbia fine e rocce più basse. Si può camminare per
oltre trecento metri senza che l'acqua arrivi più in alto delle spalle, poi
si apre una distesa di acqua cristallina con centinaia di pesci.Questa
spiaggia è una chicca riservata a pochi fortunati turisti (noi l'abbiamo
scoperta perché il nostro albergo era a trecento metri). Per godersela al
meglio è necessario avere ai piedi ciabatte o sandali prima di avventurarsi
sugli scogli scivolosi. Meritevole.
Pefki
Questa spiaggia non è consigliata o segnalata su nessuna guida e quindi noi
abbiamo dedicato attenzione a questo luogo solo di sera. La spiaggia
comunque è molto ampia e organizzata. Di più non possiamo dire per mancanza
di elementi.
Lardos Bay
Qua bisogna fare una distinzione. La Lardos Bay inizia appena usciti da
Pefki e dopo aver svoltato in direzione di Lardos ma per "Bay" si intende la
distesa di sabbia e stabilimenti balneari che si trova lungo la strada e che
noi abbiamo visto solo di sfuggita in motorino. Però ci siamo fermati in un
luogo isolato, proprio appena iniziato il lungomare: vicino ci sono delle
cave e alcuni stabilimenti per l'estrazione della ghiaia (almeno così
pareva) e in quel punto ci doveva essere anche un molo artificiale al quale
attraccavano piccole imbarcazioni. Del molo rimane solo la forma allungata
in cemento e quel tratto di scogliera sembra abbandonato. Così abbiamo
parcheggiato, siamo scesi lungo il breve dirupo e ci siamo trovati da soli
con a disposizione un posto stupendo per prendere il sole e fare il bagno. L'acqua
è limpidissima, il fondale è subito molto alto con voragini tra scoglio e
scoglio e ci sono tanti pesci, anche troppi, visto che siamo usciti dall'acqua
per evitare di entrare a contatto con alcuni di loro... Per chi ha
confidenza con i pesci e con il resto della popolazione marina e può fare a
meno di avere la doccia a pochi metri dall'asciugamano questo è il posto più
adatto!!
Kiotari
E' la spiaggia di un luogo che non esiste. Kiotari infatti è solo il nome
della spiaggia, alle spalle della quale sono stati costruiti due enormi e
costosi complessi turistici e un centro commerciale ancora da ultimare. Così
questa spiaggia molto ampia (sterminata è il termine più adatto) inizia dove
c'è il primo cartello pubblicitario di uno dei villaggi e finisce dove
arriva l'occhio umano in direzione di Gennadi. La prima volta che ci siamo
stati abbiamo scelto di svoltare a sinistra al bivio al quale si arriva dopo
aver girato verso la spiaggia. I cartelli dicevano che avremmo trovato solo
un ristorante, mentre a destra si andava verso i due villaggi e altri
negozi.Siamo arrivati alla spiaggia dopo duecento metri e non abbimao certo
faticato a trovare posto: lo spazio riservato agli ombrelloni (collegati al
ristorante) è minimo e deserto. Tutto il resto della spiaggia è libero e ci
siamo sistemati subito sui ciottoli vicino al bagnasciuga: in tutto (in
almeno cinque-seicento metri) eravamo in nove: quattro coppie (una di
nudisti, ma l'abbiamo scoperto solo guardando la spiaggia con lo zoom della
telecamera) e un turista impegnato nella lettura di un libro. Avremmo potuto
denudarci, fare l'amore, strangolarci a vicenda, cantare o fare qualsiasi
altra cosa senza che gli altri se ne accorgessero: in questo paradiso della
tranquillità il mare è più fresco che in altri posti, il fondo è sassoso con
pochi pesci ma le onde ti cullano e ti rilassano ulteriormente. A pranzo
siamo andati al ristorante (si chiama "To Kastro" o qualcosa di simile e il
padrone è simpatico anche se un po' invadente) e abbiamo mangiato bene
spendendo il giusto: resta da chiedersi come il locale possa andare avanti
con così poche persone sulla spiaggia anche se probabilmente è aperto anche
la sera e offre una vista romantica sulla baia. La seconda volta abbiamo
scelto di svoltare a destra verso i villaggi. La spiaggia è la stessa
(ciottoli, mare fresco.) ma molto più organizzata, con bar e ristoranti dove
i clienti dei villaggi (dove evidentemente si alloggia con la formula "all
inclusive" non pagano niente semplicemente facendo vedere un braccialetto).
All'estrema destra c'è comunque una spiaggia con ombrelloni e lettini (5
euro due persone) aperta anche ai comuni mortali che assicura calma e
tranquillità oltre a docce molto calde e bagni (costruiti per i clienti dei
villaggi) ben più grandi di quello che avevamo noi in albergo.
Quindi: tutti a Kiotari se amate la calma e l'organizzazione.
Da Gennadi a Plimmyri
Abbiamo raggruppato tutte insieme le spiagge dei 15-20 chilometri a sud di
Kiotari. Man mano che ci si avvicina alla parte più meridionale dell'isola
le persone in spiaggia diminuiscono, così come gli ombrelloni. La costa è
spazzata dal vento, che in alcuni casi può essere fastidioso, e per questo
non ci siamo fermati, preferendo proseguire in direzione di Prassonissi.
Prassonissi
La spiaggia di Prassonissi è nota per due motivi: vento e unione dei due
mari, separati, con la bassa marea, solo da una sottile striscia di sabbia.
Questo equivale a due cose: impossibilità di fare il bagno e possibilità di
stare con un piede nel mare mosso e con l'altro in quello calmo. Non si può
fare il bagno (o meglio, non è affatto consigliabile) perché il vento è
forte e freddo (per quanto può essere freddo d'agosto) ma soprattutto perché
si rischia di essere investiti da uno dei cento e più windsurf che si
muovono in quel braccio di mare. Prassonissi infatti è la metà degli
appassionati di questo sport che vengono da ogni parte del mondo per
sfruttare il vento così forte: nel parcheggio (che non è altro che la parte
iniziale della spiaggia) abbiamo visto camper con targhe statunitensi e
australiane e nel mare windsurf fatti in ogni modo immaginabile. L'unico
punto tranquillo è proprio la lingua sabbiosa che unisce Rodi all'isola di
Prassonissi, d'estate raggiungibile anche a piedi.
Apolakkia
Altra distesa di sabbia praticamente deserta. La zona è poco turistica, o
meglio, non ci sono complessi alberghieri e residenziali per lunghi
soggiorni. Chi va da quelle parti è per fare un giro completo dell'isola o
per visitare Monolithos. E proprio da Monolithos (che è in cima a una
collina) abbiamo visto questa parte di costa: anche guardando con lo zoom
non siamo riusciti a scorgere alcun bagnante in uno spazio di almeno tre
chilometri (ma la spiaggia è lunga più o meno quindici chilometri).
Pelekito
Spiaggia sassosa e ventosa ai piedi (quasi) del castello di Monolithos. Ci
si arriva prendendo la strada che dal piccolo parcheggio del castello scende
verso il mare. La spiaggia sembra vicina e invece bisogna fare almeno un
paio di chilometri prima di arrivare al mare: lungo la strada ci sono
sentieri che scendono fino agli scogli ma il mare è mosso ed è meglio
proseguire fino al parcheggio della spiaggia (la strada termina lì).
Pelekito è una baia chiusa da un promontorio dove si può salire per ammirare
il panorama e per farsi spettinare dal vento fortissimo: non abbiamo fatto
il bagno per il vento, per le onde e perché l'acqua diventa subito profonda.
Comunque siamo arrivati lì solo dopo le 17 e può darsi che nelle ore più
calde il mare sia più "balneabile".




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  #94  
Vecchio 29-03-2011, 00.38.39
Matteo Grazzini
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: Creta Rodi o altro?

"Uno Nuovo" <Uno@nuovo.it> ha scritto nel messaggio
news:iml1bl$umj$1@dont-email.me...[color=blue]
> Ciao a tutti,
>
> Rodi è molto più piccola ma ha prevalenemente scogli.[/color]

Non è mica vero. E' vero sì che alcune delle spiagge più belle hanno scogli
(zona terme di Kalithea, altre vicine all'Anthony Quinn bay...) ma ce ne
sono molte in ghiaia fine o molto fine e alcune anche in sabbia finissima
(tipo la golden beach).

Quest'anno torno a Rodi per la quarta volta, l'ultima è stata nel 2003.
Adesso ho famiglia e una bambina piccola, ma ho scelto Rosi proprio perchè
offre un mare stupendo e spiagge poco affollate, soprattutto da Lindos in
giù, verso Prassonissi...

Qui racconto una ventina (mi pare) di spiagge visitate nel 2003

[url]http://matteograzzini.xoom.it/virgiliowizard/rodi?SESSaef740a07b05df9ae6386f7aa8cf84ff=82d25a2d473cab037cd586589932ba8d[/url]

Le spiagge

Rodi
Ovviamente tutto il perimetro della città nuova è bagnato dal mare ma le
spiagge, pur molto frequentate, non sono certo il punto di forza. Dal lato
di Ixia c'è la cosiddetta "Windy beach", così chiamata perché per tutto il
giorno il vento la fa da padrone: leggero al mattino e via via sempre più
intenso con il passare delle ore. Non c'è quasi mai la sabbia ma solo
ciottoli e piccoli sassi non proprio comodissimi per chi non vuol noleggiare
un lettino o una sdraio. L'acqua è molto chiara vicino alla riva e scura al
largo ma non limpida, visto che le onde contribuiscono ad intorbarla. La
spiaggia più frequentata della città è quella a ridosso del Casinò, dove ci
sono stabilimenti balneari sullo stile italiano e dove si trova il
trampolino in mezzo al mare meta dei temerari tuffatori. C'è molto movimento
sia di giorno che di sera ma anche in questo caso l'acqua è mossa dalle
onde. Più calma la costa dalla parte di Mandraki, ma la presenza dei due
porti (antico e moderno) limita al massimo gli spazi balneabili, dove si
rifugiano soprattutto i turisti sprovvisti di mezzi di locomozione.
Reni Koskinou
E' la prima spiaggia che si trova uscendo dalla città in direzione di
Lindos. Gli accessi alla spiaggia di sabbia sono pochi e nascosti, anche se
si può raggiungere il mare passando dalle strade che portano ai due alberghi
più grandi della zona, l'Eden Rock e il Paradise Village, mentre dalla parte
del Kresten la spiaggia è privata. Il mare è calmo, preludio di quella
splendida costa che si allunga verso Kallithea e Faliraki.
Kallithea
Kallithea racchiude in meno di un chilometro alcune delle spiagge più belle
dell'isola. Il luogo è famoso per i resti delle terme, una volta meta di
turisti in cerca di sollievo dai dolori ed ora abbandonate (salvo un
parziale tentativo di restauro): dopo la visita si può fare il bagno alla
bella ma piccola (minuscola e affollata) spiaggia adiacente le terme. L'acqua
è limpida, verde e ricca di pesci da ammirare con una semplice maschera da
sub, accessorio obbligatorio per godersi interamente la bellezza delle
spiagge della costa est. Duecento metri più a sud delle terme ci si imbatte
nella cosidetta "Tassos Beach", che inizia con la spiaggia omonima e finisce
con la "Nicola's Beach" dopo altri duecento metri. Entrambe le spiagge
meritano i 6 euro da pagare per due lettini più ombrellone (3 euro a testa):
la prima è più raccolta e riparata dagli scogli, la seconda è quella che
preferisco (Matteo) in assoluto e che ho visitato per ben sei volte in tre
vacanze. La Nicola's infatti è una piccola baia raggiungibile sia in auto
che in motorino: sabbia (poca) e scogli (molti) si alternano di fronte ad un
chiosco che funge da bar e ristorante dove si mangia molto bene spendendo il
giusto (ma occhio al pesce fresco, i gamberi fritti costano 17 euro al
piatto!!). L'accesso al mare è assicurato da scalette in ferro che partono
dagli scogli e finiscono in un'acqua calma, limpida e di un blu così intenso
da obbligarti a restare a mollo per ore. Il fondale è pieno di scogli che,
all'improvviso, si aprono su profonde voragini sabbiose illuminate dai raggi
del sole; visto che l'acqua è molto salata si sta a galla senza fatica con
la faccia rivolta in giù per guardare i mille pesci che ti sfiorano mentre
respiri con il boccaglio. Una delizia per chi ama il mare!!
Faliraki
E' una spiaggia in "stile Rimini": molti ombrelloni, locali che dal
lungomare fanno arrivare la musica anche nel pomeriggio. Nel 2000 e nel 2001
c'era anche una gru per il bungee jumping, nel 2003 era spostata più a nord
ma non l'abbiamo vista in funzione; probabilmente la moda dei lanci è
passata. Rispetto alle vacanze degli anni scorsi questa volta non abbiamo
visto neanche i concorsi per "miss maglietta bagnata" e l'animazione in
spiaggia ma può darsi che la nostra visita sia arrivata in un giorno di
calma piatta. La spiaggia è di sassi e ciottoli, il mare meno attraente
rispetto a Kallithea e Ladiko. Immancabile, comunque, la presenza delle
belle turiste nordiche, le stesse che di sera invadono i locali e le strade
di Faliraki. La spiaggia più bella di Faliraki, quella a ridosso di capo
Ladiko, è ricca di scogli e chiusa da una baia che assicura l'assenza di
onde, ed è riservata ai nudisti. E' indicata solo da un piccolo cartello e
così ci vanno solo le persone che sanno della sua esistenza: ci sono lettini
e sdraio e, come nelle altre spiagge, c'è un bagnino (vestito) che passa a
riscuotere.
Ladiko
Il cartello per la Ladiko Bay si trova in cima alla salita che separa
Faliraki dalla baia di Afantou. Svoltando a sinistra si va verso Ladiko,
dove si trovano gli appartamenti Zoe, il Ladiko Hotel, un ristorante e due
spiagge, la Ladiko Beach e la famosa Anthony Quinn Bay. Nel 2000 mi sono
fermato (Matteo) alla Ladiko perché la Anthony Quinn era piena: il colore
del mare era del blu più bello che abbia mai visto, soprattutto al di là di
una barriera di scogli che protegge la spiaggia, piccola e super affollata.
Uno dei bagni più lunghi e più belli fatti in vita mia. Nel 2003 siamo
andati con Anna alla Anthony Quinn, arrivando abbastanza presto (le 10, 30
circa) ma trovando già quasi tutti i posti occupati. La spiaggia si chiama
così perché era stata donata dal governo greco all'attore, che aveva reso
famoso il mare ellenico con il film "Zorba il greco": Quinn aveva appena
iniziato i lavori per la costruzione di una villa a ridosso della baia
(aveva in pratica solo messo un cancello per chiudere la proprietà) quando
il cambio alla guida del governo portò all'abolizione della proprietà
privata e alla confisca della baia. Ma il nome è rimasto ed è rimasto anche
il mare splendido, l'acqua limpida e il via vai di turisti che arrivano
anche via mare. E' uno dei punti imperdibili per chi trascorre le vacanze a
Rodi, ma la grande affluenza di turisti e la babele di lingue impediscono di
godersi la giornata di sole in tranquillità e non tutti hanno rispetto del
mare e della spiaggia. Peccato perché è uno dei posti più caratteristici e
romantici di tutta l'isola. Tra la Ladiko e la Quinn c'è anche una
spiaggetta molto piccola con una dozzina di ombrelloni: è sicuramente più
tranquilla ma è quasi impossibile trovare un posto libero.
Afantou
Questa spiaggia l'abbiamo vista solo da lontano e dall'alto (vedi monastero
di Tsampika): è sabbiosa, ampia e con il mare molto calmo. Nonostante la
presenza di numerosi alberghi e villaggi ci sono ampi spazi di spiaggia
libera.
Kolimpia
Una mezza delusione. A Kolimpia infatti speravamo di trovare, dopo alcuni
consigli, un ristorante ottimo a prezzi ottimi e una spiaggia al livello
delle altre già viste. Invece il ristorante si è rivelato molto turistico e
con prezzi non certo bassi; così abbiamo deciso di cambiare, "rifugiandoci"
in un altro ristorante lungo la strada principale dove la velocità non è
certo tra i pregi della cucina ma dove abbiamo mangiato bene, a parte un
bollente caffè greco che Anna, ignara delle modalità di degustazione di tale
bevanda (come dice Abatantuono in Mediterraneo "bisogna aspettare che la
polvere si depositi sul fondo, non ci vuole fretta"), mi ha fatto gettare in
un vaso di fiori. Le spiagge invece sono ben tre: una a sinistra del bivio
che si trova alla fine della strada che porta al mare e due a destra. Quella
a sinistra è quella dove abbiamo cercato il ristorante ed è piccola e
attrezzata con ombrelloni e sdraio ma non sappiamo che tipo di acqua ci sia
perché non ci siamo nemmeno affacciati. Tranquilla, attrezzata con
ombrelloni e lettini e con un piccolo bar dove non c'è molta scelta e quasi
tutto è congelato, è invece la spiaggia centrale, la peggiore tra quelle
viste in due settimane. I punti deboli? Acqua torba a causa del fondo
sabbioso (dove c'è anche dell'erba viscida), strano comportamento di chi la
gestisce (alle 18 ci hanno fatto alzare dai lettini perché dovevano
chiuderli e incatenarli agli ombrelloni) e l'impossibilità di fare una
passeggiata visto che la spiaggia è chiusa in una piccola baia naturale e l'unico
punto per camminare è in vetta a una scogliera battuta dal sole. In più, ma
non dipende dalla spiaggia, abbiamo dovuto assistere alla doccia di un tipo,
sicuramente straniero, che, senza curarsi della presenza delle altre
persone, si è tolto gli slip allietandoci la giornata con la visione dei
suoi attributi...La spiaggia a destra l'abbiamo vista dall'alto e, visto che
è frequentata dai clienti di due grandi villaggi turistici della zona, l'abbiamo
evitata per non rimanere intrappolati tra centinaia di persone.
Tsampika
E' la spiaggia che si trova ai piedi del santuario. Quando ci siamo stati l'abbiamo
trovata piena di gente, ben organizzata e con un ampio spazio destinato a
spiaggia libera proprio ai piedi del picco sormontato dal santuario. Ci
siamo distesi "ancorando" gli asciugamani con delle pietre per combattere le
prime folate di vento che stavano arrivando. Il mare è molto pulito ma
proprio il vento getta in acqua borse di plastica e bottigliette sfuggite al
controllo dei bagnanti o magari abbondanate per maleducazione. Siamo rimasti
al sole per diverse ore ma verso le 17 siamo dovuti tornare al motorino
perché il vento era aumentato d'intensità e le folate ci gettavano addosso
la sabbia con una potenza tale da farci male.A giudicare dai nostri vicini
di asciugamano la spiaggia è amata anche da chi preferisce l'abbronzatura
integrale, visto che abbiamo trascorso la giornata con il sedere di un
tedesco a meno di tre metri di distanza. Comunque questa spiaggia merita
davvero una visita.
Stegna
E' la spiaggia di Archangelos ma si trova a un paio di chilometri dal paese
e in fondo ad una gola attraverso la quale si snoda una strada a tornanti.
Arrivati in fondo alla discesa abbiamo trovato un piccolo borgo di case di
pescatori con una spiaggia sassosa e poco affollata e con poche costruzioni
destinate al turismo (unica eccezione un grande complesso alberghiero
proprio dove termina la strada). Non ci siamo fermati perché non avevamo
tempo ma anche Stegna merita una visita, magari per pranzare in uno dei
locali che si affacciano sulla spiaggia, dove sembra d'obbligo ordinare del
pesce fresco!
Agati Beach
E' detta "golden beach" perché il colore della sabbia ricorda quello dell'oro.
In effetti la sabbia di questa spiaggia è la migliore tra quelle viste a
Rodi. Per arrivare a Santa Agata (c'è una chiesa minuscola dedicata a questa
santa proprio ad una delle estremità della spiaggia) bisogna girare verso
Charaki all'altezza del bivio che dalla parte opposta porta a Malona: il
bivio si riconosce anche perché vicino ci sono delle enormi serre
abbandonate e in parte crollate e un monumento funebre (vedi anche Massari)
subito dopo un ponte. Trecento metri dopo aver svoltato e prima di arrivare
a Charaki (che ha comunque una spiaggia propria che non abbiamo visto),
sulla sinistra, inizia una strada sterrata (c'è anche il cartello per la
spiaggia). Dopo meno di un chilometro si trovano sulla destra i ruderi del
castello di Feraklos: sono visitabili ma c'è rimasto poco e niente. Andando
ancora avanti si trova la spiaggia. E' attrezzata con ombrelloni e lettini
(consigliati: il prezzo di sei euro vale la possibilità di godersi la
spiaggia in comodità) e al bar i padroni parlano italiano, anche se in modo
un po' grossolano.Il mare è una piscina a cielo aperto con il fondo liscio e
sabbioso, tanti pesci e con l'acqua limpidissima. In più il livello sale
gradualmente, con la gente che non è costretta ad ammassarsi vicino alla
riva per rimanere in un punto dove si tocca: senza maschera e boccaglio si
perde molto del divertimento. Se si ha voglia di fare una passeggiata si può
andare verso sinistra, salendo poco per arrivare alla chiesetta, la più
piccola in assoluto mai vista! Accanto c'è anche una grotta, e la sera
questa è meta di gruppi di amici che accendono falò in riva al mare. D'obbligo
indossare sandali, scarpe o ciabatte, vista la presenza delle caprette che
disseminano ricordini in qua e in là. La giornata alla Sant'Agathi beach è
stata perfetta. Non c'era (almeno non quel giorno) il caos trovato in altre
spiagge, ti potevi godere il silenzio e la pace, avevi i tuoi spazi e potevi
restare sul bagnoasciuga anche per ore. Una delle migliori, quindi.
Kalathos
Siamo già molto vicini a Lindos e per questo l'attenzione di molti turisti
non è dedicata a questa insenatura molto ampia nella quale si trovano tratti
di spiaggia libera e tratti con ombrelloni e lettini. Noi l'abbiamo vista
solo dall'alto, apprezzando il colore dell'acqua e l'assenza di onde. Ci è
sembrata anche poco affollata in proporzione alla grandezza.
Vliha
E' la spiaggia che si trova prima di arrivare a Lindos ed è frequentata
quasi esclusivamente dai clienti dei tre-quattro alberghi che in pratica
formano questo piccolo borgo, sormontato dal gigantesco Lindos Village che,
da solo, è grande più del doppio degli altri alberghi messi insieme. Di
giorno non ci siamo stati, dopo cena abbiamo fatto una puntatina in cerca di
locali dove prendere un gelato ma c'è veramente poco.
Lindos (San Paolo)
La leggenda vuole che San Paolo sia sbarcato a Rodi proprio all'altezza di
Lindos, approdando all'interno della piccola baia rotonda che si trova ai
piedi dell'acropoli e alla quale si accede svoltando a sinistra verso il
campo sportivo appena dopo aver passato l'ultimo parcheggio di Lindos. La
spiaggia è minuscola, il pagamento degli ombrelloni è quasi obbligatorio
visto che gli spazi liberi sono minimi, non c'è neppure la doccia e il sole
tramonta prima che altrove proprio a causa della presenza della rocca di
Lindos. Eppure la baia di San Paolo va vista: il colore dell'acqua, il
fondale ricco di scogli e pesci, la presenza della chiesetta dedicata a San
Paolo dove i giovani di Rodi vanno a sposarsi (abbiamo visto noi una coppia
che si è sposata alle 17 con il sole che iniziava ad abbassarsi.) e il
numero ridotto di turisti che trovano posto (altri arrivano con i barconi
che effettuano gite quotidiane) fanno di questa spiaggia un luogo romantico
sia di giorno che di sera. Da non perdere assolutamente.
Lindos
Ma Lindos ha anche una spiaggia ben più grande, organizzata e. costosa. Una
giornata di mare sulla spiaggia di Lindos costa, tra ombrelloni e pranzo,
più che in un altro posto qualsiasi sull'isola. In più è meta della maggior
parte dei turisti che arrivano in autobus, auto, motorino e nave (Lindos
infatti è tappa obbligata anche per crociere con navi di piccola e media
grandezza) e quindi è rumorosa, anche se l'acqua è limpida e la vista sull'acropoli
è meravigliosa. Questi i pregi e i difetti: noi l'abbiamo evitata...
Cannoni di Navarone beach
E' la baia dove sono state girate le scene di guerra del film "I cannoni di
Navarone" e da allora (saranno passati almeno quaranta anni) niente sembra
essere cambiato. A questa baia si accede prendendo la strada che porta al
Lindos Memories, elegante e nuovo complesso alberghiero ai margini della
spiaggia, e, sfruttando un marciapiedi che inizia al parcheggio dell'hotel,
si accede al mare. La spiaggia è sassosa con poca sabbia, ha alle spalle un
campo arido dove pascolano le capre e all'estrema destra (guardando il mare)
un promontorio brullo in stile Gran Canyon. Per questo è poco conosciuta e
frequentata: al massimo si possono trovare una trentina di persone e il
silenzio è quasi assoluto. Il mare è un continuo alternarsi di scogli
affioranti, distese di sabbia fine e rocce più basse. Si può camminare per
oltre trecento metri senza che l'acqua arrivi più in alto delle spalle, poi
si apre una distesa di acqua cristallina con centinaia di pesci.Questa
spiaggia è una chicca riservata a pochi fortunati turisti (noi l'abbiamo
scoperta perché il nostro albergo era a trecento metri). Per godersela al
meglio è necessario avere ai piedi ciabatte o sandali prima di avventurarsi
sugli scogli scivolosi. Meritevole.
Pefki
Questa spiaggia non è consigliata o segnalata su nessuna guida e quindi noi
abbiamo dedicato attenzione a questo luogo solo di sera. La spiaggia
comunque è molto ampia e organizzata. Di più non possiamo dire per mancanza
di elementi.
Lardos Bay
Qua bisogna fare una distinzione. La Lardos Bay inizia appena usciti da
Pefki e dopo aver svoltato in direzione di Lardos ma per "Bay" si intende la
distesa di sabbia e stabilimenti balneari che si trova lungo la strada e che
noi abbiamo visto solo di sfuggita in motorino. Però ci siamo fermati in un
luogo isolato, proprio appena iniziato il lungomare: vicino ci sono delle
cave e alcuni stabilimenti per l'estrazione della ghiaia (almeno così
pareva) e in quel punto ci doveva essere anche un molo artificiale al quale
attraccavano piccole imbarcazioni. Del molo rimane solo la forma allungata
in cemento e quel tratto di scogliera sembra abbandonato. Così abbiamo
parcheggiato, siamo scesi lungo il breve dirupo e ci siamo trovati da soli
con a disposizione un posto stupendo per prendere il sole e fare il bagno. L'acqua
è limpidissima, il fondale è subito molto alto con voragini tra scoglio e
scoglio e ci sono tanti pesci, anche troppi, visto che siamo usciti dall'acqua
per evitare di entrare a contatto con alcuni di loro... Per chi ha
confidenza con i pesci e con il resto della popolazione marina e può fare a
meno di avere la doccia a pochi metri dall'asciugamano questo è il posto più
adatto!!
Kiotari
E' la spiaggia di un luogo che non esiste. Kiotari infatti è solo il nome
della spiaggia, alle spalle della quale sono stati costruiti due enormi e
costosi complessi turistici e un centro commerciale ancora da ultimare. Così
questa spiaggia molto ampia (sterminata è il termine più adatto) inizia dove
c'è il primo cartello pubblicitario di uno dei villaggi e finisce dove
arriva l'occhio umano in direzione di Gennadi. La prima volta che ci siamo
stati abbiamo scelto di svoltare a sinistra al bivio al quale si arriva dopo
aver girato verso la spiaggia. I cartelli dicevano che avremmo trovato solo
un ristorante, mentre a destra si andava verso i due villaggi e altri
negozi.Siamo arrivati alla spiaggia dopo duecento metri e non abbimao certo
faticato a trovare posto: lo spazio riservato agli ombrelloni (collegati al
ristorante) è minimo e deserto. Tutto il resto della spiaggia è libero e ci
siamo sistemati subito sui ciottoli vicino al bagnasciuga: in tutto (in
almeno cinque-seicento metri) eravamo in nove: quattro coppie (una di
nudisti, ma l'abbiamo scoperto solo guardando la spiaggia con lo zoom della
telecamera) e un turista impegnato nella lettura di un libro. Avremmo potuto
denudarci, fare l'amore, strangolarci a vicenda, cantare o fare qualsiasi
altra cosa senza che gli altri se ne accorgessero: in questo paradiso della
tranquillità il mare è più fresco che in altri posti, il fondo è sassoso con
pochi pesci ma le onde ti cullano e ti rilassano ulteriormente. A pranzo
siamo andati al ristorante (si chiama "To Kastro" o qualcosa di simile e il
padrone è simpatico anche se un po' invadente) e abbiamo mangiato bene
spendendo il giusto: resta da chiedersi come il locale possa andare avanti
con così poche persone sulla spiaggia anche se probabilmente è aperto anche
la sera e offre una vista romantica sulla baia. La seconda volta abbiamo
scelto di svoltare a destra verso i villaggi. La spiaggia è la stessa
(ciottoli, mare fresco.) ma molto più organizzata, con bar e ristoranti dove
i clienti dei villaggi (dove evidentemente si alloggia con la formula "all
inclusive" non pagano niente semplicemente facendo vedere un braccialetto).
All'estrema destra c'è comunque una spiaggia con ombrelloni e lettini (5
euro due persone) aperta anche ai comuni mortali che assicura calma e
tranquillità oltre a docce molto calde e bagni (costruiti per i clienti dei
villaggi) ben più grandi di quello che avevamo noi in albergo.
Quindi: tutti a Kiotari se amate la calma e l'organizzazione.
Da Gennadi a Plimmyri
Abbiamo raggruppato tutte insieme le spiagge dei 15-20 chilometri a sud di
Kiotari. Man mano che ci si avvicina alla parte più meridionale dell'isola
le persone in spiaggia diminuiscono, così come gli ombrelloni. La costa è
spazzata dal vento, che in alcuni casi può essere fastidioso, e per questo
non ci siamo fermati, preferendo proseguire in direzione di Prassonissi.
Prassonissi
La spiaggia di Prassonissi è nota per due motivi: vento e unione dei due
mari, separati, con la bassa marea, solo da una sottile striscia di sabbia.
Questo equivale a due cose: impossibilità di fare il bagno e possibilità di
stare con un piede nel mare mosso e con l'altro in quello calmo. Non si può
fare il bagno (o meglio, non è affatto consigliabile) perché il vento è
forte e freddo (per quanto può essere freddo d'agosto) ma soprattutto perché
si rischia di essere investiti da uno dei cento e più windsurf che si
muovono in quel braccio di mare. Prassonissi infatti è la metà degli
appassionati di questo sport che vengono da ogni parte del mondo per
sfruttare il vento così forte: nel parcheggio (che non è altro che la parte
iniziale della spiaggia) abbiamo visto camper con targhe statunitensi e
australiane e nel mare windsurf fatti in ogni modo immaginabile. L'unico
punto tranquillo è proprio la lingua sabbiosa che unisce Rodi all'isola di
Prassonissi, d'estate raggiungibile anche a piedi.
Apolakkia
Altra distesa di sabbia praticamente deserta. La zona è poco turistica, o
meglio, non ci sono complessi alberghieri e residenziali per lunghi
soggiorni. Chi va da quelle parti è per fare un giro completo dell'isola o
per visitare Monolithos. E proprio da Monolithos (che è in cima a una
collina) abbiamo visto questa parte di costa: anche guardando con lo zoom
non siamo riusciti a scorgere alcun bagnante in uno spazio di almeno tre
chilometri (ma la spiaggia è lunga più o meno quindici chilometri).
Pelekito
Spiaggia sassosa e ventosa ai piedi (quasi) del castello di Monolithos. Ci
si arriva prendendo la strada che dal piccolo parcheggio del castello scende
verso il mare. La spiaggia sembra vicina e invece bisogna fare almeno un
paio di chilometri prima di arrivare al mare: lungo la strada ci sono
sentieri che scendono fino agli scogli ma il mare è mosso ed è meglio
proseguire fino al parcheggio della spiaggia (la strada termina lì).
Pelekito è una baia chiusa da un promontorio dove si può salire per ammirare
il panorama e per farsi spettinare dal vento fortissimo: non abbiamo fatto
il bagno per il vento, per le onde e perché l'acqua diventa subito profonda.
Comunque siamo arrivati lì solo dopo le 17 e può darsi che nelle ore più
calde il mare sia più "balneabile".




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  #95  
Vecchio 29-03-2011, 00.38.39
Matteo Grazzini
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: Creta Rodi o altro?

"Uno Nuovo" <Uno@nuovo.it> ha scritto nel messaggio
news:iml1bl$umj$1@dont-email.me...[color=blue]
> Ciao a tutti,
>
> Rodi è molto più piccola ma ha prevalenemente scogli.[/color]

Non è mica vero. E' vero sì che alcune delle spiagge più belle hanno scogli
(zona terme di Kalithea, altre vicine all'Anthony Quinn bay...) ma ce ne
sono molte in ghiaia fine o molto fine e alcune anche in sabbia finissima
(tipo la golden beach).

Quest'anno torno a Rodi per la quarta volta, l'ultima è stata nel 2003.
Adesso ho famiglia e una bambina piccola, ma ho scelto Rosi proprio perchè
offre un mare stupendo e spiagge poco affollate, soprattutto da Lindos in
giù, verso Prassonissi...

Qui racconto una ventina (mi pare) di spiagge visitate nel 2003

[url]http://matteograzzini.xoom.it/virgiliowizard/rodi?SESSaef740a07b05df9ae6386f7aa8cf84ff=82d25a2d473cab037cd586589932ba8d[/url]

Le spiagge

Rodi
Ovviamente tutto il perimetro della città nuova è bagnato dal mare ma le
spiagge, pur molto frequentate, non sono certo il punto di forza. Dal lato
di Ixia c'è la cosiddetta "Windy beach", così chiamata perché per tutto il
giorno il vento la fa da padrone: leggero al mattino e via via sempre più
intenso con il passare delle ore. Non c'è quasi mai la sabbia ma solo
ciottoli e piccoli sassi non proprio comodissimi per chi non vuol noleggiare
un lettino o una sdraio. L'acqua è molto chiara vicino alla riva e scura al
largo ma non limpida, visto che le onde contribuiscono ad intorbarla. La
spiaggia più frequentata della città è quella a ridosso del Casinò, dove ci
sono stabilimenti balneari sullo stile italiano e dove si trova il
trampolino in mezzo al mare meta dei temerari tuffatori. C'è molto movimento
sia di giorno che di sera ma anche in questo caso l'acqua è mossa dalle
onde. Più calma la costa dalla parte di Mandraki, ma la presenza dei due
porti (antico e moderno) limita al massimo gli spazi balneabili, dove si
rifugiano soprattutto i turisti sprovvisti di mezzi di locomozione.
Reni Koskinou
E' la prima spiaggia che si trova uscendo dalla città in direzione di
Lindos. Gli accessi alla spiaggia di sabbia sono pochi e nascosti, anche se
si può raggiungere il mare passando dalle strade che portano ai due alberghi
più grandi della zona, l'Eden Rock e il Paradise Village, mentre dalla parte
del Kresten la spiaggia è privata. Il mare è calmo, preludio di quella
splendida costa che si allunga verso Kallithea e Faliraki.
Kallithea
Kallithea racchiude in meno di un chilometro alcune delle spiagge più belle
dell'isola. Il luogo è famoso per i resti delle terme, una volta meta di
turisti in cerca di sollievo dai dolori ed ora abbandonate (salvo un
parziale tentativo di restauro): dopo la visita si può fare il bagno alla
bella ma piccola (minuscola e affollata) spiaggia adiacente le terme. L'acqua
è limpida, verde e ricca di pesci da ammirare con una semplice maschera da
sub, accessorio obbligatorio per godersi interamente la bellezza delle
spiagge della costa est. Duecento metri più a sud delle terme ci si imbatte
nella cosidetta "Tassos Beach", che inizia con la spiaggia omonima e finisce
con la "Nicola's Beach" dopo altri duecento metri. Entrambe le spiagge
meritano i 6 euro da pagare per due lettini più ombrellone (3 euro a testa):
la prima è più raccolta e riparata dagli scogli, la seconda è quella che
preferisco (Matteo) in assoluto e che ho visitato per ben sei volte in tre
vacanze. La Nicola's infatti è una piccola baia raggiungibile sia in auto
che in motorino: sabbia (poca) e scogli (molti) si alternano di fronte ad un
chiosco che funge da bar e ristorante dove si mangia molto bene spendendo il
giusto (ma occhio al pesce fresco, i gamberi fritti costano 17 euro al
piatto!!). L'accesso al mare è assicurato da scalette in ferro che partono
dagli scogli e finiscono in un'acqua calma, limpida e di un blu così intenso
da obbligarti a restare a mollo per ore. Il fondale è pieno di scogli che,
all'improvviso, si aprono su profonde voragini sabbiose illuminate dai raggi
del sole; visto che l'acqua è molto salata si sta a galla senza fatica con
la faccia rivolta in giù per guardare i mille pesci che ti sfiorano mentre
respiri con il boccaglio. Una delizia per chi ama il mare!!
Faliraki
E' una spiaggia in "stile Rimini": molti ombrelloni, locali che dal
lungomare fanno arrivare la musica anche nel pomeriggio. Nel 2000 e nel 2001
c'era anche una gru per il bungee jumping, nel 2003 era spostata più a nord
ma non l'abbiamo vista in funzione; probabilmente la moda dei lanci è
passata. Rispetto alle vacanze degli anni scorsi questa volta non abbiamo
visto neanche i concorsi per "miss maglietta bagnata" e l'animazione in
spiaggia ma può darsi che la nostra visita sia arrivata in un giorno di
calma piatta. La spiaggia è di sassi e ciottoli, il mare meno attraente
rispetto a Kallithea e Ladiko. Immancabile, comunque, la presenza delle
belle turiste nordiche, le stesse che di sera invadono i locali e le strade
di Faliraki. La spiaggia più bella di Faliraki, quella a ridosso di capo
Ladiko, è ricca di scogli e chiusa da una baia che assicura l'assenza di
onde, ed è riservata ai nudisti. E' indicata solo da un piccolo cartello e
così ci vanno solo le persone che sanno della sua esistenza: ci sono lettini
e sdraio e, come nelle altre spiagge, c'è un bagnino (vestito) che passa a
riscuotere.
Ladiko
Il cartello per la Ladiko Bay si trova in cima alla salita che separa
Faliraki dalla baia di Afantou. Svoltando a sinistra si va verso Ladiko,
dove si trovano gli appartamenti Zoe, il Ladiko Hotel, un ristorante e due
spiagge, la Ladiko Beach e la famosa Anthony Quinn Bay. Nel 2000 mi sono
fermato (Matteo) alla Ladiko perché la Anthony Quinn era piena: il colore
del mare era del blu più bello che abbia mai visto, soprattutto al di là di
una barriera di scogli che protegge la spiaggia, piccola e super affollata.
Uno dei bagni più lunghi e più belli fatti in vita mia. Nel 2003 siamo
andati con Anna alla Anthony Quinn, arrivando abbastanza presto (le 10, 30
circa) ma trovando già quasi tutti i posti occupati. La spiaggia si chiama
così perché era stata donata dal governo greco all'attore, che aveva reso
famoso il mare ellenico con il film "Zorba il greco": Quinn aveva appena
iniziato i lavori per la costruzione di una villa a ridosso della baia
(aveva in pratica solo messo un cancello per chiudere la proprietà) quando
il cambio alla guida del governo portò all'abolizione della proprietà
privata e alla confisca della baia. Ma il nome è rimasto ed è rimasto anche
il mare splendido, l'acqua limpida e il via vai di turisti che arrivano
anche via mare. E' uno dei punti imperdibili per chi trascorre le vacanze a
Rodi, ma la grande affluenza di turisti e la babele di lingue impediscono di
godersi la giornata di sole in tranquillità e non tutti hanno rispetto del
mare e della spiaggia. Peccato perché è uno dei posti più caratteristici e
romantici di tutta l'isola. Tra la Ladiko e la Quinn c'è anche una
spiaggetta molto piccola con una dozzina di ombrelloni: è sicuramente più
tranquilla ma è quasi impossibile trovare un posto libero.
Afantou
Questa spiaggia l'abbiamo vista solo da lontano e dall'alto (vedi monastero
di Tsampika): è sabbiosa, ampia e con il mare molto calmo. Nonostante la
presenza di numerosi alberghi e villaggi ci sono ampi spazi di spiaggia
libera.
Kolimpia
Una mezza delusione. A Kolimpia infatti speravamo di trovare, dopo alcuni
consigli, un ristorante ottimo a prezzi ottimi e una spiaggia al livello
delle altre già viste. Invece il ristorante si è rivelato molto turistico e
con prezzi non certo bassi; così abbiamo deciso di cambiare, "rifugiandoci"
in un altro ristorante lungo la strada principale dove la velocità non è
certo tra i pregi della cucina ma dove abbiamo mangiato bene, a parte un
bollente caffè greco che Anna, ignara delle modalità di degustazione di tale
bevanda (come dice Abatantuono in Mediterraneo "bisogna aspettare che la
polvere si depositi sul fondo, non ci vuole fretta"), mi ha fatto gettare in
un vaso di fiori. Le spiagge invece sono ben tre: una a sinistra del bivio
che si trova alla fine della strada che porta al mare e due a destra. Quella
a sinistra è quella dove abbiamo cercato il ristorante ed è piccola e
attrezzata con ombrelloni e sdraio ma non sappiamo che tipo di acqua ci sia
perché non ci siamo nemmeno affacciati. Tranquilla, attrezzata con
ombrelloni e lettini e con un piccolo bar dove non c'è molta scelta e quasi
tutto è congelato, è invece la spiaggia centrale, la peggiore tra quelle
viste in due settimane. I punti deboli? Acqua torba a causa del fondo
sabbioso (dove c'è anche dell'erba viscida), strano comportamento di chi la
gestisce (alle 18 ci hanno fatto alzare dai lettini perché dovevano
chiuderli e incatenarli agli ombrelloni) e l'impossibilità di fare una
passeggiata visto che la spiaggia è chiusa in una piccola baia naturale e l'unico
punto per camminare è in vetta a una scogliera battuta dal sole. In più, ma
non dipende dalla spiaggia, abbiamo dovuto assistere alla doccia di un tipo,
sicuramente straniero, che, senza curarsi della presenza delle altre
persone, si è tolto gli slip allietandoci la giornata con la visione dei
suoi attributi...La spiaggia a destra l'abbiamo vista dall'alto e, visto che
è frequentata dai clienti di due grandi villaggi turistici della zona, l'abbiamo
evitata per non rimanere intrappolati tra centinaia di persone.
Tsampika
E' la spiaggia che si trova ai piedi del santuario. Quando ci siamo stati l'abbiamo
trovata piena di gente, ben organizzata e con un ampio spazio destinato a
spiaggia libera proprio ai piedi del picco sormontato dal santuario. Ci
siamo distesi "ancorando" gli asciugamani con delle pietre per combattere le
prime folate di vento che stavano arrivando. Il mare è molto pulito ma
proprio il vento getta in acqua borse di plastica e bottigliette sfuggite al
controllo dei bagnanti o magari abbondanate per maleducazione. Siamo rimasti
al sole per diverse ore ma verso le 17 siamo dovuti tornare al motorino
perché il vento era aumentato d'intensità e le folate ci gettavano addosso
la sabbia con una potenza tale da farci male.A giudicare dai nostri vicini
di asciugamano la spiaggia è amata anche da chi preferisce l'abbronzatura
integrale, visto che abbiamo trascorso la giornata con il sedere di un
tedesco a meno di tre metri di distanza. Comunque questa spiaggia merita
davvero una visita.
Stegna
E' la spiaggia di Archangelos ma si trova a un paio di chilometri dal paese
e in fondo ad una gola attraverso la quale si snoda una strada a tornanti.
Arrivati in fondo alla discesa abbiamo trovato un piccolo borgo di case di
pescatori con una spiaggia sassosa e poco affollata e con poche costruzioni
destinate al turismo (unica eccezione un grande complesso alberghiero
proprio dove termina la strada). Non ci siamo fermati perché non avevamo
tempo ma anche Stegna merita una visita, magari per pranzare in uno dei
locali che si affacciano sulla spiaggia, dove sembra d'obbligo ordinare del
pesce fresco!
Agati Beach
E' detta "golden beach" perché il colore della sabbia ricorda quello dell'oro.
In effetti la sabbia di questa spiaggia è la migliore tra quelle viste a
Rodi. Per arrivare a Santa Agata (c'è una chiesa minuscola dedicata a questa
santa proprio ad una delle estremità della spiaggia) bisogna girare verso
Charaki all'altezza del bivio che dalla parte opposta porta a Malona: il
bivio si riconosce anche perché vicino ci sono delle enormi serre
abbandonate e in parte crollate e un monumento funebre (vedi anche Massari)
subito dopo un ponte. Trecento metri dopo aver svoltato e prima di arrivare
a Charaki (che ha comunque una spiaggia propria che non abbiamo visto),
sulla sinistra, inizia una strada sterrata (c'è anche il cartello per la
spiaggia). Dopo meno di un chilometro si trovano sulla destra i ruderi del
castello di Feraklos: sono visitabili ma c'è rimasto poco e niente. Andando
ancora avanti si trova la spiaggia. E' attrezzata con ombrelloni e lettini
(consigliati: il prezzo di sei euro vale la possibilità di godersi la
spiaggia in comodità) e al bar i padroni parlano italiano, anche se in modo
un po' grossolano.Il mare è una piscina a cielo aperto con il fondo liscio e
sabbioso, tanti pesci e con l'acqua limpidissima. In più il livello sale
gradualmente, con la gente che non è costretta ad ammassarsi vicino alla
riva per rimanere in un punto dove si tocca: senza maschera e boccaglio si
perde molto del divertimento. Se si ha voglia di fare una passeggiata si può
andare verso sinistra, salendo poco per arrivare alla chiesetta, la più
piccola in assoluto mai vista! Accanto c'è anche una grotta, e la sera
questa è meta di gruppi di amici che accendono falò in riva al mare. D'obbligo
indossare sandali, scarpe o ciabatte, vista la presenza delle caprette che
disseminano ricordini in qua e in là. La giornata alla Sant'Agathi beach è
stata perfetta. Non c'era (almeno non quel giorno) il caos trovato in altre
spiagge, ti potevi godere il silenzio e la pace, avevi i tuoi spazi e potevi
restare sul bagnoasciuga anche per ore. Una delle migliori, quindi.
Kalathos
Siamo già molto vicini a Lindos e per questo l'attenzione di molti turisti
non è dedicata a questa insenatura molto ampia nella quale si trovano tratti
di spiaggia libera e tratti con ombrelloni e lettini. Noi l'abbiamo vista
solo dall'alto, apprezzando il colore dell'acqua e l'assenza di onde. Ci è
sembrata anche poco affollata in proporzione alla grandezza.
Vliha
E' la spiaggia che si trova prima di arrivare a Lindos ed è frequentata
quasi esclusivamente dai clienti dei tre-quattro alberghi che in pratica
formano questo piccolo borgo, sormontato dal gigantesco Lindos Village che,
da solo, è grande più del doppio degli altri alberghi messi insieme. Di
giorno non ci siamo stati, dopo cena abbiamo fatto una puntatina in cerca di
locali dove prendere un gelato ma c'è veramente poco.
Lindos (San Paolo)
La leggenda vuole che San Paolo sia sbarcato a Rodi proprio all'altezza di
Lindos, approdando all'interno della piccola baia rotonda che si trova ai
piedi dell'acropoli e alla quale si accede svoltando a sinistra verso il
campo sportivo appena dopo aver passato l'ultimo parcheggio di Lindos. La
spiaggia è minuscola, il pagamento degli ombrelloni è quasi obbligatorio
visto che gli spazi liberi sono minimi, non c'è neppure la doccia e il sole
tramonta prima che altrove proprio a causa della presenza della rocca di
Lindos. Eppure la baia di San Paolo va vista: il colore dell'acqua, il
fondale ricco di scogli e pesci, la presenza della chiesetta dedicata a San
Paolo dove i giovani di Rodi vanno a sposarsi (abbiamo visto noi una coppia
che si è sposata alle 17 con il sole che iniziava ad abbassarsi.) e il
numero ridotto di turisti che trovano posto (altri arrivano con i barconi
che effettuano gite quotidiane) fanno di questa spiaggia un luogo romantico
sia di giorno che di sera. Da non perdere assolutamente.
Lindos
Ma Lindos ha anche una spiaggia ben più grande, organizzata e. costosa. Una
giornata di mare sulla spiaggia di Lindos costa, tra ombrelloni e pranzo,
più che in un altro posto qualsiasi sull'isola. In più è meta della maggior
parte dei turisti che arrivano in autobus, auto, motorino e nave (Lindos
infatti è tappa obbligata anche per crociere con navi di piccola e media
grandezza) e quindi è rumorosa, anche se l'acqua è limpida e la vista sull'acropoli
è meravigliosa. Questi i pregi e i difetti: noi l'abbiamo evitata...
Cannoni di Navarone beach
E' la baia dove sono state girate le scene di guerra del film "I cannoni di
Navarone" e da allora (saranno passati almeno quaranta anni) niente sembra
essere cambiato. A questa baia si accede prendendo la strada che porta al
Lindos Memories, elegante e nuovo complesso alberghiero ai margini della
spiaggia, e, sfruttando un marciapiedi che inizia al parcheggio dell'hotel,
si accede al mare. La spiaggia è sassosa con poca sabbia, ha alle spalle un
campo arido dove pascolano le capre e all'estrema destra (guardando il mare)
un promontorio brullo in stile Gran Canyon. Per questo è poco conosciuta e
frequentata: al massimo si possono trovare una trentina di persone e il
silenzio è quasi assoluto. Il mare è un continuo alternarsi di scogli
affioranti, distese di sabbia fine e rocce più basse. Si può camminare per
oltre trecento metri senza che l'acqua arrivi più in alto delle spalle, poi
si apre una distesa di acqua cristallina con centinaia di pesci.Questa
spiaggia è una chicca riservata a pochi fortunati turisti (noi l'abbiamo
scoperta perché il nostro albergo era a trecento metri). Per godersela al
meglio è necessario avere ai piedi ciabatte o sandali prima di avventurarsi
sugli scogli scivolosi. Meritevole.
Pefki
Questa spiaggia non è consigliata o segnalata su nessuna guida e quindi noi
abbiamo dedicato attenzione a questo luogo solo di sera. La spiaggia
comunque è molto ampia e organizzata. Di più non possiamo dire per mancanza
di elementi.
Lardos Bay
Qua bisogna fare una distinzione. La Lardos Bay inizia appena usciti da
Pefki e dopo aver svoltato in direzione di Lardos ma per "Bay" si intende la
distesa di sabbia e stabilimenti balneari che si trova lungo la strada e che
noi abbiamo visto solo di sfuggita in motorino. Però ci siamo fermati in un
luogo isolato, proprio appena iniziato il lungomare: vicino ci sono delle
cave e alcuni stabilimenti per l'estrazione della ghiaia (almeno così
pareva) e in quel punto ci doveva essere anche un molo artificiale al quale
attraccavano piccole imbarcazioni. Del molo rimane solo la forma allungata
in cemento e quel tratto di scogliera sembra abbandonato. Così abbiamo
parcheggiato, siamo scesi lungo il breve dirupo e ci siamo trovati da soli
con a disposizione un posto stupendo per prendere il sole e fare il bagno. L'acqua
è limpidissima, il fondale è subito molto alto con voragini tra scoglio e
scoglio e ci sono tanti pesci, anche troppi, visto che siamo usciti dall'acqua
per evitare di entrare a contatto con alcuni di loro... Per chi ha
confidenza con i pesci e con il resto della popolazione marina e può fare a
meno di avere la doccia a pochi metri dall'asciugamano questo è il posto più
adatto!!
Kiotari
E' la spiaggia di un luogo che non esiste. Kiotari infatti è solo il nome
della spiaggia, alle spalle della quale sono stati costruiti due enormi e
costosi complessi turistici e un centro commerciale ancora da ultimare. Così
questa spiaggia molto ampia (sterminata è il termine più adatto) inizia dove
c'è il primo cartello pubblicitario di uno dei villaggi e finisce dove
arriva l'occhio umano in direzione di Gennadi. La prima volta che ci siamo
stati abbiamo scelto di svoltare a sinistra al bivio al quale si arriva dopo
aver girato verso la spiaggia. I cartelli dicevano che avremmo trovato solo
un ristorante, mentre a destra si andava verso i due villaggi e altri
negozi.Siamo arrivati alla spiaggia dopo duecento metri e non abbimao certo
faticato a trovare posto: lo spazio riservato agli ombrelloni (collegati al
ristorante) è minimo e deserto. Tutto il resto della spiaggia è libero e ci
siamo sistemati subito sui ciottoli vicino al bagnasciuga: in tutto (in
almeno cinque-seicento metri) eravamo in nove: quattro coppie (una di
nudisti, ma l'abbiamo scoperto solo guardando la spiaggia con lo zoom della
telecamera) e un turista impegnato nella lettura di un libro. Avremmo potuto
denudarci, fare l'amore, strangolarci a vicenda, cantare o fare qualsiasi
altra cosa senza che gli altri se ne accorgessero: in questo paradiso della
tranquillità il mare è più fresco che in altri posti, il fondo è sassoso con
pochi pesci ma le onde ti cullano e ti rilassano ulteriormente. A pranzo
siamo andati al ristorante (si chiama "To Kastro" o qualcosa di simile e il
padrone è simpatico anche se un po' invadente) e abbiamo mangiato bene
spendendo il giusto: resta da chiedersi come il locale possa andare avanti
con così poche persone sulla spiaggia anche se probabilmente è aperto anche
la sera e offre una vista romantica sulla baia. La seconda volta abbiamo
scelto di svoltare a destra verso i villaggi. La spiaggia è la stessa
(ciottoli, mare fresco.) ma molto più organizzata, con bar e ristoranti dove
i clienti dei villaggi (dove evidentemente si alloggia con la formula "all
inclusive" non pagano niente semplicemente facendo vedere un braccialetto).
All'estrema destra c'è comunque una spiaggia con ombrelloni e lettini (5
euro due persone) aperta anche ai comuni mortali che assicura calma e
tranquillità oltre a docce molto calde e bagni (costruiti per i clienti dei
villaggi) ben più grandi di quello che avevamo noi in albergo.
Quindi: tutti a Kiotari se amate la calma e l'organizzazione.
Da Gennadi a Plimmyri
Abbiamo raggruppato tutte insieme le spiagge dei 15-20 chilometri a sud di
Kiotari. Man mano che ci si avvicina alla parte più meridionale dell'isola
le persone in spiaggia diminuiscono, così come gli ombrelloni. La costa è
spazzata dal vento, che in alcuni casi può essere fastidioso, e per questo
non ci siamo fermati, preferendo proseguire in direzione di Prassonissi.
Prassonissi
La spiaggia di Prassonissi è nota per due motivi: vento e unione dei due
mari, separati, con la bassa marea, solo da una sottile striscia di sabbia.
Questo equivale a due cose: impossibilità di fare il bagno e possibilità di
stare con un piede nel mare mosso e con l'altro in quello calmo. Non si può
fare il bagno (o meglio, non è affatto consigliabile) perché il vento è
forte e freddo (per quanto può essere freddo d'agosto) ma soprattutto perché
si rischia di essere investiti da uno dei cento e più windsurf che si
muovono in quel braccio di mare. Prassonissi infatti è la metà degli
appassionati di questo sport che vengono da ogni parte del mondo per
sfruttare il vento così forte: nel parcheggio (che non è altro che la parte
iniziale della spiaggia) abbiamo visto camper con targhe statunitensi e
australiane e nel mare windsurf fatti in ogni modo immaginabile. L'unico
punto tranquillo è proprio la lingua sabbiosa che unisce Rodi all'isola di
Prassonissi, d'estate raggiungibile anche a piedi.
Apolakkia
Altra distesa di sabbia praticamente deserta. La zona è poco turistica, o
meglio, non ci sono complessi alberghieri e residenziali per lunghi
soggiorni. Chi va da quelle parti è per fare un giro completo dell'isola o
per visitare Monolithos. E proprio da Monolithos (che è in cima a una
collina) abbiamo visto questa parte di costa: anche guardando con lo zoom
non siamo riusciti a scorgere alcun bagnante in uno spazio di almeno tre
chilometri (ma la spiaggia è lunga più o meno quindici chilometri).
Pelekito
Spiaggia sassosa e ventosa ai piedi (quasi) del castello di Monolithos. Ci
si arriva prendendo la strada che dal piccolo parcheggio del castello scende
verso il mare. La spiaggia sembra vicina e invece bisogna fare almeno un
paio di chilometri prima di arrivare al mare: lungo la strada ci sono
sentieri che scendono fino agli scogli ma il mare è mosso ed è meglio
proseguire fino al parcheggio della spiaggia (la strada termina lì).
Pelekito è una baia chiusa da un promontorio dove si può salire per ammirare
il panorama e per farsi spettinare dal vento fortissimo: non abbiamo fatto
il bagno per il vento, per le onde e perché l'acqua diventa subito profonda.
Comunque siamo arrivati lì solo dopo le 17 e può darsi che nelle ore più
calde il mare sia più "balneabile".




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  #96  
Vecchio 29-03-2011, 00.38.39
Matteo Grazzini
 
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Predefinito Re: Creta Rodi o altro?

"Uno Nuovo" <Uno@nuovo.it> ha scritto nel messaggio
news:iml1bl$umj$1@dont-email.me...[color=blue]
> Ciao a tutti,
>
> Rodi è molto più piccola ma ha prevalenemente scogli.[/color]

Non è mica vero. E' vero sì che alcune delle spiagge più belle hanno scogli
(zona terme di Kalithea, altre vicine all'Anthony Quinn bay...) ma ce ne
sono molte in ghiaia fine o molto fine e alcune anche in sabbia finissima
(tipo la golden beach).

Quest'anno torno a Rodi per la quarta volta, l'ultima è stata nel 2003.
Adesso ho famiglia e una bambina piccola, ma ho scelto Rosi proprio perchè
offre un mare stupendo e spiagge poco affollate, soprattutto da Lindos in
giù, verso Prassonissi...

Qui racconto una ventina (mi pare) di spiagge visitate nel 2003

[url]http://matteograzzini.xoom.it/virgiliowizard/rodi?SESSaef740a07b05df9ae6386f7aa8cf84ff=82d25a2d473cab037cd586589932ba8d[/url]

Le spiagge

Rodi
Ovviamente tutto il perimetro della città nuova è bagnato dal mare ma le
spiagge, pur molto frequentate, non sono certo il punto di forza. Dal lato
di Ixia c'è la cosiddetta "Windy beach", così chiamata perché per tutto il
giorno il vento la fa da padrone: leggero al mattino e via via sempre più
intenso con il passare delle ore. Non c'è quasi mai la sabbia ma solo
ciottoli e piccoli sassi non proprio comodissimi per chi non vuol noleggiare
un lettino o una sdraio. L'acqua è molto chiara vicino alla riva e scura al
largo ma non limpida, visto che le onde contribuiscono ad intorbarla. La
spiaggia più frequentata della città è quella a ridosso del Casinò, dove ci
sono stabilimenti balneari sullo stile italiano e dove si trova il
trampolino in mezzo al mare meta dei temerari tuffatori. C'è molto movimento
sia di giorno che di sera ma anche in questo caso l'acqua è mossa dalle
onde. Più calma la costa dalla parte di Mandraki, ma la presenza dei due
porti (antico e moderno) limita al massimo gli spazi balneabili, dove si
rifugiano soprattutto i turisti sprovvisti di mezzi di locomozione.
Reni Koskinou
E' la prima spiaggia che si trova uscendo dalla città in direzione di
Lindos. Gli accessi alla spiaggia di sabbia sono pochi e nascosti, anche se
si può raggiungere il mare passando dalle strade che portano ai due alberghi
più grandi della zona, l'Eden Rock e il Paradise Village, mentre dalla parte
del Kresten la spiaggia è privata. Il mare è calmo, preludio di quella
splendida costa che si allunga verso Kallithea e Faliraki.
Kallithea
Kallithea racchiude in meno di un chilometro alcune delle spiagge più belle
dell'isola. Il luogo è famoso per i resti delle terme, una volta meta di
turisti in cerca di sollievo dai dolori ed ora abbandonate (salvo un
parziale tentativo di restauro): dopo la visita si può fare il bagno alla
bella ma piccola (minuscola e affollata) spiaggia adiacente le terme. L'acqua
è limpida, verde e ricca di pesci da ammirare con una semplice maschera da
sub, accessorio obbligatorio per godersi interamente la bellezza delle
spiagge della costa est. Duecento metri più a sud delle terme ci si imbatte
nella cosidetta "Tassos Beach", che inizia con la spiaggia omonima e finisce
con la "Nicola's Beach" dopo altri duecento metri. Entrambe le spiagge
meritano i 6 euro da pagare per due lettini più ombrellone (3 euro a testa):
la prima è più raccolta e riparata dagli scogli, la seconda è quella che
preferisco (Matteo) in assoluto e che ho visitato per ben sei volte in tre
vacanze. La Nicola's infatti è una piccola baia raggiungibile sia in auto
che in motorino: sabbia (poca) e scogli (molti) si alternano di fronte ad un
chiosco che funge da bar e ristorante dove si mangia molto bene spendendo il
giusto (ma occhio al pesce fresco, i gamberi fritti costano 17 euro al
piatto!!). L'accesso al mare è assicurato da scalette in ferro che partono
dagli scogli e finiscono in un'acqua calma, limpida e di un blu così intenso
da obbligarti a restare a mollo per ore. Il fondale è pieno di scogli che,
all'improvviso, si aprono su profonde voragini sabbiose illuminate dai raggi
del sole; visto che l'acqua è molto salata si sta a galla senza fatica con
la faccia rivolta in giù per guardare i mille pesci che ti sfiorano mentre
respiri con il boccaglio. Una delizia per chi ama il mare!!
Faliraki
E' una spiaggia in "stile Rimini": molti ombrelloni, locali che dal
lungomare fanno arrivare la musica anche nel pomeriggio. Nel 2000 e nel 2001
c'era anche una gru per il bungee jumping, nel 2003 era spostata più a nord
ma non l'abbiamo vista in funzione; probabilmente la moda dei lanci è
passata. Rispetto alle vacanze degli anni scorsi questa volta non abbiamo
visto neanche i concorsi per "miss maglietta bagnata" e l'animazione in
spiaggia ma può darsi che la nostra visita sia arrivata in un giorno di
calma piatta. La spiaggia è di sassi e ciottoli, il mare meno attraente
rispetto a Kallithea e Ladiko. Immancabile, comunque, la presenza delle
belle turiste nordiche, le stesse che di sera invadono i locali e le strade
di Faliraki. La spiaggia più bella di Faliraki, quella a ridosso di capo
Ladiko, è ricca di scogli e chiusa da una baia che assicura l'assenza di
onde, ed è riservata ai nudisti. E' indicata solo da un piccolo cartello e
così ci vanno solo le persone che sanno della sua esistenza: ci sono lettini
e sdraio e, come nelle altre spiagge, c'è un bagnino (vestito) che passa a
riscuotere.
Ladiko
Il cartello per la Ladiko Bay si trova in cima alla salita che separa
Faliraki dalla baia di Afantou. Svoltando a sinistra si va verso Ladiko,
dove si trovano gli appartamenti Zoe, il Ladiko Hotel, un ristorante e due
spiagge, la Ladiko Beach e la famosa Anthony Quinn Bay. Nel 2000 mi sono
fermato (Matteo) alla Ladiko perché la Anthony Quinn era piena: il colore
del mare era del blu più bello che abbia mai visto, soprattutto al di là di
una barriera di scogli che protegge la spiaggia, piccola e super affollata.
Uno dei bagni più lunghi e più belli fatti in vita mia. Nel 2003 siamo
andati con Anna alla Anthony Quinn, arrivando abbastanza presto (le 10, 30
circa) ma trovando già quasi tutti i posti occupati. La spiaggia si chiama
così perché era stata donata dal governo greco all'attore, che aveva reso
famoso il mare ellenico con il film "Zorba il greco": Quinn aveva appena
iniziato i lavori per la costruzione di una villa a ridosso della baia
(aveva in pratica solo messo un cancello per chiudere la proprietà) quando
il cambio alla guida del governo portò all'abolizione della proprietà
privata e alla confisca della baia. Ma il nome è rimasto ed è rimasto anche
il mare splendido, l'acqua limpida e il via vai di turisti che arrivano
anche via mare. E' uno dei punti imperdibili per chi trascorre le vacanze a
Rodi, ma la grande affluenza di turisti e la babele di lingue impediscono di
godersi la giornata di sole in tranquillità e non tutti hanno rispetto del
mare e della spiaggia. Peccato perché è uno dei posti più caratteristici e
romantici di tutta l'isola. Tra la Ladiko e la Quinn c'è anche una
spiaggetta molto piccola con una dozzina di ombrelloni: è sicuramente più
tranquilla ma è quasi impossibile trovare un posto libero.
Afantou
Questa spiaggia l'abbiamo vista solo da lontano e dall'alto (vedi monastero
di Tsampika): è sabbiosa, ampia e con il mare molto calmo. Nonostante la
presenza di numerosi alberghi e villaggi ci sono ampi spazi di spiaggia
libera.
Kolimpia
Una mezza delusione. A Kolimpia infatti speravamo di trovare, dopo alcuni
consigli, un ristorante ottimo a prezzi ottimi e una spiaggia al livello
delle altre già viste. Invece il ristorante si è rivelato molto turistico e
con prezzi non certo bassi; così abbiamo deciso di cambiare, "rifugiandoci"
in un altro ristorante lungo la strada principale dove la velocità non è
certo tra i pregi della cucina ma dove abbiamo mangiato bene, a parte un
bollente caffè greco che Anna, ignara delle modalità di degustazione di tale
bevanda (come dice Abatantuono in Mediterraneo "bisogna aspettare che la
polvere si depositi sul fondo, non ci vuole fretta"), mi ha fatto gettare in
un vaso di fiori. Le spiagge invece sono ben tre: una a sinistra del bivio
che si trova alla fine della strada che porta al mare e due a destra. Quella
a sinistra è quella dove abbiamo cercato il ristorante ed è piccola e
attrezzata con ombrelloni e sdraio ma non sappiamo che tipo di acqua ci sia
perché non ci siamo nemmeno affacciati. Tranquilla, attrezzata con
ombrelloni e lettini e con un piccolo bar dove non c'è molta scelta e quasi
tutto è congelato, è invece la spiaggia centrale, la peggiore tra quelle
viste in due settimane. I punti deboli? Acqua torba a causa del fondo
sabbioso (dove c'è anche dell'erba viscida), strano comportamento di chi la
gestisce (alle 18 ci hanno fatto alzare dai lettini perché dovevano
chiuderli e incatenarli agli ombrelloni) e l'impossibilità di fare una
passeggiata visto che la spiaggia è chiusa in una piccola baia naturale e l'unico
punto per camminare è in vetta a una scogliera battuta dal sole. In più, ma
non dipende dalla spiaggia, abbiamo dovuto assistere alla doccia di un tipo,
sicuramente straniero, che, senza curarsi della presenza delle altre
persone, si è tolto gli slip allietandoci la giornata con la visione dei
suoi attributi...La spiaggia a destra l'abbiamo vista dall'alto e, visto che
è frequentata dai clienti di due grandi villaggi turistici della zona, l'abbiamo
evitata per non rimanere intrappolati tra centinaia di persone.
Tsampika
E' la spiaggia che si trova ai piedi del santuario. Quando ci siamo stati l'abbiamo
trovata piena di gente, ben organizzata e con un ampio spazio destinato a
spiaggia libera proprio ai piedi del picco sormontato dal santuario. Ci
siamo distesi "ancorando" gli asciugamani con delle pietre per combattere le
prime folate di vento che stavano arrivando. Il mare è molto pulito ma
proprio il vento getta in acqua borse di plastica e bottigliette sfuggite al
controllo dei bagnanti o magari abbondanate per maleducazione. Siamo rimasti
al sole per diverse ore ma verso le 17 siamo dovuti tornare al motorino
perché il vento era aumentato d'intensità e le folate ci gettavano addosso
la sabbia con una potenza tale da farci male.A giudicare dai nostri vicini
di asciugamano la spiaggia è amata anche da chi preferisce l'abbronzatura
integrale, visto che abbiamo trascorso la giornata con il sedere di un
tedesco a meno di tre metri di distanza. Comunque questa spiaggia merita
davvero una visita.
Stegna
E' la spiaggia di Archangelos ma si trova a un paio di chilometri dal paese
e in fondo ad una gola attraverso la quale si snoda una strada a tornanti.
Arrivati in fondo alla discesa abbiamo trovato un piccolo borgo di case di
pescatori con una spiaggia sassosa e poco affollata e con poche costruzioni
destinate al turismo (unica eccezione un grande complesso alberghiero
proprio dove termina la strada). Non ci siamo fermati perché non avevamo
tempo ma anche Stegna merita una visita, magari per pranzare in uno dei
locali che si affacciano sulla spiaggia, dove sembra d'obbligo ordinare del
pesce fresco!
Agati Beach
E' detta "golden beach" perché il colore della sabbia ricorda quello dell'oro.
In effetti la sabbia di questa spiaggia è la migliore tra quelle viste a
Rodi. Per arrivare a Santa Agata (c'è una chiesa minuscola dedicata a questa
santa proprio ad una delle estremità della spiaggia) bisogna girare verso
Charaki all'altezza del bivio che dalla parte opposta porta a Malona: il
bivio si riconosce anche perché vicino ci sono delle enormi serre
abbandonate e in parte crollate e un monumento funebre (vedi anche Massari)
subito dopo un ponte. Trecento metri dopo aver svoltato e prima di arrivare
a Charaki (che ha comunque una spiaggia propria che non abbiamo visto),
sulla sinistra, inizia una strada sterrata (c'è anche il cartello per la
spiaggia). Dopo meno di un chilometro si trovano sulla destra i ruderi del
castello di Feraklos: sono visitabili ma c'è rimasto poco e niente. Andando
ancora avanti si trova la spiaggia. E' attrezzata con ombrelloni e lettini
(consigliati: il prezzo di sei euro vale la possibilità di godersi la
spiaggia in comodità) e al bar i padroni parlano italiano, anche se in modo
un po' grossolano.Il mare è una piscina a cielo aperto con il fondo liscio e
sabbioso, tanti pesci e con l'acqua limpidissima. In più il livello sale
gradualmente, con la gente che non è costretta ad ammassarsi vicino alla
riva per rimanere in un punto dove si tocca: senza maschera e boccaglio si
perde molto del divertimento. Se si ha voglia di fare una passeggiata si può
andare verso sinistra, salendo poco per arrivare alla chiesetta, la più
piccola in assoluto mai vista! Accanto c'è anche una grotta, e la sera
questa è meta di gruppi di amici che accendono falò in riva al mare. D'obbligo
indossare sandali, scarpe o ciabatte, vista la presenza delle caprette che
disseminano ricordini in qua e in là. La giornata alla Sant'Agathi beach è
stata perfetta. Non c'era (almeno non quel giorno) il caos trovato in altre
spiagge, ti potevi godere il silenzio e la pace, avevi i tuoi spazi e potevi
restare sul bagnoasciuga anche per ore. Una delle migliori, quindi.
Kalathos
Siamo già molto vicini a Lindos e per questo l'attenzione di molti turisti
non è dedicata a questa insenatura molto ampia nella quale si trovano tratti
di spiaggia libera e tratti con ombrelloni e lettini. Noi l'abbiamo vista
solo dall'alto, apprezzando il colore dell'acqua e l'assenza di onde. Ci è
sembrata anche poco affollata in proporzione alla grandezza.
Vliha
E' la spiaggia che si trova prima di arrivare a Lindos ed è frequentata
quasi esclusivamente dai clienti dei tre-quattro alberghi che in pratica
formano questo piccolo borgo, sormontato dal gigantesco Lindos Village che,
da solo, è grande più del doppio degli altri alberghi messi insieme. Di
giorno non ci siamo stati, dopo cena abbiamo fatto una puntatina in cerca di
locali dove prendere un gelato ma c'è veramente poco.
Lindos (San Paolo)
La leggenda vuole che San Paolo sia sbarcato a Rodi proprio all'altezza di
Lindos, approdando all'interno della piccola baia rotonda che si trova ai
piedi dell'acropoli e alla quale si accede svoltando a sinistra verso il
campo sportivo appena dopo aver passato l'ultimo parcheggio di Lindos. La
spiaggia è minuscola, il pagamento degli ombrelloni è quasi obbligatorio
visto che gli spazi liberi sono minimi, non c'è neppure la doccia e il sole
tramonta prima che altrove proprio a causa della presenza della rocca di
Lindos. Eppure la baia di San Paolo va vista: il colore dell'acqua, il
fondale ricco di scogli e pesci, la presenza della chiesetta dedicata a San
Paolo dove i giovani di Rodi vanno a sposarsi (abbiamo visto noi una coppia
che si è sposata alle 17 con il sole che iniziava ad abbassarsi.) e il
numero ridotto di turisti che trovano posto (altri arrivano con i barconi
che effettuano gite quotidiane) fanno di questa spiaggia un luogo romantico
sia di giorno che di sera. Da non perdere assolutamente.
Lindos
Ma Lindos ha anche una spiaggia ben più grande, organizzata e. costosa. Una
giornata di mare sulla spiaggia di Lindos costa, tra ombrelloni e pranzo,
più che in un altro posto qualsiasi sull'isola. In più è meta della maggior
parte dei turisti che arrivano in autobus, auto, motorino e nave (Lindos
infatti è tappa obbligata anche per crociere con navi di piccola e media
grandezza) e quindi è rumorosa, anche se l'acqua è limpida e la vista sull'acropoli
è meravigliosa. Questi i pregi e i difetti: noi l'abbiamo evitata...
Cannoni di Navarone beach
E' la baia dove sono state girate le scene di guerra del film "I cannoni di
Navarone" e da allora (saranno passati almeno quaranta anni) niente sembra
essere cambiato. A questa baia si accede prendendo la strada che porta al
Lindos Memories, elegante e nuovo complesso alberghiero ai margini della
spiaggia, e, sfruttando un marciapiedi che inizia al parcheggio dell'hotel,
si accede al mare. La spiaggia è sassosa con poca sabbia, ha alle spalle un
campo arido dove pascolano le capre e all'estrema destra (guardando il mare)
un promontorio brullo in stile Gran Canyon. Per questo è poco conosciuta e
frequentata: al massimo si possono trovare una trentina di persone e il
silenzio è quasi assoluto. Il mare è un continuo alternarsi di scogli
affioranti, distese di sabbia fine e rocce più basse. Si può camminare per
oltre trecento metri senza che l'acqua arrivi più in alto delle spalle, poi
si apre una distesa di acqua cristallina con centinaia di pesci.Questa
spiaggia è una chicca riservata a pochi fortunati turisti (noi l'abbiamo
scoperta perché il nostro albergo era a trecento metri). Per godersela al
meglio è necessario avere ai piedi ciabatte o sandali prima di avventurarsi
sugli scogli scivolosi. Meritevole.
Pefki
Questa spiaggia non è consigliata o segnalata su nessuna guida e quindi noi
abbiamo dedicato attenzione a questo luogo solo di sera. La spiaggia
comunque è molto ampia e organizzata. Di più non possiamo dire per mancanza
di elementi.
Lardos Bay
Qua bisogna fare una distinzione. La Lardos Bay inizia appena usciti da
Pefki e dopo aver svoltato in direzione di Lardos ma per "Bay" si intende la
distesa di sabbia e stabilimenti balneari che si trova lungo la strada e che
noi abbiamo visto solo di sfuggita in motorino. Però ci siamo fermati in un
luogo isolato, proprio appena iniziato il lungomare: vicino ci sono delle
cave e alcuni stabilimenti per l'estrazione della ghiaia (almeno così
pareva) e in quel punto ci doveva essere anche un molo artificiale al quale
attraccavano piccole imbarcazioni. Del molo rimane solo la forma allungata
in cemento e quel tratto di scogliera sembra abbandonato. Così abbiamo
parcheggiato, siamo scesi lungo il breve dirupo e ci siamo trovati da soli
con a disposizione un posto stupendo per prendere il sole e fare il bagno. L'acqua
è limpidissima, il fondale è subito molto alto con voragini tra scoglio e
scoglio e ci sono tanti pesci, anche troppi, visto che siamo usciti dall'acqua
per evitare di entrare a contatto con alcuni di loro... Per chi ha
confidenza con i pesci e con il resto della popolazione marina e può fare a
meno di avere la doccia a pochi metri dall'asciugamano questo è il posto più
adatto!!
Kiotari
E' la spiaggia di un luogo che non esiste. Kiotari infatti è solo il nome
della spiaggia, alle spalle della quale sono stati costruiti due enormi e
costosi complessi turistici e un centro commerciale ancora da ultimare. Così
questa spiaggia molto ampia (sterminata è il termine più adatto) inizia dove
c'è il primo cartello pubblicitario di uno dei villaggi e finisce dove
arriva l'occhio umano in direzione di Gennadi. La prima volta che ci siamo
stati abbiamo scelto di svoltare a sinistra al bivio al quale si arriva dopo
aver girato verso la spiaggia. I cartelli dicevano che avremmo trovato solo
un ristorante, mentre a destra si andava verso i due villaggi e altri
negozi.Siamo arrivati alla spiaggia dopo duecento metri e non abbimao certo
faticato a trovare posto: lo spazio riservato agli ombrelloni (collegati al
ristorante) è minimo e deserto. Tutto il resto della spiaggia è libero e ci
siamo sistemati subito sui ciottoli vicino al bagnasciuga: in tutto (in
almeno cinque-seicento metri) eravamo in nove: quattro coppie (una di
nudisti, ma l'abbiamo scoperto solo guardando la spiaggia con lo zoom della
telecamera) e un turista impegnato nella lettura di un libro. Avremmo potuto
denudarci, fare l'amore, strangolarci a vicenda, cantare o fare qualsiasi
altra cosa senza che gli altri se ne accorgessero: in questo paradiso della
tranquillità il mare è più fresco che in altri posti, il fondo è sassoso con
pochi pesci ma le onde ti cullano e ti rilassano ulteriormente. A pranzo
siamo andati al ristorante (si chiama "To Kastro" o qualcosa di simile e il
padrone è simpatico anche se un po' invadente) e abbiamo mangiato bene
spendendo il giusto: resta da chiedersi come il locale possa andare avanti
con così poche persone sulla spiaggia anche se probabilmente è aperto anche
la sera e offre una vista romantica sulla baia. La seconda volta abbiamo
scelto di svoltare a destra verso i villaggi. La spiaggia è la stessa
(ciottoli, mare fresco.) ma molto più organizzata, con bar e ristoranti dove
i clienti dei villaggi (dove evidentemente si alloggia con la formula "all
inclusive" non pagano niente semplicemente facendo vedere un braccialetto).
All'estrema destra c'è comunque una spiaggia con ombrelloni e lettini (5
euro due persone) aperta anche ai comuni mortali che assicura calma e
tranquillità oltre a docce molto calde e bagni (costruiti per i clienti dei
villaggi) ben più grandi di quello che avevamo noi in albergo.
Quindi: tutti a Kiotari se amate la calma e l'organizzazione.
Da Gennadi a Plimmyri
Abbiamo raggruppato tutte insieme le spiagge dei 15-20 chilometri a sud di
Kiotari. Man mano che ci si avvicina alla parte più meridionale dell'isola
le persone in spiaggia diminuiscono, così come gli ombrelloni. La costa è
spazzata dal vento, che in alcuni casi può essere fastidioso, e per questo
non ci siamo fermati, preferendo proseguire in direzione di Prassonissi.
Prassonissi
La spiaggia di Prassonissi è nota per due motivi: vento e unione dei due
mari, separati, con la bassa marea, solo da una sottile striscia di sabbia.
Questo equivale a due cose: impossibilità di fare il bagno e possibilità di
stare con un piede nel mare mosso e con l'altro in quello calmo. Non si può
fare il bagno (o meglio, non è affatto consigliabile) perché il vento è
forte e freddo (per quanto può essere freddo d'agosto) ma soprattutto perché
si rischia di essere investiti da uno dei cento e più windsurf che si
muovono in quel braccio di mare. Prassonissi infatti è la metà degli
appassionati di questo sport che vengono da ogni parte del mondo per
sfruttare il vento così forte: nel parcheggio (che non è altro che la parte
iniziale della spiaggia) abbiamo visto camper con targhe statunitensi e
australiane e nel mare windsurf fatti in ogni modo immaginabile. L'unico
punto tranquillo è proprio la lingua sabbiosa che unisce Rodi all'isola di
Prassonissi, d'estate raggiungibile anche a piedi.
Apolakkia
Altra distesa di sabbia praticamente deserta. La zona è poco turistica, o
meglio, non ci sono complessi alberghieri e residenziali per lunghi
soggiorni. Chi va da quelle parti è per fare un giro completo dell'isola o
per visitare Monolithos. E proprio da Monolithos (che è in cima a una
collina) abbiamo visto questa parte di costa: anche guardando con lo zoom
non siamo riusciti a scorgere alcun bagnante in uno spazio di almeno tre
chilometri (ma la spiaggia è lunga più o meno quindici chilometri).
Pelekito
Spiaggia sassosa e ventosa ai piedi (quasi) del castello di Monolithos. Ci
si arriva prendendo la strada che dal piccolo parcheggio del castello scende
verso il mare. La spiaggia sembra vicina e invece bisogna fare almeno un
paio di chilometri prima di arrivare al mare: lungo la strada ci sono
sentieri che scendono fino agli scogli ma il mare è mosso ed è meglio
proseguire fino al parcheggio della spiaggia (la strada termina lì).
Pelekito è una baia chiusa da un promontorio dove si può salire per ammirare
il panorama e per farsi spettinare dal vento fortissimo: non abbiamo fatto
il bagno per il vento, per le onde e perché l'acqua diventa subito profonda.
Comunque siamo arrivati lì solo dopo le 17 e può darsi che nelle ore più
calde il mare sia più "balneabile".




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Vecchio 29-03-2011, 00.38.39
Matteo Grazzini
 
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Predefinito Re: Creta Rodi o altro?

"Uno Nuovo" <Uno@nuovo.it> ha scritto nel messaggio
news:iml1bl$umj$1@dont-email.me...[color=blue]
> Ciao a tutti,
>
> Rodi è molto più piccola ma ha prevalenemente scogli.[/color]

Non è mica vero. E' vero sì che alcune delle spiagge più belle hanno scogli
(zona terme di Kalithea, altre vicine all'Anthony Quinn bay...) ma ce ne
sono molte in ghiaia fine o molto fine e alcune anche in sabbia finissima
(tipo la golden beach).

Quest'anno torno a Rodi per la quarta volta, l'ultima è stata nel 2003.
Adesso ho famiglia e una bambina piccola, ma ho scelto Rosi proprio perchè
offre un mare stupendo e spiagge poco affollate, soprattutto da Lindos in
giù, verso Prassonissi...

Qui racconto una ventina (mi pare) di spiagge visitate nel 2003

[url]http://matteograzzini.xoom.it/virgiliowizard/rodi?SESSaef740a07b05df9ae6386f7aa8cf84ff=82d25a2d473cab037cd586589932ba8d[/url]

Le spiagge

Rodi
Ovviamente tutto il perimetro della città nuova è bagnato dal mare ma le
spiagge, pur molto frequentate, non sono certo il punto di forza. Dal lato
di Ixia c'è la cosiddetta "Windy beach", così chiamata perché per tutto il
giorno il vento la fa da padrone: leggero al mattino e via via sempre più
intenso con il passare delle ore. Non c'è quasi mai la sabbia ma solo
ciottoli e piccoli sassi non proprio comodissimi per chi non vuol noleggiare
un lettino o una sdraio. L'acqua è molto chiara vicino alla riva e scura al
largo ma non limpida, visto che le onde contribuiscono ad intorbarla. La
spiaggia più frequentata della città è quella a ridosso del Casinò, dove ci
sono stabilimenti balneari sullo stile italiano e dove si trova il
trampolino in mezzo al mare meta dei temerari tuffatori. C'è molto movimento
sia di giorno che di sera ma anche in questo caso l'acqua è mossa dalle
onde. Più calma la costa dalla parte di Mandraki, ma la presenza dei due
porti (antico e moderno) limita al massimo gli spazi balneabili, dove si
rifugiano soprattutto i turisti sprovvisti di mezzi di locomozione.
Reni Koskinou
E' la prima spiaggia che si trova uscendo dalla città in direzione di
Lindos. Gli accessi alla spiaggia di sabbia sono pochi e nascosti, anche se
si può raggiungere il mare passando dalle strade che portano ai due alberghi
più grandi della zona, l'Eden Rock e il Paradise Village, mentre dalla parte
del Kresten la spiaggia è privata. Il mare è calmo, preludio di quella
splendida costa che si allunga verso Kallithea e Faliraki.
Kallithea
Kallithea racchiude in meno di un chilometro alcune delle spiagge più belle
dell'isola. Il luogo è famoso per i resti delle terme, una volta meta di
turisti in cerca di sollievo dai dolori ed ora abbandonate (salvo un
parziale tentativo di restauro): dopo la visita si può fare il bagno alla
bella ma piccola (minuscola e affollata) spiaggia adiacente le terme. L'acqua
è limpida, verde e ricca di pesci da ammirare con una semplice maschera da
sub, accessorio obbligatorio per godersi interamente la bellezza delle
spiagge della costa est. Duecento metri più a sud delle terme ci si imbatte
nella cosidetta "Tassos Beach", che inizia con la spiaggia omonima e finisce
con la "Nicola's Beach" dopo altri duecento metri. Entrambe le spiagge
meritano i 6 euro da pagare per due lettini più ombrellone (3 euro a testa):
la prima è più raccolta e riparata dagli scogli, la seconda è quella che
preferisco (Matteo) in assoluto e che ho visitato per ben sei volte in tre
vacanze. La Nicola's infatti è una piccola baia raggiungibile sia in auto
che in motorino: sabbia (poca) e scogli (molti) si alternano di fronte ad un
chiosco che funge da bar e ristorante dove si mangia molto bene spendendo il
giusto (ma occhio al pesce fresco, i gamberi fritti costano 17 euro al
piatto!!). L'accesso al mare è assicurato da scalette in ferro che partono
dagli scogli e finiscono in un'acqua calma, limpida e di un blu così intenso
da obbligarti a restare a mollo per ore. Il fondale è pieno di scogli che,
all'improvviso, si aprono su profonde voragini sabbiose illuminate dai raggi
del sole; visto che l'acqua è molto salata si sta a galla senza fatica con
la faccia rivolta in giù per guardare i mille pesci che ti sfiorano mentre
respiri con il boccaglio. Una delizia per chi ama il mare!!
Faliraki
E' una spiaggia in "stile Rimini": molti ombrelloni, locali che dal
lungomare fanno arrivare la musica anche nel pomeriggio. Nel 2000 e nel 2001
c'era anche una gru per il bungee jumping, nel 2003 era spostata più a nord
ma non l'abbiamo vista in funzione; probabilmente la moda dei lanci è
passata. Rispetto alle vacanze degli anni scorsi questa volta non abbiamo
visto neanche i concorsi per "miss maglietta bagnata" e l'animazione in
spiaggia ma può darsi che la nostra visita sia arrivata in un giorno di
calma piatta. La spiaggia è di sassi e ciottoli, il mare meno attraente
rispetto a Kallithea e Ladiko. Immancabile, comunque, la presenza delle
belle turiste nordiche, le stesse che di sera invadono i locali e le strade
di Faliraki. La spiaggia più bella di Faliraki, quella a ridosso di capo
Ladiko, è ricca di scogli e chiusa da una baia che assicura l'assenza di
onde, ed è riservata ai nudisti. E' indicata solo da un piccolo cartello e
così ci vanno solo le persone che sanno della sua esistenza: ci sono lettini
e sdraio e, come nelle altre spiagge, c'è un bagnino (vestito) che passa a
riscuotere.
Ladiko
Il cartello per la Ladiko Bay si trova in cima alla salita che separa
Faliraki dalla baia di Afantou. Svoltando a sinistra si va verso Ladiko,
dove si trovano gli appartamenti Zoe, il Ladiko Hotel, un ristorante e due
spiagge, la Ladiko Beach e la famosa Anthony Quinn Bay. Nel 2000 mi sono
fermato (Matteo) alla Ladiko perché la Anthony Quinn era piena: il colore
del mare era del blu più bello che abbia mai visto, soprattutto al di là di
una barriera di scogli che protegge la spiaggia, piccola e super affollata.
Uno dei bagni più lunghi e più belli fatti in vita mia. Nel 2003 siamo
andati con Anna alla Anthony Quinn, arrivando abbastanza presto (le 10, 30
circa) ma trovando già quasi tutti i posti occupati. La spiaggia si chiama
così perché era stata donata dal governo greco all'attore, che aveva reso
famoso il mare ellenico con il film "Zorba il greco": Quinn aveva appena
iniziato i lavori per la costruzione di una villa a ridosso della baia
(aveva in pratica solo messo un cancello per chiudere la proprietà) quando
il cambio alla guida del governo portò all'abolizione della proprietà
privata e alla confisca della baia. Ma il nome è rimasto ed è rimasto anche
il mare splendido, l'acqua limpida e il via vai di turisti che arrivano
anche via mare. E' uno dei punti imperdibili per chi trascorre le vacanze a
Rodi, ma la grande affluenza di turisti e la babele di lingue impediscono di
godersi la giornata di sole in tranquillità e non tutti hanno rispetto del
mare e della spiaggia. Peccato perché è uno dei posti più caratteristici e
romantici di tutta l'isola. Tra la Ladiko e la Quinn c'è anche una
spiaggetta molto piccola con una dozzina di ombrelloni: è sicuramente più
tranquilla ma è quasi impossibile trovare un posto libero.
Afantou
Questa spiaggia l'abbiamo vista solo da lontano e dall'alto (vedi monastero
di Tsampika): è sabbiosa, ampia e con il mare molto calmo. Nonostante la
presenza di numerosi alberghi e villaggi ci sono ampi spazi di spiaggia
libera.
Kolimpia
Una mezza delusione. A Kolimpia infatti speravamo di trovare, dopo alcuni
consigli, un ristorante ottimo a prezzi ottimi e una spiaggia al livello
delle altre già viste. Invece il ristorante si è rivelato molto turistico e
con prezzi non certo bassi; così abbiamo deciso di cambiare, "rifugiandoci"
in un altro ristorante lungo la strada principale dove la velocità non è
certo tra i pregi della cucina ma dove abbiamo mangiato bene, a parte un
bollente caffè greco che Anna, ignara delle modalità di degustazione di tale
bevanda (come dice Abatantuono in Mediterraneo "bisogna aspettare che la
polvere si depositi sul fondo, non ci vuole fretta"), mi ha fatto gettare in
un vaso di fiori. Le spiagge invece sono ben tre: una a sinistra del bivio
che si trova alla fine della strada che porta al mare e due a destra. Quella
a sinistra è quella dove abbiamo cercato il ristorante ed è piccola e
attrezzata con ombrelloni e sdraio ma non sappiamo che tipo di acqua ci sia
perché non ci siamo nemmeno affacciati. Tranquilla, attrezzata con
ombrelloni e lettini e con un piccolo bar dove non c'è molta scelta e quasi
tutto è congelato, è invece la spiaggia centrale, la peggiore tra quelle
viste in due settimane. I punti deboli? Acqua torba a causa del fondo
sabbioso (dove c'è anche dell'erba viscida), strano comportamento di chi la
gestisce (alle 18 ci hanno fatto alzare dai lettini perché dovevano
chiuderli e incatenarli agli ombrelloni) e l'impossibilità di fare una
passeggiata visto che la spiaggia è chiusa in una piccola baia naturale e l'unico
punto per camminare è in vetta a una scogliera battuta dal sole. In più, ma
non dipende dalla spiaggia, abbiamo dovuto assistere alla doccia di un tipo,
sicuramente straniero, che, senza curarsi della presenza delle altre
persone, si è tolto gli slip allietandoci la giornata con la visione dei
suoi attributi...La spiaggia a destra l'abbiamo vista dall'alto e, visto che
è frequentata dai clienti di due grandi villaggi turistici della zona, l'abbiamo
evitata per non rimanere intrappolati tra centinaia di persone.
Tsampika
E' la spiaggia che si trova ai piedi del santuario. Quando ci siamo stati l'abbiamo
trovata piena di gente, ben organizzata e con un ampio spazio destinato a
spiaggia libera proprio ai piedi del picco sormontato dal santuario. Ci
siamo distesi "ancorando" gli asciugamani con delle pietre per combattere le
prime folate di vento che stavano arrivando. Il mare è molto pulito ma
proprio il vento getta in acqua borse di plastica e bottigliette sfuggite al
controllo dei bagnanti o magari abbondanate per maleducazione. Siamo rimasti
al sole per diverse ore ma verso le 17 siamo dovuti tornare al motorino
perché il vento era aumentato d'intensità e le folate ci gettavano addosso
la sabbia con una potenza tale da farci male.A giudicare dai nostri vicini
di asciugamano la spiaggia è amata anche da chi preferisce l'abbronzatura
integrale, visto che abbiamo trascorso la giornata con il sedere di un
tedesco a meno di tre metri di distanza. Comunque questa spiaggia merita
davvero una visita.
Stegna
E' la spiaggia di Archangelos ma si trova a un paio di chilometri dal paese
e in fondo ad una gola attraverso la quale si snoda una strada a tornanti.
Arrivati in fondo alla discesa abbiamo trovato un piccolo borgo di case di
pescatori con una spiaggia sassosa e poco affollata e con poche costruzioni
destinate al turismo (unica eccezione un grande complesso alberghiero
proprio dove termina la strada). Non ci siamo fermati perché non avevamo
tempo ma anche Stegna merita una visita, magari per pranzare in uno dei
locali che si affacciano sulla spiaggia, dove sembra d'obbligo ordinare del
pesce fresco!
Agati Beach
E' detta "golden beach" perché il colore della sabbia ricorda quello dell'oro.
In effetti la sabbia di questa spiaggia è la migliore tra quelle viste a
Rodi. Per arrivare a Santa Agata (c'è una chiesa minuscola dedicata a questa
santa proprio ad una delle estremità della spiaggia) bisogna girare verso
Charaki all'altezza del bivio che dalla parte opposta porta a Malona: il
bivio si riconosce anche perché vicino ci sono delle enormi serre
abbandonate e in parte crollate e un monumento funebre (vedi anche Massari)
subito dopo un ponte. Trecento metri dopo aver svoltato e prima di arrivare
a Charaki (che ha comunque una spiaggia propria che non abbiamo visto),
sulla sinistra, inizia una strada sterrata (c'è anche il cartello per la
spiaggia). Dopo meno di un chilometro si trovano sulla destra i ruderi del
castello di Feraklos: sono visitabili ma c'è rimasto poco e niente. Andando
ancora avanti si trova la spiaggia. E' attrezzata con ombrelloni e lettini
(consigliati: il prezzo di sei euro vale la possibilità di godersi la
spiaggia in comodità) e al bar i padroni parlano italiano, anche se in modo
un po' grossolano.Il mare è una piscina a cielo aperto con il fondo liscio e
sabbioso, tanti pesci e con l'acqua limpidissima. In più il livello sale
gradualmente, con la gente che non è costretta ad ammassarsi vicino alla
riva per rimanere in un punto dove si tocca: senza maschera e boccaglio si
perde molto del divertimento. Se si ha voglia di fare una passeggiata si può
andare verso sinistra, salendo poco per arrivare alla chiesetta, la più
piccola in assoluto mai vista! Accanto c'è anche una grotta, e la sera
questa è meta di gruppi di amici che accendono falò in riva al mare. D'obbligo
indossare sandali, scarpe o ciabatte, vista la presenza delle caprette che
disseminano ricordini in qua e in là. La giornata alla Sant'Agathi beach è
stata perfetta. Non c'era (almeno non quel giorno) il caos trovato in altre
spiagge, ti potevi godere il silenzio e la pace, avevi i tuoi spazi e potevi
restare sul bagnoasciuga anche per ore. Una delle migliori, quindi.
Kalathos
Siamo già molto vicini a Lindos e per questo l'attenzione di molti turisti
non è dedicata a questa insenatura molto ampia nella quale si trovano tratti
di spiaggia libera e tratti con ombrelloni e lettini. Noi l'abbiamo vista
solo dall'alto, apprezzando il colore dell'acqua e l'assenza di onde. Ci è
sembrata anche poco affollata in proporzione alla grandezza.
Vliha
E' la spiaggia che si trova prima di arrivare a Lindos ed è frequentata
quasi esclusivamente dai clienti dei tre-quattro alberghi che in pratica
formano questo piccolo borgo, sormontato dal gigantesco Lindos Village che,
da solo, è grande più del doppio degli altri alberghi messi insieme. Di
giorno non ci siamo stati, dopo cena abbiamo fatto una puntatina in cerca di
locali dove prendere un gelato ma c'è veramente poco.
Lindos (San Paolo)
La leggenda vuole che San Paolo sia sbarcato a Rodi proprio all'altezza di
Lindos, approdando all'interno della piccola baia rotonda che si trova ai
piedi dell'acropoli e alla quale si accede svoltando a sinistra verso il
campo sportivo appena dopo aver passato l'ultimo parcheggio di Lindos. La
spiaggia è minuscola, il pagamento degli ombrelloni è quasi obbligatorio
visto che gli spazi liberi sono minimi, non c'è neppure la doccia e il sole
tramonta prima che altrove proprio a causa della presenza della rocca di
Lindos. Eppure la baia di San Paolo va vista: il colore dell'acqua, il
fondale ricco di scogli e pesci, la presenza della chiesetta dedicata a San
Paolo dove i giovani di Rodi vanno a sposarsi (abbiamo visto noi una coppia
che si è sposata alle 17 con il sole che iniziava ad abbassarsi.) e il
numero ridotto di turisti che trovano posto (altri arrivano con i barconi
che effettuano gite quotidiane) fanno di questa spiaggia un luogo romantico
sia di giorno che di sera. Da non perdere assolutamente.
Lindos
Ma Lindos ha anche una spiaggia ben più grande, organizzata e. costosa. Una
giornata di mare sulla spiaggia di Lindos costa, tra ombrelloni e pranzo,
più che in un altro posto qualsiasi sull'isola. In più è meta della maggior
parte dei turisti che arrivano in autobus, auto, motorino e nave (Lindos
infatti è tappa obbligata anche per crociere con navi di piccola e media
grandezza) e quindi è rumorosa, anche se l'acqua è limpida e la vista sull'acropoli
è meravigliosa. Questi i pregi e i difetti: noi l'abbiamo evitata...
Cannoni di Navarone beach
E' la baia dove sono state girate le scene di guerra del film "I cannoni di
Navarone" e da allora (saranno passati almeno quaranta anni) niente sembra
essere cambiato. A questa baia si accede prendendo la strada che porta al
Lindos Memories, elegante e nuovo complesso alberghiero ai margini della
spiaggia, e, sfruttando un marciapiedi che inizia al parcheggio dell'hotel,
si accede al mare. La spiaggia è sassosa con poca sabbia, ha alle spalle un
campo arido dove pascolano le capre e all'estrema destra (guardando il mare)
un promontorio brullo in stile Gran Canyon. Per questo è poco conosciuta e
frequentata: al massimo si possono trovare una trentina di persone e il
silenzio è quasi assoluto. Il mare è un continuo alternarsi di scogli
affioranti, distese di sabbia fine e rocce più basse. Si può camminare per
oltre trecento metri senza che l'acqua arrivi più in alto delle spalle, poi
si apre una distesa di acqua cristallina con centinaia di pesci.Questa
spiaggia è una chicca riservata a pochi fortunati turisti (noi l'abbiamo
scoperta perché il nostro albergo era a trecento metri). Per godersela al
meglio è necessario avere ai piedi ciabatte o sandali prima di avventurarsi
sugli scogli scivolosi. Meritevole.
Pefki
Questa spiaggia non è consigliata o segnalata su nessuna guida e quindi noi
abbiamo dedicato attenzione a questo luogo solo di sera. La spiaggia
comunque è molto ampia e organizzata. Di più non possiamo dire per mancanza
di elementi.
Lardos Bay
Qua bisogna fare una distinzione. La Lardos Bay inizia appena usciti da
Pefki e dopo aver svoltato in direzione di Lardos ma per "Bay" si intende la
distesa di sabbia e stabilimenti balneari che si trova lungo la strada e che
noi abbiamo visto solo di sfuggita in motorino. Però ci siamo fermati in un
luogo isolato, proprio appena iniziato il lungomare: vicino ci sono delle
cave e alcuni stabilimenti per l'estrazione della ghiaia (almeno così
pareva) e in quel punto ci doveva essere anche un molo artificiale al quale
attraccavano piccole imbarcazioni. Del molo rimane solo la forma allungata
in cemento e quel tratto di scogliera sembra abbandonato. Così abbiamo
parcheggiato, siamo scesi lungo il breve dirupo e ci siamo trovati da soli
con a disposizione un posto stupendo per prendere il sole e fare il bagno. L'acqua
è limpidissima, il fondale è subito molto alto con voragini tra scoglio e
scoglio e ci sono tanti pesci, anche troppi, visto che siamo usciti dall'acqua
per evitare di entrare a contatto con alcuni di loro... Per chi ha
confidenza con i pesci e con il resto della popolazione marina e può fare a
meno di avere la doccia a pochi metri dall'asciugamano questo è il posto più
adatto!!
Kiotari
E' la spiaggia di un luogo che non esiste. Kiotari infatti è solo il nome
della spiaggia, alle spalle della quale sono stati costruiti due enormi e
costosi complessi turistici e un centro commerciale ancora da ultimare. Così
questa spiaggia molto ampia (sterminata è il termine più adatto) inizia dove
c'è il primo cartello pubblicitario di uno dei villaggi e finisce dove
arriva l'occhio umano in direzione di Gennadi. La prima volta che ci siamo
stati abbiamo scelto di svoltare a sinistra al bivio al quale si arriva dopo
aver girato verso la spiaggia. I cartelli dicevano che avremmo trovato solo
un ristorante, mentre a destra si andava verso i due villaggi e altri
negozi.Siamo arrivati alla spiaggia dopo duecento metri e non abbimao certo
faticato a trovare posto: lo spazio riservato agli ombrelloni (collegati al
ristorante) è minimo e deserto. Tutto il resto della spiaggia è libero e ci
siamo sistemati subito sui ciottoli vicino al bagnasciuga: in tutto (in
almeno cinque-seicento metri) eravamo in nove: quattro coppie (una di
nudisti, ma l'abbiamo scoperto solo guardando la spiaggia con lo zoom della
telecamera) e un turista impegnato nella lettura di un libro. Avremmo potuto
denudarci, fare l'amore, strangolarci a vicenda, cantare o fare qualsiasi
altra cosa senza che gli altri se ne accorgessero: in questo paradiso della
tranquillità il mare è più fresco che in altri posti, il fondo è sassoso con
pochi pesci ma le onde ti cullano e ti rilassano ulteriormente. A pranzo
siamo andati al ristorante (si chiama "To Kastro" o qualcosa di simile e il
padrone è simpatico anche se un po' invadente) e abbiamo mangiato bene
spendendo il giusto: resta da chiedersi come il locale possa andare avanti
con così poche persone sulla spiaggia anche se probabilmente è aperto anche
la sera e offre una vista romantica sulla baia. La seconda volta abbiamo
scelto di svoltare a destra verso i villaggi. La spiaggia è la stessa
(ciottoli, mare fresco.) ma molto più organizzata, con bar e ristoranti dove
i clienti dei villaggi (dove evidentemente si alloggia con la formula "all
inclusive" non pagano niente semplicemente facendo vedere un braccialetto).
All'estrema destra c'è comunque una spiaggia con ombrelloni e lettini (5
euro due persone) aperta anche ai comuni mortali che assicura calma e
tranquillità oltre a docce molto calde e bagni (costruiti per i clienti dei
villaggi) ben più grandi di quello che avevamo noi in albergo.
Quindi: tutti a Kiotari se amate la calma e l'organizzazione.
Da Gennadi a Plimmyri
Abbiamo raggruppato tutte insieme le spiagge dei 15-20 chilometri a sud di
Kiotari. Man mano che ci si avvicina alla parte più meridionale dell'isola
le persone in spiaggia diminuiscono, così come gli ombrelloni. La costa è
spazzata dal vento, che in alcuni casi può essere fastidioso, e per questo
non ci siamo fermati, preferendo proseguire in direzione di Prassonissi.
Prassonissi
La spiaggia di Prassonissi è nota per due motivi: vento e unione dei due
mari, separati, con la bassa marea, solo da una sottile striscia di sabbia.
Questo equivale a due cose: impossibilità di fare il bagno e possibilità di
stare con un piede nel mare mosso e con l'altro in quello calmo. Non si può
fare il bagno (o meglio, non è affatto consigliabile) perché il vento è
forte e freddo (per quanto può essere freddo d'agosto) ma soprattutto perché
si rischia di essere investiti da uno dei cento e più windsurf che si
muovono in quel braccio di mare. Prassonissi infatti è la metà degli
appassionati di questo sport che vengono da ogni parte del mondo per
sfruttare il vento così forte: nel parcheggio (che non è altro che la parte
iniziale della spiaggia) abbiamo visto camper con targhe statunitensi e
australiane e nel mare windsurf fatti in ogni modo immaginabile. L'unico
punto tranquillo è proprio la lingua sabbiosa che unisce Rodi all'isola di
Prassonissi, d'estate raggiungibile anche a piedi.
Apolakkia
Altra distesa di sabbia praticamente deserta. La zona è poco turistica, o
meglio, non ci sono complessi alberghieri e residenziali per lunghi
soggiorni. Chi va da quelle parti è per fare un giro completo dell'isola o
per visitare Monolithos. E proprio da Monolithos (che è in cima a una
collina) abbiamo visto questa parte di costa: anche guardando con lo zoom
non siamo riusciti a scorgere alcun bagnante in uno spazio di almeno tre
chilometri (ma la spiaggia è lunga più o meno quindici chilometri).
Pelekito
Spiaggia sassosa e ventosa ai piedi (quasi) del castello di Monolithos. Ci
si arriva prendendo la strada che dal piccolo parcheggio del castello scende
verso il mare. La spiaggia sembra vicina e invece bisogna fare almeno un
paio di chilometri prima di arrivare al mare: lungo la strada ci sono
sentieri che scendono fino agli scogli ma il mare è mosso ed è meglio
proseguire fino al parcheggio della spiaggia (la strada termina lì).
Pelekito è una baia chiusa da un promontorio dove si può salire per ammirare
il panorama e per farsi spettinare dal vento fortissimo: non abbiamo fatto
il bagno per il vento, per le onde e perché l'acqua diventa subito profonda.
Comunque siamo arrivati lì solo dopo le 17 e può darsi che nelle ore più
calde il mare sia più "balneabile".




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  #98  
Vecchio 30-03-2011, 00.56.01
L'egiziano
 
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Predefinito Re: Creta Rodi o altro?


"Uno Nuovo" ha scritto nel messaggio news:iml1bl$umj$1@dont-email.me...

Ciao a tutti,

sto organizzando le mie ferie d'agosto (da bravo italiano).
Premetto che ho visto tutto ciò che il mare italiano del Sud possa offrire
(sicilia,calabria,sardegna e puglia).
- Se hai visto quei mari ( e mi riferisco principalmente a certe
spiagge/scogli (anche se a te non piacciono)
della Sardegna e della Calabria) è difficile andare all'estero e trovare di
meglio se non fare migliaia di miglia

Premetto anche che amo il fondale sabbioso e lo preferisco di gran lunga a
quello scoglioso. Considerando il periodo vale la pena andare a rodi o a
creta o troverò un
mare identico o addirittura peggiore delle suddette zone?
- Vedi sopra

Il viaggio aereo e il maggior prezzo valgono secondo voi la candela?
- Non hai specificato la composizione dei vacanzieri per dare una risposta
puntuale

Nel caso in cui valesse la pena, quale meta consigliate tra le due?
Ho letto molte critiche negative a creta (farei base a chania e spostamenti
soprattutto zona sud e ovest), soprattutto sul mare che non è paragonabile a
quello della grecia.
- A mio avviso sei già sulla strada giusta per l'alloggio se consideri Creta

Rodi è molto più piccola ma ha prevalenemente scogli.
- Chi lo ha detto? E' carinissima basta solo sapere dove alloggiare per
vedere quello che
è strettamente necessario senza strafare

Aiutatemi
-Hai un aeroporto di preferenza per le due destinazioni?
In base a questo elemento aggiunto ai giorni a disposizione e alla
composizione della "famiglia" sarà possibile dare
indicazioni maggiori accludendo magari una rece meglio se hai un e-mail in
pvt.

Grazie.
-Prego

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  #99  
Vecchio 30-03-2011, 00.56.01
L'egiziano
 
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"Uno Nuovo" ha scritto nel messaggio news:iml1bl$umj$1@dont-email.me...

Ciao a tutti,

sto organizzando le mie ferie d'agosto (da bravo italiano).
Premetto che ho visto tutto ciò che il mare italiano del Sud possa offrire
(sicilia,calabria,sardegna e puglia).
- Se hai visto quei mari ( e mi riferisco principalmente a certe
spiagge/scogli (anche se a te non piacciono)
della Sardegna e della Calabria) è difficile andare all'estero e trovare di
meglio se non fare migliaia di miglia

Premetto anche che amo il fondale sabbioso e lo preferisco di gran lunga a
quello scoglioso. Considerando il periodo vale la pena andare a rodi o a
creta o troverò un
mare identico o addirittura peggiore delle suddette zone?
- Vedi sopra

Il viaggio aereo e il maggior prezzo valgono secondo voi la candela?
- Non hai specificato la composizione dei vacanzieri per dare una risposta
puntuale

Nel caso in cui valesse la pena, quale meta consigliate tra le due?
Ho letto molte critiche negative a creta (farei base a chania e spostamenti
soprattutto zona sud e ovest), soprattutto sul mare che non è paragonabile a
quello della grecia.
- A mio avviso sei già sulla strada giusta per l'alloggio se consideri Creta

Rodi è molto più piccola ma ha prevalenemente scogli.
- Chi lo ha detto? E' carinissima basta solo sapere dove alloggiare per
vedere quello che
è strettamente necessario senza strafare

Aiutatemi
-Hai un aeroporto di preferenza per le due destinazioni?
In base a questo elemento aggiunto ai giorni a disposizione e alla
composizione della "famiglia" sarà possibile dare
indicazioni maggiori accludendo magari una rece meglio se hai un e-mail in
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Vecchio 30-03-2011, 00.56.01
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"Uno Nuovo" ha scritto nel messaggio news:iml1bl$umj$1@dont-email.me...

Ciao a tutti,

sto organizzando le mie ferie d'agosto (da bravo italiano).
Premetto che ho visto tutto ciò che il mare italiano del Sud possa offrire
(sicilia,calabria,sardegna e puglia).
- Se hai visto quei mari ( e mi riferisco principalmente a certe
spiagge/scogli (anche se a te non piacciono)
della Sardegna e della Calabria) è difficile andare all'estero e trovare di
meglio se non fare migliaia di miglia

Premetto anche che amo il fondale sabbioso e lo preferisco di gran lunga a
quello scoglioso. Considerando il periodo vale la pena andare a rodi o a
creta o troverò un
mare identico o addirittura peggiore delle suddette zone?
- Vedi sopra

Il viaggio aereo e il maggior prezzo valgono secondo voi la candela?
- Non hai specificato la composizione dei vacanzieri per dare una risposta
puntuale

Nel caso in cui valesse la pena, quale meta consigliate tra le due?
Ho letto molte critiche negative a creta (farei base a chania e spostamenti
soprattutto zona sud e ovest), soprattutto sul mare che non è paragonabile a
quello della grecia.
- A mio avviso sei già sulla strada giusta per l'alloggio se consideri Creta

Rodi è molto più piccola ma ha prevalenemente scogli.
- Chi lo ha detto? E' carinissima basta solo sapere dove alloggiare per
vedere quello che
è strettamente necessario senza strafare

Aiutatemi
-Hai un aeroporto di preferenza per le due destinazioni?
In base a questo elemento aggiunto ai giorni a disposizione e alla
composizione della "famiglia" sarà possibile dare
indicazioni maggiori accludendo magari una rece meglio se hai un e-mail in
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