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Vecchio 01-10-2007, 15.26.19
alberto
 
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Predefinito Re: Internet, agenzie di viaggi e tour operator... :-)

On 1 Ott, 08:06, "Bnx" <cont...@bnx.it> wrote:
[color=blue]
> Comunque internet ha davvero semplificato le possibilità di gestirsi intoto
> una vacanza esulando dal classico iter < agenzia di viaggi - tour operator >
> e mi domando di conseguenza, aldilà delle mie abitudini che ho sopra
> esposto, quale sia il ruolo attuale delle nostrane agenzie di viaggi e dei
> tour operator ad esse collegate nel moderno mondo legato ai viaggi.
>
> Mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero in genere sul modo di
> prenotazione, se avete dei preconcetti verso il fai da te o viceversa,
> e sapere dunque come organizzate i vostri viaggi, ovvero se
> prenotate tutto per conto vostro o vi servite dell'ausilio di qualche
> agenzia di viaggi o tour operator italiani piuttosto che stranieri.[/color]

Ti rispondo da agente di viaggi. Senza dubbio internet ha aperto una
modalità ulteriore di prenotazione o di programmazione dei viaggi.
Osservo i seguenti fatti :

- solamente una parte di clientela è disposta a fidarsi completamente
della prenotazione on line. M;i spiego, il low cost da poche decine di
euro si può rischiare, un po più difficilmente si mette in gioco il
volo intercontinentale con cifre più cospicue. Stessa cosa per un paio
di giorni in alberghi, la settimana o due in qualche resort, dove il
pagamento è comunque subordinato ad una guarantee policy coperta da
carta di credito crea molte perplessità e reistenze.
Non fare caso al tuo vissuto personale, io mi richiamo alla massa di
transazioni che vedo, alle statistiche di settore cui attingo a mezzo
stampa specializzata oppure associazione, al mio volume di affari che,
nonostante internet mi preme sottolineare, è in crescita dal 2002.

- Non tutte le destinazioni sono agevolmente raggiungibili con
prenotazioni on line. Molte sono ancora legate a tour operator
specializzati (voli charter..) oppure a località presiedute da TO
(Maldive). In molti casi acquistare il solo volo e in loco un albergo
o arrangiarsi è più costoso di un pacchetto.

- La clientela che si serve di internet ha due cose che sono poco
diffuse fra la popolazione normale : tempo e passione, oppure
disponibilità a ricercare e conoscenza. Ecco perchè, parliamo di paesi
EU maggiormente abituati al traffico on line, in Germania nonostante
la propensione a viaggiare maggiormente nel corso dell'anno grazie a
vacanze distribuite su un periodo quasi annuale, i clienti ripetitivi
di siti on line (fonti Opodo...) sono il 12 % del fatturato
turistico.

- I last minute che dovevano soppiantare le abitudini di acquisto
della clientela sono stati oramai relegati a richiami per allodole (o
polli...). Tutti gli operatori, pur usando ancora la denominazione
last minute, si premurano di farti acquistare con notevole anticipo a
prezzi allettanti.

- Questa tendenza ha favorito anche il ritorno (per ora annunciato)
del regime commissionabile delle compagnie aeree. Cosa vuol dire?
Significa che senza l'agenzia che svolge consulenza oppure
semplicemente azione di vendita diretta le varie companies si sono
accorte che lasciando al semplice arbitrio ( o scelta ) del cliente il
volo si corre il rischio di polverizzare il mercato. Di perderne il
controllo e quindi di dover scadere in promozioni sempre più folli.
Il segnale di raggiungimento del fondo del barile lo hanno dato le
principali low cost da quando fanno pagare il bagaglio, il check in
preferenziale e così via. Da quando si riescono anche ad avere voli di
linea a prezzi ragionevoli (settimana scorsa un MXP-CDG_PPT ar
Malpensa/Parigi/Papeete a E 1238,-- in economy con Air France).

Detto questo sono sicuro che una parte di clientela attenta, autonoma
e senza grosse implicazioni familiari o lavorative possa utilizzare
internet per programmarsi i viaggi.
Il grosso della clientela per incompetenza, per mancanza di fiducia (e
ne hanno ragione ancora..), per indisponibilità di tempo, di
manualità, e perchè hanno bisogno di sentirsi consigliare, di essere
certi che la loro benedetta vacanza sia effettivamente la migliore e
priva di rischi e a prezzi certi e non modificabili, insomma costoro
hanno bisogno di agenzie.
L'ho già ripetute alcune volte qui sul NG: agenzia in sè è un termine
vago. Si deve avere l'accortezza di scegliere il proprio fornitore,
come in tutte le cose, buono ed affidabile. Nel nostro mestiere ci
sono professioniosti buoni ma anche tanti ciarlatani, supponenti che
non sanno di cosa stanno parlando. Purtroppo se un cliente ignorante
incontra un agente simile siamo nel problema.

Utilizzare agenzie locali è un buon sistema se si conoscono. Se queste
agenzie hanno una legittimazione anche in termini assicurativi. Fin
tanto che tutto va bene ok, alla prima difficoltà sorgono i problemi,
e te lo dice uno che dal 1988 è in trincea con il proprio nome.
Ricordo netto di tre ragazze che sono andate in Kenia con il solo
volo. Hanno avuto un incidente stradale durante una escursione a
Tsavo, per fortuna i genitori si sono ricordati di me (non che sia
Nembo Kid..) ma in pochi giorni due erano già in Italia, altrimenti le
avrebbero lasciate alla loro mercè e a quella dela consolato.
Io utilizzo in alcuni paesi agenti che conosco personalmente e conj i
quali ho degli accordi. Allora funziona.

Se non ti è mai successo un overbooking, una mancata prenotazione in
qualche paese lontano, un imprevisto, allora sei stato decisamente
fortunato. Il compito di un buon agente è di farti andare in quel
paese alle migliori condizioni, in sicurezza e con la certezza di
trascorrere il tuo periodo di vacanze in serenità e con la certezza di
ritornare. Se ci pensi non è una responsabilità da poco e non tutti
sanno portarla o sono disponibili a farlo.

Oggi i pacchetti fissi li offre solamente Bluvacanze e organizzazioni
simili (vacanzifici..), un agente di solida esperienza è in grado di
farti arrivare, e tornare, ovunque a spese certe e con poche sorprese.
Il successo dei viaggi di lusso è eclatante. Chi può spendere, ed
evidentemente ve ne sono, ha aumentato del 29 % in un anno i propri
acquisti. Si tratta di vacanze di nicchia che stanno surclassando come
volumi quelle on line. Questa è la ragione per cui una buona agenzia
non si accorge che la clientela sta muovendosi da una parte all'altra.


Al


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Vecchio 01-10-2007, 15.26.19
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On 1 Ott, 08:06, "Bnx" <cont...@bnx.it> wrote:
[color=blue]
> Comunque internet ha davvero semplificato le possibilità di gestirsi intoto
> una vacanza esulando dal classico iter < agenzia di viaggi - tour operator >
> e mi domando di conseguenza, aldilà delle mie abitudini che ho sopra
> esposto, quale sia il ruolo attuale delle nostrane agenzie di viaggi e dei
> tour operator ad esse collegate nel moderno mondo legato ai viaggi.
>
> Mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero in genere sul modo di
> prenotazione, se avete dei preconcetti verso il fai da te o viceversa,
> e sapere dunque come organizzate i vostri viaggi, ovvero se
> prenotate tutto per conto vostro o vi servite dell'ausilio di qualche
> agenzia di viaggi o tour operator italiani piuttosto che stranieri.[/color]

Ti rispondo da agente di viaggi. Senza dubbio internet ha aperto una
modalità ulteriore di prenotazione o di programmazione dei viaggi.
Osservo i seguenti fatti :

- solamente una parte di clientela è disposta a fidarsi completamente
della prenotazione on line. M;i spiego, il low cost da poche decine di
euro si può rischiare, un po più difficilmente si mette in gioco il
volo intercontinentale con cifre più cospicue. Stessa cosa per un paio
di giorni in alberghi, la settimana o due in qualche resort, dove il
pagamento è comunque subordinato ad una guarantee policy coperta da
carta di credito crea molte perplessità e reistenze.
Non fare caso al tuo vissuto personale, io mi richiamo alla massa di
transazioni che vedo, alle statistiche di settore cui attingo a mezzo
stampa specializzata oppure associazione, al mio volume di affari che,
nonostante internet mi preme sottolineare, è in crescita dal 2002.

- Non tutte le destinazioni sono agevolmente raggiungibili con
prenotazioni on line. Molte sono ancora legate a tour operator
specializzati (voli charter..) oppure a località presiedute da TO
(Maldive). In molti casi acquistare il solo volo e in loco un albergo
o arrangiarsi è più costoso di un pacchetto.

- La clientela che si serve di internet ha due cose che sono poco
diffuse fra la popolazione normale : tempo e passione, oppure
disponibilità a ricercare e conoscenza. Ecco perchè, parliamo di paesi
EU maggiormente abituati al traffico on line, in Germania nonostante
la propensione a viaggiare maggiormente nel corso dell'anno grazie a
vacanze distribuite su un periodo quasi annuale, i clienti ripetitivi
di siti on line (fonti Opodo...) sono il 12 % del fatturato
turistico.

- I last minute che dovevano soppiantare le abitudini di acquisto
della clientela sono stati oramai relegati a richiami per allodole (o
polli...). Tutti gli operatori, pur usando ancora la denominazione
last minute, si premurano di farti acquistare con notevole anticipo a
prezzi allettanti.

- Questa tendenza ha favorito anche il ritorno (per ora annunciato)
del regime commissionabile delle compagnie aeree. Cosa vuol dire?
Significa che senza l'agenzia che svolge consulenza oppure
semplicemente azione di vendita diretta le varie companies si sono
accorte che lasciando al semplice arbitrio ( o scelta ) del cliente il
volo si corre il rischio di polverizzare il mercato. Di perderne il
controllo e quindi di dover scadere in promozioni sempre più folli.
Il segnale di raggiungimento del fondo del barile lo hanno dato le
principali low cost da quando fanno pagare il bagaglio, il check in
preferenziale e così via. Da quando si riescono anche ad avere voli di
linea a prezzi ragionevoli (settimana scorsa un MXP-CDG_PPT ar
Malpensa/Parigi/Papeete a E 1238,-- in economy con Air France).

Detto questo sono sicuro che una parte di clientela attenta, autonoma
e senza grosse implicazioni familiari o lavorative possa utilizzare
internet per programmarsi i viaggi.
Il grosso della clientela per incompetenza, per mancanza di fiducia (e
ne hanno ragione ancora..), per indisponibilità di tempo, di
manualità, e perchè hanno bisogno di sentirsi consigliare, di essere
certi che la loro benedetta vacanza sia effettivamente la migliore e
priva di rischi e a prezzi certi e non modificabili, insomma costoro
hanno bisogno di agenzie.
L'ho già ripetute alcune volte qui sul NG: agenzia in sè è un termine
vago. Si deve avere l'accortezza di scegliere il proprio fornitore,
come in tutte le cose, buono ed affidabile. Nel nostro mestiere ci
sono professioniosti buoni ma anche tanti ciarlatani, supponenti che
non sanno di cosa stanno parlando. Purtroppo se un cliente ignorante
incontra un agente simile siamo nel problema.

Utilizzare agenzie locali è un buon sistema se si conoscono. Se queste
agenzie hanno una legittimazione anche in termini assicurativi. Fin
tanto che tutto va bene ok, alla prima difficoltà sorgono i problemi,
e te lo dice uno che dal 1988 è in trincea con il proprio nome.
Ricordo netto di tre ragazze che sono andate in Kenia con il solo
volo. Hanno avuto un incidente stradale durante una escursione a
Tsavo, per fortuna i genitori si sono ricordati di me (non che sia
Nembo Kid..) ma in pochi giorni due erano già in Italia, altrimenti le
avrebbero lasciate alla loro mercè e a quella dela consolato.
Io utilizzo in alcuni paesi agenti che conosco personalmente e conj i
quali ho degli accordi. Allora funziona.

Se non ti è mai successo un overbooking, una mancata prenotazione in
qualche paese lontano, un imprevisto, allora sei stato decisamente
fortunato. Il compito di un buon agente è di farti andare in quel
paese alle migliori condizioni, in sicurezza e con la certezza di
trascorrere il tuo periodo di vacanze in serenità e con la certezza di
ritornare. Se ci pensi non è una responsabilità da poco e non tutti
sanno portarla o sono disponibili a farlo.

Oggi i pacchetti fissi li offre solamente Bluvacanze e organizzazioni
simili (vacanzifici..), un agente di solida esperienza è in grado di
farti arrivare, e tornare, ovunque a spese certe e con poche sorprese.
Il successo dei viaggi di lusso è eclatante. Chi può spendere, ed
evidentemente ve ne sono, ha aumentato del 29 % in un anno i propri
acquisti. Si tratta di vacanze di nicchia che stanno surclassando come
volumi quelle on line. Questa è la ragione per cui una buona agenzia
non si accorge che la clientela sta muovendosi da una parte all'altra.


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Vecchio 01-10-2007, 15.26.19
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On 1 Ott, 08:06, "Bnx" <cont...@bnx.it> wrote:
[color=blue]
> Comunque internet ha davvero semplificato le possibilità di gestirsi intoto
> una vacanza esulando dal classico iter < agenzia di viaggi - tour operator >
> e mi domando di conseguenza, aldilà delle mie abitudini che ho sopra
> esposto, quale sia il ruolo attuale delle nostrane agenzie di viaggi e dei
> tour operator ad esse collegate nel moderno mondo legato ai viaggi.
>
> Mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero in genere sul modo di
> prenotazione, se avete dei preconcetti verso il fai da te o viceversa,
> e sapere dunque come organizzate i vostri viaggi, ovvero se
> prenotate tutto per conto vostro o vi servite dell'ausilio di qualche
> agenzia di viaggi o tour operator italiani piuttosto che stranieri.[/color]

Ti rispondo da agente di viaggi. Senza dubbio internet ha aperto una
modalità ulteriore di prenotazione o di programmazione dei viaggi.
Osservo i seguenti fatti :

- solamente una parte di clientela è disposta a fidarsi completamente
della prenotazione on line. M;i spiego, il low cost da poche decine di
euro si può rischiare, un po più difficilmente si mette in gioco il
volo intercontinentale con cifre più cospicue. Stessa cosa per un paio
di giorni in alberghi, la settimana o due in qualche resort, dove il
pagamento è comunque subordinato ad una guarantee policy coperta da
carta di credito crea molte perplessità e reistenze.
Non fare caso al tuo vissuto personale, io mi richiamo alla massa di
transazioni che vedo, alle statistiche di settore cui attingo a mezzo
stampa specializzata oppure associazione, al mio volume di affari che,
nonostante internet mi preme sottolineare, è in crescita dal 2002.

- Non tutte le destinazioni sono agevolmente raggiungibili con
prenotazioni on line. Molte sono ancora legate a tour operator
specializzati (voli charter..) oppure a località presiedute da TO
(Maldive). In molti casi acquistare il solo volo e in loco un albergo
o arrangiarsi è più costoso di un pacchetto.

- La clientela che si serve di internet ha due cose che sono poco
diffuse fra la popolazione normale : tempo e passione, oppure
disponibilità a ricercare e conoscenza. Ecco perchè, parliamo di paesi
EU maggiormente abituati al traffico on line, in Germania nonostante
la propensione a viaggiare maggiormente nel corso dell'anno grazie a
vacanze distribuite su un periodo quasi annuale, i clienti ripetitivi
di siti on line (fonti Opodo...) sono il 12 % del fatturato
turistico.

- I last minute che dovevano soppiantare le abitudini di acquisto
della clientela sono stati oramai relegati a richiami per allodole (o
polli...). Tutti gli operatori, pur usando ancora la denominazione
last minute, si premurano di farti acquistare con notevole anticipo a
prezzi allettanti.

- Questa tendenza ha favorito anche il ritorno (per ora annunciato)
del regime commissionabile delle compagnie aeree. Cosa vuol dire?
Significa che senza l'agenzia che svolge consulenza oppure
semplicemente azione di vendita diretta le varie companies si sono
accorte che lasciando al semplice arbitrio ( o scelta ) del cliente il
volo si corre il rischio di polverizzare il mercato. Di perderne il
controllo e quindi di dover scadere in promozioni sempre più folli.
Il segnale di raggiungimento del fondo del barile lo hanno dato le
principali low cost da quando fanno pagare il bagaglio, il check in
preferenziale e così via. Da quando si riescono anche ad avere voli di
linea a prezzi ragionevoli (settimana scorsa un MXP-CDG_PPT ar
Malpensa/Parigi/Papeete a E 1238,-- in economy con Air France).

Detto questo sono sicuro che una parte di clientela attenta, autonoma
e senza grosse implicazioni familiari o lavorative possa utilizzare
internet per programmarsi i viaggi.
Il grosso della clientela per incompetenza, per mancanza di fiducia (e
ne hanno ragione ancora..), per indisponibilità di tempo, di
manualità, e perchè hanno bisogno di sentirsi consigliare, di essere
certi che la loro benedetta vacanza sia effettivamente la migliore e
priva di rischi e a prezzi certi e non modificabili, insomma costoro
hanno bisogno di agenzie.
L'ho già ripetute alcune volte qui sul NG: agenzia in sè è un termine
vago. Si deve avere l'accortezza di scegliere il proprio fornitore,
come in tutte le cose, buono ed affidabile. Nel nostro mestiere ci
sono professioniosti buoni ma anche tanti ciarlatani, supponenti che
non sanno di cosa stanno parlando. Purtroppo se un cliente ignorante
incontra un agente simile siamo nel problema.

Utilizzare agenzie locali è un buon sistema se si conoscono. Se queste
agenzie hanno una legittimazione anche in termini assicurativi. Fin
tanto che tutto va bene ok, alla prima difficoltà sorgono i problemi,
e te lo dice uno che dal 1988 è in trincea con il proprio nome.
Ricordo netto di tre ragazze che sono andate in Kenia con il solo
volo. Hanno avuto un incidente stradale durante una escursione a
Tsavo, per fortuna i genitori si sono ricordati di me (non che sia
Nembo Kid..) ma in pochi giorni due erano già in Italia, altrimenti le
avrebbero lasciate alla loro mercè e a quella dela consolato.
Io utilizzo in alcuni paesi agenti che conosco personalmente e conj i
quali ho degli accordi. Allora funziona.

Se non ti è mai successo un overbooking, una mancata prenotazione in
qualche paese lontano, un imprevisto, allora sei stato decisamente
fortunato. Il compito di un buon agente è di farti andare in quel
paese alle migliori condizioni, in sicurezza e con la certezza di
trascorrere il tuo periodo di vacanze in serenità e con la certezza di
ritornare. Se ci pensi non è una responsabilità da poco e non tutti
sanno portarla o sono disponibili a farlo.

Oggi i pacchetti fissi li offre solamente Bluvacanze e organizzazioni
simili (vacanzifici..), un agente di solida esperienza è in grado di
farti arrivare, e tornare, ovunque a spese certe e con poche sorprese.
Il successo dei viaggi di lusso è eclatante. Chi può spendere, ed
evidentemente ve ne sono, ha aumentato del 29 % in un anno i propri
acquisti. Si tratta di vacanze di nicchia che stanno surclassando come
volumi quelle on line. Questa è la ragione per cui una buona agenzia
non si accorge che la clientela sta muovendosi da una parte all'altra.


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On 1 Ott, 08:06, "Bnx" <cont...@bnx.it> wrote:
[color=blue]
> Comunque internet ha davvero semplificato le possibilità di gestirsi intoto
> una vacanza esulando dal classico iter < agenzia di viaggi - tour operator >
> e mi domando di conseguenza, aldilà delle mie abitudini che ho sopra
> esposto, quale sia il ruolo attuale delle nostrane agenzie di viaggi e dei
> tour operator ad esse collegate nel moderno mondo legato ai viaggi.
>
> Mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero in genere sul modo di
> prenotazione, se avete dei preconcetti verso il fai da te o viceversa,
> e sapere dunque come organizzate i vostri viaggi, ovvero se
> prenotate tutto per conto vostro o vi servite dell'ausilio di qualche
> agenzia di viaggi o tour operator italiani piuttosto che stranieri.[/color]

Ti rispondo da agente di viaggi. Senza dubbio internet ha aperto una
modalità ulteriore di prenotazione o di programmazione dei viaggi.
Osservo i seguenti fatti :

- solamente una parte di clientela è disposta a fidarsi completamente
della prenotazione on line. M;i spiego, il low cost da poche decine di
euro si può rischiare, un po più difficilmente si mette in gioco il
volo intercontinentale con cifre più cospicue. Stessa cosa per un paio
di giorni in alberghi, la settimana o due in qualche resort, dove il
pagamento è comunque subordinato ad una guarantee policy coperta da
carta di credito crea molte perplessità e reistenze.
Non fare caso al tuo vissuto personale, io mi richiamo alla massa di
transazioni che vedo, alle statistiche di settore cui attingo a mezzo
stampa specializzata oppure associazione, al mio volume di affari che,
nonostante internet mi preme sottolineare, è in crescita dal 2002.

- Non tutte le destinazioni sono agevolmente raggiungibili con
prenotazioni on line. Molte sono ancora legate a tour operator
specializzati (voli charter..) oppure a località presiedute da TO
(Maldive). In molti casi acquistare il solo volo e in loco un albergo
o arrangiarsi è più costoso di un pacchetto.

- La clientela che si serve di internet ha due cose che sono poco
diffuse fra la popolazione normale : tempo e passione, oppure
disponibilità a ricercare e conoscenza. Ecco perchè, parliamo di paesi
EU maggiormente abituati al traffico on line, in Germania nonostante
la propensione a viaggiare maggiormente nel corso dell'anno grazie a
vacanze distribuite su un periodo quasi annuale, i clienti ripetitivi
di siti on line (fonti Opodo...) sono il 12 % del fatturato
turistico.

- I last minute che dovevano soppiantare le abitudini di acquisto
della clientela sono stati oramai relegati a richiami per allodole (o
polli...). Tutti gli operatori, pur usando ancora la denominazione
last minute, si premurano di farti acquistare con notevole anticipo a
prezzi allettanti.

- Questa tendenza ha favorito anche il ritorno (per ora annunciato)
del regime commissionabile delle compagnie aeree. Cosa vuol dire?
Significa che senza l'agenzia che svolge consulenza oppure
semplicemente azione di vendita diretta le varie companies si sono
accorte che lasciando al semplice arbitrio ( o scelta ) del cliente il
volo si corre il rischio di polverizzare il mercato. Di perderne il
controllo e quindi di dover scadere in promozioni sempre più folli.
Il segnale di raggiungimento del fondo del barile lo hanno dato le
principali low cost da quando fanno pagare il bagaglio, il check in
preferenziale e così via. Da quando si riescono anche ad avere voli di
linea a prezzi ragionevoli (settimana scorsa un MXP-CDG_PPT ar
Malpensa/Parigi/Papeete a E 1238,-- in economy con Air France).

Detto questo sono sicuro che una parte di clientela attenta, autonoma
e senza grosse implicazioni familiari o lavorative possa utilizzare
internet per programmarsi i viaggi.
Il grosso della clientela per incompetenza, per mancanza di fiducia (e
ne hanno ragione ancora..), per indisponibilità di tempo, di
manualità, e perchè hanno bisogno di sentirsi consigliare, di essere
certi che la loro benedetta vacanza sia effettivamente la migliore e
priva di rischi e a prezzi certi e non modificabili, insomma costoro
hanno bisogno di agenzie.
L'ho già ripetute alcune volte qui sul NG: agenzia in sè è un termine
vago. Si deve avere l'accortezza di scegliere il proprio fornitore,
come in tutte le cose, buono ed affidabile. Nel nostro mestiere ci
sono professioniosti buoni ma anche tanti ciarlatani, supponenti che
non sanno di cosa stanno parlando. Purtroppo se un cliente ignorante
incontra un agente simile siamo nel problema.

Utilizzare agenzie locali è un buon sistema se si conoscono. Se queste
agenzie hanno una legittimazione anche in termini assicurativi. Fin
tanto che tutto va bene ok, alla prima difficoltà sorgono i problemi,
e te lo dice uno che dal 1988 è in trincea con il proprio nome.
Ricordo netto di tre ragazze che sono andate in Kenia con il solo
volo. Hanno avuto un incidente stradale durante una escursione a
Tsavo, per fortuna i genitori si sono ricordati di me (non che sia
Nembo Kid..) ma in pochi giorni due erano già in Italia, altrimenti le
avrebbero lasciate alla loro mercè e a quella dela consolato.
Io utilizzo in alcuni paesi agenti che conosco personalmente e conj i
quali ho degli accordi. Allora funziona.

Se non ti è mai successo un overbooking, una mancata prenotazione in
qualche paese lontano, un imprevisto, allora sei stato decisamente
fortunato. Il compito di un buon agente è di farti andare in quel
paese alle migliori condizioni, in sicurezza e con la certezza di
trascorrere il tuo periodo di vacanze in serenità e con la certezza di
ritornare. Se ci pensi non è una responsabilità da poco e non tutti
sanno portarla o sono disponibili a farlo.

Oggi i pacchetti fissi li offre solamente Bluvacanze e organizzazioni
simili (vacanzifici..), un agente di solida esperienza è in grado di
farti arrivare, e tornare, ovunque a spese certe e con poche sorprese.
Il successo dei viaggi di lusso è eclatante. Chi può spendere, ed
evidentemente ve ne sono, ha aumentato del 29 % in un anno i propri
acquisti. Si tratta di vacanze di nicchia che stanno surclassando come
volumi quelle on line. Questa è la ragione per cui una buona agenzia
non si accorge che la clientela sta muovendosi da una parte all'altra.


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On 1 Ott, 08:06, "Bnx" <cont...@bnx.it> wrote:
[color=blue]
> Comunque internet ha davvero semplificato le possibilità di gestirsi intoto
> una vacanza esulando dal classico iter < agenzia di viaggi - tour operator >
> e mi domando di conseguenza, aldilà delle mie abitudini che ho sopra
> esposto, quale sia il ruolo attuale delle nostrane agenzie di viaggi e dei
> tour operator ad esse collegate nel moderno mondo legato ai viaggi.
>
> Mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero in genere sul modo di
> prenotazione, se avete dei preconcetti verso il fai da te o viceversa,
> e sapere dunque come organizzate i vostri viaggi, ovvero se
> prenotate tutto per conto vostro o vi servite dell'ausilio di qualche
> agenzia di viaggi o tour operator italiani piuttosto che stranieri.[/color]

Ti rispondo da agente di viaggi. Senza dubbio internet ha aperto una
modalità ulteriore di prenotazione o di programmazione dei viaggi.
Osservo i seguenti fatti :

- solamente una parte di clientela è disposta a fidarsi completamente
della prenotazione on line. M;i spiego, il low cost da poche decine di
euro si può rischiare, un po più difficilmente si mette in gioco il
volo intercontinentale con cifre più cospicue. Stessa cosa per un paio
di giorni in alberghi, la settimana o due in qualche resort, dove il
pagamento è comunque subordinato ad una guarantee policy coperta da
carta di credito crea molte perplessità e reistenze.
Non fare caso al tuo vissuto personale, io mi richiamo alla massa di
transazioni che vedo, alle statistiche di settore cui attingo a mezzo
stampa specializzata oppure associazione, al mio volume di affari che,
nonostante internet mi preme sottolineare, è in crescita dal 2002.

- Non tutte le destinazioni sono agevolmente raggiungibili con
prenotazioni on line. Molte sono ancora legate a tour operator
specializzati (voli charter..) oppure a località presiedute da TO
(Maldive). In molti casi acquistare il solo volo e in loco un albergo
o arrangiarsi è più costoso di un pacchetto.

- La clientela che si serve di internet ha due cose che sono poco
diffuse fra la popolazione normale : tempo e passione, oppure
disponibilità a ricercare e conoscenza. Ecco perchè, parliamo di paesi
EU maggiormente abituati al traffico on line, in Germania nonostante
la propensione a viaggiare maggiormente nel corso dell'anno grazie a
vacanze distribuite su un periodo quasi annuale, i clienti ripetitivi
di siti on line (fonti Opodo...) sono il 12 % del fatturato
turistico.

- I last minute che dovevano soppiantare le abitudini di acquisto
della clientela sono stati oramai relegati a richiami per allodole (o
polli...). Tutti gli operatori, pur usando ancora la denominazione
last minute, si premurano di farti acquistare con notevole anticipo a
prezzi allettanti.

- Questa tendenza ha favorito anche il ritorno (per ora annunciato)
del regime commissionabile delle compagnie aeree. Cosa vuol dire?
Significa che senza l'agenzia che svolge consulenza oppure
semplicemente azione di vendita diretta le varie companies si sono
accorte che lasciando al semplice arbitrio ( o scelta ) del cliente il
volo si corre il rischio di polverizzare il mercato. Di perderne il
controllo e quindi di dover scadere in promozioni sempre più folli.
Il segnale di raggiungimento del fondo del barile lo hanno dato le
principali low cost da quando fanno pagare il bagaglio, il check in
preferenziale e così via. Da quando si riescono anche ad avere voli di
linea a prezzi ragionevoli (settimana scorsa un MXP-CDG_PPT ar
Malpensa/Parigi/Papeete a E 1238,-- in economy con Air France).

Detto questo sono sicuro che una parte di clientela attenta, autonoma
e senza grosse implicazioni familiari o lavorative possa utilizzare
internet per programmarsi i viaggi.
Il grosso della clientela per incompetenza, per mancanza di fiducia (e
ne hanno ragione ancora..), per indisponibilità di tempo, di
manualità, e perchè hanno bisogno di sentirsi consigliare, di essere
certi che la loro benedetta vacanza sia effettivamente la migliore e
priva di rischi e a prezzi certi e non modificabili, insomma costoro
hanno bisogno di agenzie.
L'ho già ripetute alcune volte qui sul NG: agenzia in sè è un termine
vago. Si deve avere l'accortezza di scegliere il proprio fornitore,
come in tutte le cose, buono ed affidabile. Nel nostro mestiere ci
sono professioniosti buoni ma anche tanti ciarlatani, supponenti che
non sanno di cosa stanno parlando. Purtroppo se un cliente ignorante
incontra un agente simile siamo nel problema.

Utilizzare agenzie locali è un buon sistema se si conoscono. Se queste
agenzie hanno una legittimazione anche in termini assicurativi. Fin
tanto che tutto va bene ok, alla prima difficoltà sorgono i problemi,
e te lo dice uno che dal 1988 è in trincea con il proprio nome.
Ricordo netto di tre ragazze che sono andate in Kenia con il solo
volo. Hanno avuto un incidente stradale durante una escursione a
Tsavo, per fortuna i genitori si sono ricordati di me (non che sia
Nembo Kid..) ma in pochi giorni due erano già in Italia, altrimenti le
avrebbero lasciate alla loro mercè e a quella dela consolato.
Io utilizzo in alcuni paesi agenti che conosco personalmente e conj i
quali ho degli accordi. Allora funziona.

Se non ti è mai successo un overbooking, una mancata prenotazione in
qualche paese lontano, un imprevisto, allora sei stato decisamente
fortunato. Il compito di un buon agente è di farti andare in quel
paese alle migliori condizioni, in sicurezza e con la certezza di
trascorrere il tuo periodo di vacanze in serenità e con la certezza di
ritornare. Se ci pensi non è una responsabilità da poco e non tutti
sanno portarla o sono disponibili a farlo.

Oggi i pacchetti fissi li offre solamente Bluvacanze e organizzazioni
simili (vacanzifici..), un agente di solida esperienza è in grado di
farti arrivare, e tornare, ovunque a spese certe e con poche sorprese.
Il successo dei viaggi di lusso è eclatante. Chi può spendere, ed
evidentemente ve ne sono, ha aumentato del 29 % in un anno i propri
acquisti. Si tratta di vacanze di nicchia che stanno surclassando come
volumi quelle on line. Questa è la ragione per cui una buona agenzia
non si accorge che la clientela sta muovendosi da una parte all'altra.


Al


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  #106  
Vecchio 01-10-2007, 15.26.19
alberto
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: Internet, agenzie di viaggi e tour operator... :-)

On 1 Ott, 08:06, "Bnx" <cont...@bnx.it> wrote:
[color=blue]
> Comunque internet ha davvero semplificato le possibilità di gestirsi intoto
> una vacanza esulando dal classico iter < agenzia di viaggi - tour operator >
> e mi domando di conseguenza, aldilà delle mie abitudini che ho sopra
> esposto, quale sia il ruolo attuale delle nostrane agenzie di viaggi e dei
> tour operator ad esse collegate nel moderno mondo legato ai viaggi.
>
> Mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero in genere sul modo di
> prenotazione, se avete dei preconcetti verso il fai da te o viceversa,
> e sapere dunque come organizzate i vostri viaggi, ovvero se
> prenotate tutto per conto vostro o vi servite dell'ausilio di qualche
> agenzia di viaggi o tour operator italiani piuttosto che stranieri.[/color]

Ti rispondo da agente di viaggi. Senza dubbio internet ha aperto una
modalità ulteriore di prenotazione o di programmazione dei viaggi.
Osservo i seguenti fatti :

- solamente una parte di clientela è disposta a fidarsi completamente
della prenotazione on line. M;i spiego, il low cost da poche decine di
euro si può rischiare, un po più difficilmente si mette in gioco il
volo intercontinentale con cifre più cospicue. Stessa cosa per un paio
di giorni in alberghi, la settimana o due in qualche resort, dove il
pagamento è comunque subordinato ad una guarantee policy coperta da
carta di credito crea molte perplessità e reistenze.
Non fare caso al tuo vissuto personale, io mi richiamo alla massa di
transazioni che vedo, alle statistiche di settore cui attingo a mezzo
stampa specializzata oppure associazione, al mio volume di affari che,
nonostante internet mi preme sottolineare, è in crescita dal 2002.

- Non tutte le destinazioni sono agevolmente raggiungibili con
prenotazioni on line. Molte sono ancora legate a tour operator
specializzati (voli charter..) oppure a località presiedute da TO
(Maldive). In molti casi acquistare il solo volo e in loco un albergo
o arrangiarsi è più costoso di un pacchetto.

- La clientela che si serve di internet ha due cose che sono poco
diffuse fra la popolazione normale : tempo e passione, oppure
disponibilità a ricercare e conoscenza. Ecco perchè, parliamo di paesi
EU maggiormente abituati al traffico on line, in Germania nonostante
la propensione a viaggiare maggiormente nel corso dell'anno grazie a
vacanze distribuite su un periodo quasi annuale, i clienti ripetitivi
di siti on line (fonti Opodo...) sono il 12 % del fatturato
turistico.

- I last minute che dovevano soppiantare le abitudini di acquisto
della clientela sono stati oramai relegati a richiami per allodole (o
polli...). Tutti gli operatori, pur usando ancora la denominazione
last minute, si premurano di farti acquistare con notevole anticipo a
prezzi allettanti.

- Questa tendenza ha favorito anche il ritorno (per ora annunciato)
del regime commissionabile delle compagnie aeree. Cosa vuol dire?
Significa che senza l'agenzia che svolge consulenza oppure
semplicemente azione di vendita diretta le varie companies si sono
accorte che lasciando al semplice arbitrio ( o scelta ) del cliente il
volo si corre il rischio di polverizzare il mercato. Di perderne il
controllo e quindi di dover scadere in promozioni sempre più folli.
Il segnale di raggiungimento del fondo del barile lo hanno dato le
principali low cost da quando fanno pagare il bagaglio, il check in
preferenziale e così via. Da quando si riescono anche ad avere voli di
linea a prezzi ragionevoli (settimana scorsa un MXP-CDG_PPT ar
Malpensa/Parigi/Papeete a E 1238,-- in economy con Air France).

Detto questo sono sicuro che una parte di clientela attenta, autonoma
e senza grosse implicazioni familiari o lavorative possa utilizzare
internet per programmarsi i viaggi.
Il grosso della clientela per incompetenza, per mancanza di fiducia (e
ne hanno ragione ancora..), per indisponibilità di tempo, di
manualità, e perchè hanno bisogno di sentirsi consigliare, di essere
certi che la loro benedetta vacanza sia effettivamente la migliore e
priva di rischi e a prezzi certi e non modificabili, insomma costoro
hanno bisogno di agenzie.
L'ho già ripetute alcune volte qui sul NG: agenzia in sè è un termine
vago. Si deve avere l'accortezza di scegliere il proprio fornitore,
come in tutte le cose, buono ed affidabile. Nel nostro mestiere ci
sono professioniosti buoni ma anche tanti ciarlatani, supponenti che
non sanno di cosa stanno parlando. Purtroppo se un cliente ignorante
incontra un agente simile siamo nel problema.

Utilizzare agenzie locali è un buon sistema se si conoscono. Se queste
agenzie hanno una legittimazione anche in termini assicurativi. Fin
tanto che tutto va bene ok, alla prima difficoltà sorgono i problemi,
e te lo dice uno che dal 1988 è in trincea con il proprio nome.
Ricordo netto di tre ragazze che sono andate in Kenia con il solo
volo. Hanno avuto un incidente stradale durante una escursione a
Tsavo, per fortuna i genitori si sono ricordati di me (non che sia
Nembo Kid..) ma in pochi giorni due erano già in Italia, altrimenti le
avrebbero lasciate alla loro mercè e a quella dela consolato.
Io utilizzo in alcuni paesi agenti che conosco personalmente e conj i
quali ho degli accordi. Allora funziona.

Se non ti è mai successo un overbooking, una mancata prenotazione in
qualche paese lontano, un imprevisto, allora sei stato decisamente
fortunato. Il compito di un buon agente è di farti andare in quel
paese alle migliori condizioni, in sicurezza e con la certezza di
trascorrere il tuo periodo di vacanze in serenità e con la certezza di
ritornare. Se ci pensi non è una responsabilità da poco e non tutti
sanno portarla o sono disponibili a farlo.

Oggi i pacchetti fissi li offre solamente Bluvacanze e organizzazioni
simili (vacanzifici..), un agente di solida esperienza è in grado di
farti arrivare, e tornare, ovunque a spese certe e con poche sorprese.
Il successo dei viaggi di lusso è eclatante. Chi può spendere, ed
evidentemente ve ne sono, ha aumentato del 29 % in un anno i propri
acquisti. Si tratta di vacanze di nicchia che stanno surclassando come
volumi quelle on line. Questa è la ragione per cui una buona agenzia
non si accorge che la clientela sta muovendosi da una parte all'altra.


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Vecchio 01-10-2007, 15.26.19
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On 1 Ott, 08:06, "Bnx" <cont...@bnx.it> wrote:
[color=blue]
> Comunque internet ha davvero semplificato le possibilità di gestirsi intoto
> una vacanza esulando dal classico iter < agenzia di viaggi - tour operator >
> e mi domando di conseguenza, aldilà delle mie abitudini che ho sopra
> esposto, quale sia il ruolo attuale delle nostrane agenzie di viaggi e dei
> tour operator ad esse collegate nel moderno mondo legato ai viaggi.
>
> Mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero in genere sul modo di
> prenotazione, se avete dei preconcetti verso il fai da te o viceversa,
> e sapere dunque come organizzate i vostri viaggi, ovvero se
> prenotate tutto per conto vostro o vi servite dell'ausilio di qualche
> agenzia di viaggi o tour operator italiani piuttosto che stranieri.[/color]

Ti rispondo da agente di viaggi. Senza dubbio internet ha aperto una
modalità ulteriore di prenotazione o di programmazione dei viaggi.
Osservo i seguenti fatti :

- solamente una parte di clientela è disposta a fidarsi completamente
della prenotazione on line. M;i spiego, il low cost da poche decine di
euro si può rischiare, un po più difficilmente si mette in gioco il
volo intercontinentale con cifre più cospicue. Stessa cosa per un paio
di giorni in alberghi, la settimana o due in qualche resort, dove il
pagamento è comunque subordinato ad una guarantee policy coperta da
carta di credito crea molte perplessità e reistenze.
Non fare caso al tuo vissuto personale, io mi richiamo alla massa di
transazioni che vedo, alle statistiche di settore cui attingo a mezzo
stampa specializzata oppure associazione, al mio volume di affari che,
nonostante internet mi preme sottolineare, è in crescita dal 2002.

- Non tutte le destinazioni sono agevolmente raggiungibili con
prenotazioni on line. Molte sono ancora legate a tour operator
specializzati (voli charter..) oppure a località presiedute da TO
(Maldive). In molti casi acquistare il solo volo e in loco un albergo
o arrangiarsi è più costoso di un pacchetto.

- La clientela che si serve di internet ha due cose che sono poco
diffuse fra la popolazione normale : tempo e passione, oppure
disponibilità a ricercare e conoscenza. Ecco perchè, parliamo di paesi
EU maggiormente abituati al traffico on line, in Germania nonostante
la propensione a viaggiare maggiormente nel corso dell'anno grazie a
vacanze distribuite su un periodo quasi annuale, i clienti ripetitivi
di siti on line (fonti Opodo...) sono il 12 % del fatturato
turistico.

- I last minute che dovevano soppiantare le abitudini di acquisto
della clientela sono stati oramai relegati a richiami per allodole (o
polli...). Tutti gli operatori, pur usando ancora la denominazione
last minute, si premurano di farti acquistare con notevole anticipo a
prezzi allettanti.

- Questa tendenza ha favorito anche il ritorno (per ora annunciato)
del regime commissionabile delle compagnie aeree. Cosa vuol dire?
Significa che senza l'agenzia che svolge consulenza oppure
semplicemente azione di vendita diretta le varie companies si sono
accorte che lasciando al semplice arbitrio ( o scelta ) del cliente il
volo si corre il rischio di polverizzare il mercato. Di perderne il
controllo e quindi di dover scadere in promozioni sempre più folli.
Il segnale di raggiungimento del fondo del barile lo hanno dato le
principali low cost da quando fanno pagare il bagaglio, il check in
preferenziale e così via. Da quando si riescono anche ad avere voli di
linea a prezzi ragionevoli (settimana scorsa un MXP-CDG_PPT ar
Malpensa/Parigi/Papeete a E 1238,-- in economy con Air France).

Detto questo sono sicuro che una parte di clientela attenta, autonoma
e senza grosse implicazioni familiari o lavorative possa utilizzare
internet per programmarsi i viaggi.
Il grosso della clientela per incompetenza, per mancanza di fiducia (e
ne hanno ragione ancora..), per indisponibilità di tempo, di
manualità, e perchè hanno bisogno di sentirsi consigliare, di essere
certi che la loro benedetta vacanza sia effettivamente la migliore e
priva di rischi e a prezzi certi e non modificabili, insomma costoro
hanno bisogno di agenzie.
L'ho già ripetute alcune volte qui sul NG: agenzia in sè è un termine
vago. Si deve avere l'accortezza di scegliere il proprio fornitore,
come in tutte le cose, buono ed affidabile. Nel nostro mestiere ci
sono professioniosti buoni ma anche tanti ciarlatani, supponenti che
non sanno di cosa stanno parlando. Purtroppo se un cliente ignorante
incontra un agente simile siamo nel problema.

Utilizzare agenzie locali è un buon sistema se si conoscono. Se queste
agenzie hanno una legittimazione anche in termini assicurativi. Fin
tanto che tutto va bene ok, alla prima difficoltà sorgono i problemi,
e te lo dice uno che dal 1988 è in trincea con il proprio nome.
Ricordo netto di tre ragazze che sono andate in Kenia con il solo
volo. Hanno avuto un incidente stradale durante una escursione a
Tsavo, per fortuna i genitori si sono ricordati di me (non che sia
Nembo Kid..) ma in pochi giorni due erano già in Italia, altrimenti le
avrebbero lasciate alla loro mercè e a quella dela consolato.
Io utilizzo in alcuni paesi agenti che conosco personalmente e conj i
quali ho degli accordi. Allora funziona.

Se non ti è mai successo un overbooking, una mancata prenotazione in
qualche paese lontano, un imprevisto, allora sei stato decisamente
fortunato. Il compito di un buon agente è di farti andare in quel
paese alle migliori condizioni, in sicurezza e con la certezza di
trascorrere il tuo periodo di vacanze in serenità e con la certezza di
ritornare. Se ci pensi non è una responsabilità da poco e non tutti
sanno portarla o sono disponibili a farlo.

Oggi i pacchetti fissi li offre solamente Bluvacanze e organizzazioni
simili (vacanzifici..), un agente di solida esperienza è in grado di
farti arrivare, e tornare, ovunque a spese certe e con poche sorprese.
Il successo dei viaggi di lusso è eclatante. Chi può spendere, ed
evidentemente ve ne sono, ha aumentato del 29 % in un anno i propri
acquisti. Si tratta di vacanze di nicchia che stanno surclassando come
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non si accorge che la clientela sta muovendosi da una parte all'altra.


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Vecchio 01-10-2007, 15.26.19
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On 1 Ott, 08:06, "Bnx" <cont...@bnx.it> wrote:
[color=blue]
> Comunque internet ha davvero semplificato le possibilità di gestirsi intoto
> una vacanza esulando dal classico iter < agenzia di viaggi - tour operator >
> e mi domando di conseguenza, aldilà delle mie abitudini che ho sopra
> esposto, quale sia il ruolo attuale delle nostrane agenzie di viaggi e dei
> tour operator ad esse collegate nel moderno mondo legato ai viaggi.
>
> Mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero in genere sul modo di
> prenotazione, se avete dei preconcetti verso il fai da te o viceversa,
> e sapere dunque come organizzate i vostri viaggi, ovvero se
> prenotate tutto per conto vostro o vi servite dell'ausilio di qualche
> agenzia di viaggi o tour operator italiani piuttosto che stranieri.[/color]

Ti rispondo da agente di viaggi. Senza dubbio internet ha aperto una
modalità ulteriore di prenotazione o di programmazione dei viaggi.
Osservo i seguenti fatti :

- solamente una parte di clientela è disposta a fidarsi completamente
della prenotazione on line. M;i spiego, il low cost da poche decine di
euro si può rischiare, un po più difficilmente si mette in gioco il
volo intercontinentale con cifre più cospicue. Stessa cosa per un paio
di giorni in alberghi, la settimana o due in qualche resort, dove il
pagamento è comunque subordinato ad una guarantee policy coperta da
carta di credito crea molte perplessità e reistenze.
Non fare caso al tuo vissuto personale, io mi richiamo alla massa di
transazioni che vedo, alle statistiche di settore cui attingo a mezzo
stampa specializzata oppure associazione, al mio volume di affari che,
nonostante internet mi preme sottolineare, è in crescita dal 2002.

- Non tutte le destinazioni sono agevolmente raggiungibili con
prenotazioni on line. Molte sono ancora legate a tour operator
specializzati (voli charter..) oppure a località presiedute da TO
(Maldive). In molti casi acquistare il solo volo e in loco un albergo
o arrangiarsi è più costoso di un pacchetto.

- La clientela che si serve di internet ha due cose che sono poco
diffuse fra la popolazione normale : tempo e passione, oppure
disponibilità a ricercare e conoscenza. Ecco perchè, parliamo di paesi
EU maggiormente abituati al traffico on line, in Germania nonostante
la propensione a viaggiare maggiormente nel corso dell'anno grazie a
vacanze distribuite su un periodo quasi annuale, i clienti ripetitivi
di siti on line (fonti Opodo...) sono il 12 % del fatturato
turistico.

- I last minute che dovevano soppiantare le abitudini di acquisto
della clientela sono stati oramai relegati a richiami per allodole (o
polli...). Tutti gli operatori, pur usando ancora la denominazione
last minute, si premurano di farti acquistare con notevole anticipo a
prezzi allettanti.

- Questa tendenza ha favorito anche il ritorno (per ora annunciato)
del regime commissionabile delle compagnie aeree. Cosa vuol dire?
Significa che senza l'agenzia che svolge consulenza oppure
semplicemente azione di vendita diretta le varie companies si sono
accorte che lasciando al semplice arbitrio ( o scelta ) del cliente il
volo si corre il rischio di polverizzare il mercato. Di perderne il
controllo e quindi di dover scadere in promozioni sempre più folli.
Il segnale di raggiungimento del fondo del barile lo hanno dato le
principali low cost da quando fanno pagare il bagaglio, il check in
preferenziale e così via. Da quando si riescono anche ad avere voli di
linea a prezzi ragionevoli (settimana scorsa un MXP-CDG_PPT ar
Malpensa/Parigi/Papeete a E 1238,-- in economy con Air France).

Detto questo sono sicuro che una parte di clientela attenta, autonoma
e senza grosse implicazioni familiari o lavorative possa utilizzare
internet per programmarsi i viaggi.
Il grosso della clientela per incompetenza, per mancanza di fiducia (e
ne hanno ragione ancora..), per indisponibilità di tempo, di
manualità, e perchè hanno bisogno di sentirsi consigliare, di essere
certi che la loro benedetta vacanza sia effettivamente la migliore e
priva di rischi e a prezzi certi e non modificabili, insomma costoro
hanno bisogno di agenzie.
L'ho già ripetute alcune volte qui sul NG: agenzia in sè è un termine
vago. Si deve avere l'accortezza di scegliere il proprio fornitore,
come in tutte le cose, buono ed affidabile. Nel nostro mestiere ci
sono professioniosti buoni ma anche tanti ciarlatani, supponenti che
non sanno di cosa stanno parlando. Purtroppo se un cliente ignorante
incontra un agente simile siamo nel problema.

Utilizzare agenzie locali è un buon sistema se si conoscono. Se queste
agenzie hanno una legittimazione anche in termini assicurativi. Fin
tanto che tutto va bene ok, alla prima difficoltà sorgono i problemi,
e te lo dice uno che dal 1988 è in trincea con il proprio nome.
Ricordo netto di tre ragazze che sono andate in Kenia con il solo
volo. Hanno avuto un incidente stradale durante una escursione a
Tsavo, per fortuna i genitori si sono ricordati di me (non che sia
Nembo Kid..) ma in pochi giorni due erano già in Italia, altrimenti le
avrebbero lasciate alla loro mercè e a quella dela consolato.
Io utilizzo in alcuni paesi agenti che conosco personalmente e conj i
quali ho degli accordi. Allora funziona.

Se non ti è mai successo un overbooking, una mancata prenotazione in
qualche paese lontano, un imprevisto, allora sei stato decisamente
fortunato. Il compito di un buon agente è di farti andare in quel
paese alle migliori condizioni, in sicurezza e con la certezza di
trascorrere il tuo periodo di vacanze in serenità e con la certezza di
ritornare. Se ci pensi non è una responsabilità da poco e non tutti
sanno portarla o sono disponibili a farlo.

Oggi i pacchetti fissi li offre solamente Bluvacanze e organizzazioni
simili (vacanzifici..), un agente di solida esperienza è in grado di
farti arrivare, e tornare, ovunque a spese certe e con poche sorprese.
Il successo dei viaggi di lusso è eclatante. Chi può spendere, ed
evidentemente ve ne sono, ha aumentato del 29 % in un anno i propri
acquisti. Si tratta di vacanze di nicchia che stanno surclassando come
volumi quelle on line. Questa è la ragione per cui una buona agenzia
non si accorge che la clientela sta muovendosi da una parte all'altra.


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Vecchio 01-10-2007, 15.26.19
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On 1 Ott, 08:06, "Bnx" <cont...@bnx.it> wrote:
[color=blue]
> Comunque internet ha davvero semplificato le possibilità di gestirsi intoto
> una vacanza esulando dal classico iter < agenzia di viaggi - tour operator >
> e mi domando di conseguenza, aldilà delle mie abitudini che ho sopra
> esposto, quale sia il ruolo attuale delle nostrane agenzie di viaggi e dei
> tour operator ad esse collegate nel moderno mondo legato ai viaggi.
>
> Mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero in genere sul modo di
> prenotazione, se avete dei preconcetti verso il fai da te o viceversa,
> e sapere dunque come organizzate i vostri viaggi, ovvero se
> prenotate tutto per conto vostro o vi servite dell'ausilio di qualche
> agenzia di viaggi o tour operator italiani piuttosto che stranieri.[/color]

Ti rispondo da agente di viaggi. Senza dubbio internet ha aperto una
modalità ulteriore di prenotazione o di programmazione dei viaggi.
Osservo i seguenti fatti :

- solamente una parte di clientela è disposta a fidarsi completamente
della prenotazione on line. M;i spiego, il low cost da poche decine di
euro si può rischiare, un po più difficilmente si mette in gioco il
volo intercontinentale con cifre più cospicue. Stessa cosa per un paio
di giorni in alberghi, la settimana o due in qualche resort, dove il
pagamento è comunque subordinato ad una guarantee policy coperta da
carta di credito crea molte perplessità e reistenze.
Non fare caso al tuo vissuto personale, io mi richiamo alla massa di
transazioni che vedo, alle statistiche di settore cui attingo a mezzo
stampa specializzata oppure associazione, al mio volume di affari che,
nonostante internet mi preme sottolineare, è in crescita dal 2002.

- Non tutte le destinazioni sono agevolmente raggiungibili con
prenotazioni on line. Molte sono ancora legate a tour operator
specializzati (voli charter..) oppure a località presiedute da TO
(Maldive). In molti casi acquistare il solo volo e in loco un albergo
o arrangiarsi è più costoso di un pacchetto.

- La clientela che si serve di internet ha due cose che sono poco
diffuse fra la popolazione normale : tempo e passione, oppure
disponibilità a ricercare e conoscenza. Ecco perchè, parliamo di paesi
EU maggiormente abituati al traffico on line, in Germania nonostante
la propensione a viaggiare maggiormente nel corso dell'anno grazie a
vacanze distribuite su un periodo quasi annuale, i clienti ripetitivi
di siti on line (fonti Opodo...) sono il 12 % del fatturato
turistico.

- I last minute che dovevano soppiantare le abitudini di acquisto
della clientela sono stati oramai relegati a richiami per allodole (o
polli...). Tutti gli operatori, pur usando ancora la denominazione
last minute, si premurano di farti acquistare con notevole anticipo a
prezzi allettanti.

- Questa tendenza ha favorito anche il ritorno (per ora annunciato)
del regime commissionabile delle compagnie aeree. Cosa vuol dire?
Significa che senza l'agenzia che svolge consulenza oppure
semplicemente azione di vendita diretta le varie companies si sono
accorte che lasciando al semplice arbitrio ( o scelta ) del cliente il
volo si corre il rischio di polverizzare il mercato. Di perderne il
controllo e quindi di dover scadere in promozioni sempre più folli.
Il segnale di raggiungimento del fondo del barile lo hanno dato le
principali low cost da quando fanno pagare il bagaglio, il check in
preferenziale e così via. Da quando si riescono anche ad avere voli di
linea a prezzi ragionevoli (settimana scorsa un MXP-CDG_PPT ar
Malpensa/Parigi/Papeete a E 1238,-- in economy con Air France).

Detto questo sono sicuro che una parte di clientela attenta, autonoma
e senza grosse implicazioni familiari o lavorative possa utilizzare
internet per programmarsi i viaggi.
Il grosso della clientela per incompetenza, per mancanza di fiducia (e
ne hanno ragione ancora..), per indisponibilità di tempo, di
manualità, e perchè hanno bisogno di sentirsi consigliare, di essere
certi che la loro benedetta vacanza sia effettivamente la migliore e
priva di rischi e a prezzi certi e non modificabili, insomma costoro
hanno bisogno di agenzie.
L'ho già ripetute alcune volte qui sul NG: agenzia in sè è un termine
vago. Si deve avere l'accortezza di scegliere il proprio fornitore,
come in tutte le cose, buono ed affidabile. Nel nostro mestiere ci
sono professioniosti buoni ma anche tanti ciarlatani, supponenti che
non sanno di cosa stanno parlando. Purtroppo se un cliente ignorante
incontra un agente simile siamo nel problema.

Utilizzare agenzie locali è un buon sistema se si conoscono. Se queste
agenzie hanno una legittimazione anche in termini assicurativi. Fin
tanto che tutto va bene ok, alla prima difficoltà sorgono i problemi,
e te lo dice uno che dal 1988 è in trincea con il proprio nome.
Ricordo netto di tre ragazze che sono andate in Kenia con il solo
volo. Hanno avuto un incidente stradale durante una escursione a
Tsavo, per fortuna i genitori si sono ricordati di me (non che sia
Nembo Kid..) ma in pochi giorni due erano già in Italia, altrimenti le
avrebbero lasciate alla loro mercè e a quella dela consolato.
Io utilizzo in alcuni paesi agenti che conosco personalmente e conj i
quali ho degli accordi. Allora funziona.

Se non ti è mai successo un overbooking, una mancata prenotazione in
qualche paese lontano, un imprevisto, allora sei stato decisamente
fortunato. Il compito di un buon agente è di farti andare in quel
paese alle migliori condizioni, in sicurezza e con la certezza di
trascorrere il tuo periodo di vacanze in serenità e con la certezza di
ritornare. Se ci pensi non è una responsabilità da poco e non tutti
sanno portarla o sono disponibili a farlo.

Oggi i pacchetti fissi li offre solamente Bluvacanze e organizzazioni
simili (vacanzifici..), un agente di solida esperienza è in grado di
farti arrivare, e tornare, ovunque a spese certe e con poche sorprese.
Il successo dei viaggi di lusso è eclatante. Chi può spendere, ed
evidentemente ve ne sono, ha aumentato del 29 % in un anno i propri
acquisti. Si tratta di vacanze di nicchia che stanno surclassando come
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On 1 Ott, 08:06, "Bnx" <cont...@bnx.it> wrote:
[color=blue]
> Comunque internet ha davvero semplificato le possibilità di gestirsi intoto
> una vacanza esulando dal classico iter < agenzia di viaggi - tour operator >
> e mi domando di conseguenza, aldilà delle mie abitudini che ho sopra
> esposto, quale sia il ruolo attuale delle nostrane agenzie di viaggi e dei
> tour operator ad esse collegate nel moderno mondo legato ai viaggi.
>
> Mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero in genere sul modo di
> prenotazione, se avete dei preconcetti verso il fai da te o viceversa,
> e sapere dunque come organizzate i vostri viaggi, ovvero se
> prenotate tutto per conto vostro o vi servite dell'ausilio di qualche
> agenzia di viaggi o tour operator italiani piuttosto che stranieri.[/color]

Ti rispondo da agente di viaggi. Senza dubbio internet ha aperto una
modalità ulteriore di prenotazione o di programmazione dei viaggi.
Osservo i seguenti fatti :

- solamente una parte di clientela è disposta a fidarsi completamente
della prenotazione on line. M;i spiego, il low cost da poche decine di
euro si può rischiare, un po più difficilmente si mette in gioco il
volo intercontinentale con cifre più cospicue. Stessa cosa per un paio
di giorni in alberghi, la settimana o due in qualche resort, dove il
pagamento è comunque subordinato ad una guarantee policy coperta da
carta di credito crea molte perplessità e reistenze.
Non fare caso al tuo vissuto personale, io mi richiamo alla massa di
transazioni che vedo, alle statistiche di settore cui attingo a mezzo
stampa specializzata oppure associazione, al mio volume di affari che,
nonostante internet mi preme sottolineare, è in crescita dal 2002.

- Non tutte le destinazioni sono agevolmente raggiungibili con
prenotazioni on line. Molte sono ancora legate a tour operator
specializzati (voli charter..) oppure a località presiedute da TO
(Maldive). In molti casi acquistare il solo volo e in loco un albergo
o arrangiarsi è più costoso di un pacchetto.

- La clientela che si serve di internet ha due cose che sono poco
diffuse fra la popolazione normale : tempo e passione, oppure
disponibilità a ricercare e conoscenza. Ecco perchè, parliamo di paesi
EU maggiormente abituati al traffico on line, in Germania nonostante
la propensione a viaggiare maggiormente nel corso dell'anno grazie a
vacanze distribuite su un periodo quasi annuale, i clienti ripetitivi
di siti on line (fonti Opodo...) sono il 12 % del fatturato
turistico.

- I last minute che dovevano soppiantare le abitudini di acquisto
della clientela sono stati oramai relegati a richiami per allodole (o
polli...). Tutti gli operatori, pur usando ancora la denominazione
last minute, si premurano di farti acquistare con notevole anticipo a
prezzi allettanti.

- Questa tendenza ha favorito anche il ritorno (per ora annunciato)
del regime commissionabile delle compagnie aeree. Cosa vuol dire?
Significa che senza l'agenzia che svolge consulenza oppure
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accorte che lasciando al semplice arbitrio ( o scelta ) del cliente il
volo si corre il rischio di polverizzare il mercato. Di perderne il
controllo e quindi di dover scadere in promozioni sempre più folli.
Il segnale di raggiungimento del fondo del barile lo hanno dato le
principali low cost da quando fanno pagare il bagaglio, il check in
preferenziale e così via. Da quando si riescono anche ad avere voli di
linea a prezzi ragionevoli (settimana scorsa un MXP-CDG_PPT ar
Malpensa/Parigi/Papeete a E 1238,-- in economy con Air France).

Detto questo sono sicuro che una parte di clientela attenta, autonoma
e senza grosse implicazioni familiari o lavorative possa utilizzare
internet per programmarsi i viaggi.
Il grosso della clientela per incompetenza, per mancanza di fiducia (e
ne hanno ragione ancora..), per indisponibilità di tempo, di
manualità, e perchè hanno bisogno di sentirsi consigliare, di essere
certi che la loro benedetta vacanza sia effettivamente la migliore e
priva di rischi e a prezzi certi e non modificabili, insomma costoro
hanno bisogno di agenzie.
L'ho già ripetute alcune volte qui sul NG: agenzia in sè è un termine
vago. Si deve avere l'accortezza di scegliere il proprio fornitore,
come in tutte le cose, buono ed affidabile. Nel nostro mestiere ci
sono professioniosti buoni ma anche tanti ciarlatani, supponenti che
non sanno di cosa stanno parlando. Purtroppo se un cliente ignorante
incontra un agente simile siamo nel problema.

Utilizzare agenzie locali è un buon sistema se si conoscono. Se queste
agenzie hanno una legittimazione anche in termini assicurativi. Fin
tanto che tutto va bene ok, alla prima difficoltà sorgono i problemi,
e te lo dice uno che dal 1988 è in trincea con il proprio nome.
Ricordo netto di tre ragazze che sono andate in Kenia con il solo
volo. Hanno avuto un incidente stradale durante una escursione a
Tsavo, per fortuna i genitori si sono ricordati di me (non che sia
Nembo Kid..) ma in pochi giorni due erano già in Italia, altrimenti le
avrebbero lasciate alla loro mercè e a quella dela consolato.
Io utilizzo in alcuni paesi agenti che conosco personalmente e conj i
quali ho degli accordi. Allora funziona.

Se non ti è mai successo un overbooking, una mancata prenotazione in
qualche paese lontano, un imprevisto, allora sei stato decisamente
fortunato. Il compito di un buon agente è di farti andare in quel
paese alle migliori condizioni, in sicurezza e con la certezza di
trascorrere il tuo periodo di vacanze in serenità e con la certezza di
ritornare. Se ci pensi non è una responsabilità da poco e non tutti
sanno portarla o sono disponibili a farlo.

Oggi i pacchetti fissi li offre solamente Bluvacanze e organizzazioni
simili (vacanzifici..), un agente di solida esperienza è in grado di
farti arrivare, e tornare, ovunque a spese certe e con poche sorprese.
Il successo dei viaggi di lusso è eclatante. Chi può spendere, ed
evidentemente ve ne sono, ha aumentato del 29 % in un anno i propri
acquisti. Si tratta di vacanze di nicchia che stanno surclassando come
volumi quelle on line. Questa è la ragione per cui una buona agenzia
non si accorge che la clientela sta muovendosi da una parte all'altra.


Al


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